Massimo risultato con il minimo sforzo per il Genoa che batte 2-0 la SPAL, sancendo di fatto la retrocessione in serie B dei biancazzurri, per la quale manca solo la certificazione dell’aritmetica.
VOTO DI SQUADRA: 4 – La SPAL regge con ordine fino alla giocata di Pandev che porta il Genoa in vantaggio. La partita finisce sostanzialmente lì, con i rossoblù che controllano ritmo e pallone, sbagliando anche un rigore nel primo tempo. I zero tiri in porta in 99 minuti di gioco parlano da soli.
LETICA 6 – L’unico ad uscire con una piccola soddisfazione dal “Ferraris” dopo aver ipnotizzato Iago Falque dal dischetto. Sui gol può poco o nulla, per il resto qualche parata, ma si è trattato di ordinaria amministrazione.
CIONEK 5,5 – Il duello tra lui e Cassata si conclude senza vincitori né vinti. Meno propositivo in avanti rispetto alle ultime uscite. E’ tra i pochi a dare la sensazione di tenerci un minimo.
VICARI 5 – Fa quello che può in diverse situazioni complicate, ma anche lui alla lunga concede qualcosa, come sulla copertura un po’ blanda a Bonifazi sul taglio di Pinamonti che innesca l’azione dell’1-0.
BONIFAZI 4,5 – Le cose buone che fa vengono cancellate da errori che da lui non ci si aspetterebbe, nemmeno in questo momento in cui la concentrazione non sembra ai massimi livelli. Soffre i tagli di Pinamonti tra lui e Vicari e, sul primo gol, si fa saltare come un birillo da Pandev. Maluccio anche nell’azione del raddoppio.
RECA 5 – Qualche sortita offensiva promettente nel primo tempo, ma dietro continua ad essere uno degli anelli più deboli, con un rigore da imputare in gran parte alla sua ingenuità. Imperdonabili tutte le rimesse sbagliate con le mani nei primi 45 minuti.
STREFEZZA 4,5 – Uno dei migliori della prima parte della stagione sembra aver esaurito energie e motivazioni, con la giocata in velocità che non arriva mai, nemmeno dopo lo spostamento a sinistra a inizio secondo tempo (dal 18’ s.t. D’ALESSANDRO 5 – Si impegna, senza costruire alcunché).
DABO 4,5 – Qualche bel pallone recuperato, nonostante la sua anarchia dal punto di vista tattico. Non mancano però gli errori, come il fallo sulla punizione dello 0-2 con tutta la panchina che gli urlava a gran voce di contenere la sua irruenza (dal 25’ s.t. SALA ng – Improvvisato esterno alto senza grandi risultati, con la partita ormai andata).
MISSIROLI 5 – Di Biagio continua a metterlo in campo senza mai farlo rifiatare dall’inizio e anche lui sembra in evidente affanno fisico, badando più che altro a controllare la posizione davanti ai quattro difensori.
TUNJOV 5,5 – Esordisce da titolare in serie A a 19 anni, in una partita e in un momento non semplici per la SPAL. Qualche ingenuità dovuta all’età, ma il fisico e la personalità non sembrano mancargli visto che, pur con risultati rivedibili, Di Biagio gli affida i pochi calci da fermo conquistati (dal 18’ s.t. VALDIFIORI 5,5 – Una mezz’ora ordinata in mezzo al campo).
PETAGNA 5 – Gli arrivano palloni con la stessa rarità dei passaggi delle comete. Inevitabile che giochi intristito e privo di entusiasmo dopo una stagione passata a tirar la carretta.
FLOCCARI 5 – Da capitano cercare di dare l’esempio ed è uno degli ultimi ad alzare bianca, ma anche per lui è una giornata senza guizzi. E’ l’unico tra i titolari a farsi ammonire (dal 25’ s.t. CERRI 5 – Si vede solo per un’entrata pericolosa su Masiello).
DI BIAGIO 5 – Ormai anche la matematica non gli lascia più speranze. La sua squadra sembra avere finito qualsiasi energia fisica e mentale a disposizione. L’unico obiettivo che gli resta è quello di fare qualche punto da qui alla fine, cercando di convincere la proprietà a dargli un’ulteriore opportunità per la prossima stagione.