Dare valutazioni a una squadra già retrocessa è abbastanza superfluo, per cui nelle cinque partite finali la nostra redazione si limiterà a delle annotazioni sui singoli.
VOTO DI SQUADRA 5 – Primo tempo giocato quasi alla pari, o comunque con un atteggiamento migliore del solito. Se nessuno le chiede di vincere la SPAL se la gioca e questo spiega molto sulla stagione 2019-2020. Nella ripresa la lucidità cala e l’Inter non può che approfittarne, il divario siderale di qualità fa il resto.
LETICA – Della sua partita si ricorda soprattutto una respinta d’istinto su Sanchez (8′ st) e un rinvio da brividi che il cileno prova a trasformare in gol da furbacchione. Sui gol può fare nulla. Il gioco coi piedi è senz’altro migliorabile.
SALA – Difende maluccio, spinge senza risultati, sbaglia un numero imprecisato di giocate anche banali. Sarà interessante vedere chi gli offrirà il prossimo contratto.
VICARI – Azzarda un paio di anticipi avventati e su uno di questi (mancato) l’Inter costruisce il vantaggio. Non proprio impeccabile neanche sull’azione del raddoppio. (dal 36′ s.t. SALAMON – Non corre pericoli perché a quel punto l’Inter ha già deciso di aver pietà).
BONIFAZI – Lievemente meglio rispetto alle ultime uscite, ma non è che ci volesse poi così tanto. Nel primo tempo si produce in un paio di diagonali puntuali sui palloni lunghi dell’Inter, ma a volte palesa anche dimenticanze abbastanza preoccupanti.
RECA – Dalla sua parte scendono Candreva e Sanchez: sulle velocità può difendersi, sul posizionamento decisamente no, prova ne è il tris di Sanchez. Un suo tiro contestato produce la traversa colpita da Petagna. (dal 21′ s.t. CIONEK – Entra da spettatore nell’azione del quarto gol dell’Inter).
STREFEZZA – Non tira mai indietro la gamba e questo gli procura opportunità e guai in egual misura. Handanovic lo investe ed è come uno scontro tra un autobus e una Vespa. Giua propende per l’incidente senza responsabilità. (dal 21′ s.t. D’ALESSANDRO – Si piazza a destra e vive lunghi momenti di solitudine).
VALDIFIORI – Altra serata tendenzialmente difficile perché i centrocampisti dell’Inter viaggiano a ritmi diversi dai suoi. Prende un giallo per un calcione a Sanchez, si risparmierà la trasferta a Brescia.
DABO – La sostanza lui ce la mette, gli manca inevitabilmente un po’ di qualità. Probabilmente tra i pochi a rimanere mentalmente nella partita fino alla fine.
MURGIA – Dovrebbe badare a Candreva e tentare di impensierirlo, manca entrambi gli obiettivi.
PETAGNA – Vuole segnare e si vede, è anche più coinvolto rispetto alle ultime due partite. Skriniar gli devia un tiro sulla traversa. Ci prova in altre maniere: da punizione e su azione da contropiede, ma niente da fare.
CERRI – La sua inconsistenza talvolta è irritante. Si dedica a sponde, tocchi e assistenze con alterne fortune. Pregevole quella per Strefezza che genera l’impatto con Handanovic, ma è un’eccezione. Poi se c’è da tirare è meglio che lo faccia qualcun altro. (dal 30′ s.t. DI FRANCESCO – Non si fa male)
DI BIAGIO – Altre cinque partite e poi potrà andare in vacanza e dimenticare questo brutto periodo della sua vita.