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Al termine della partita tra Napoli e SPAL, finita 3-1 in favore dei padroni di casa, l’allenatore dei biancazzurri Luigi Di Biagio si è presentato nella sala stampa del San Paolo per rispondere alle domande dei cronisti, lasciando trasparire nelle risposte una cauta soddisfazione per la prestazione dei suoi calciatori. E ha tenuto a precisare che la speranza è l’ultima a morire.

L’ANALISI – “Ho scelto di schierare due punte di ruolo per provare a metterli in difficoltà, nel primo tempo però non ci siamo riusciti. Nel primo tempo abbiamo sofferto molto il palleggio del Napoli, che ha fraseggiato davvero molto bene. In fase di possesso non siamo riusciti a fare quei tre, quattro passaggi che si avrebbero permesso di giocare nella loro metà campo. Ma quelle poche volte che ci siamo avvicinati all’area di rigore del Napoli qualche grattacapo alla difesa l’abbiamo creato. Non dimentichiamoci però che il Napoli è non solo tra le più grandi squadre d’Italia ma d’Europa. Mancano i punti ma alla fine della fiera i ragazzi non mi sono dispiaciuti“.

LA SPERANZA – “L’aritmetica non ci condanna quindi non vedo il motivo per il quale dovremmo gettare la spugna. All’orizzonte ci attendo partite che possono essere la chiave di volta della stagione della SPAL: Sampdoria, Udinese e Genoa, tutti scontri diretti nei quali ci giocheremo tutto. Normale che dobbiamo cercare di mettere punti in saccoccia già dalla gara contro il Milan“.

LA TATTICA – “La SPAL a due punte mi è piaciuta. Sicuro dobbiamo trovare il modo di non lasciarle troppo da sole, serve maggiore apporto offensivo da parte dei centrocampisti e degli esterni. Si è visto che la catena di sinistra funziona: quando Reca e Fares si mettono in moto, si cercano e si trovano dei problemi alle difese avversarie li creiamo. Ci serve continuità. Cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno e penso che quello contro il Napoli sia stato un buon test che ci deve dare la consapevolezza che continuare a inseguire la salvezza non è un’utopia. Lottiamo anche se la situazione è molto difficile“.