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Dare valutazioni a una squadra già retrocessa è abbastanza superfluo, per cui nelle partite finali la nostra redazione si limiterà a delle annotazioni sui singoli.

VOTO DI SQUADRA 4,5 – Quando c’è da muovere la palla la SPAL non lo fa neanche malissimo e infatti riesce a mettere in affanno la Roma per 45 minuti. Poi è dura rimanere in partita se dietro si balla e il portiere fa da arredamento.

LETICA – Regala subito un gol a Kalinic, lasciando lì il pallone sulla girata di Pellegrini. Ne regala un altro a Kolarov in avvio di ripresa. In mezzo un altro paio di interventi non proprio da manuale.

TOMOVIC – Spinazzola lo attacca quasi senza sosta e fa quel che può in un ruolo che non è esattamente l’ideale per lui. Nella ripresa ha a che fare con Peres: gli lascia tempo e spazio per infilare il 5-1.

VICARI – Sulla respinta difettosa pensa bene di proteggere il pallone a 4 metri dalla linea di porta, favorendo l’irruzione di Kalinic. Si riscatta parzialmente con una buona chiusura su Cristante per evitare il raddoppio, ma in occasione del 4-1 perde ancora una volta Kalinic.

FELIPE – Tocca a lui dirigere le operazioni nelle retrovie. Si ritrova quasi in marcatura su Vicari nell’azione che porta al primo gol di Bruno Peres. Saltato come un birillo da Zaniolo per il 6-1.

SALA – Si infortuna dopo tre minuti e potrebbero essere gli ultimi con la maglia della SPAL. (dal 6′ p.t. RECA – Perde malamente la palla del 2-1, lascia una voragine per l’azione del 4-1. In fase di spinta non trova mai grandi soluzioni, a parte un cross pericoloso nel primo tempo).

DABO – Fa la guerra in mezzo al campo e a volte si produce in dribbling un po’ improvvidi a poca distanza dalla propria area. Ma nel complesso non sfigura.

VALDIFIORI – Inventa il pallone che Cerri trasforma in gol e fa il possibile non solo per tenere ordine in fase di possesso, ma anche per coprire i buchi lasciati dagli altri. (dal 35′ s.t. TUNJOV – Spezzone finale giusto per accumulare minuti in serie A)

MURGIA – Si propone meno di quando potrebbe e sembra spesso smarrito e fuori posizione.

D’ALESSANDRO – La vive da ex e si vede: spinge e crossa, pur senza alzare la testa. Scippa Pau Lopez due volte, purtroppo per lui (e per la SPAL) non riesce a capitalizzare (dal 13′ s.t. DI FRANCESCO – Vicino al gol nella ripresa, poi va giù in area e fa arrabbiare Bonifazi. Prova a opporsi a Zaniolo senza ottenere risultati).

STREFEZZA – Vivace, ma anche un po’ pasticcione. Non combina niente di memorabile (dal 35′ s.t. CUELLAR – Stesso discorso fatto per Tunjov).

CERRI – Fa un gol da grande centravanti, peccato che la frequenza di simili eventi somigli a quella dei passaggi di comete. (dal 13′ s.t. PETAGNA – Smalling gli nega un gol che sembrava fatto).

DI BIAGIO – La situazione inizia a essere imbarazzante ed è il primo a sapere che a questo punto può fare nulla per modificarla.