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Il gol di Marco D’Alessandro nel finale di SPAL-Torino 1-1 ha contribuito non solo a interrompere la striscia di sconfitte consecutive dei biancazzurri, ma ha anche spezzato una lunga maledizione per l’esterno romano. Per ritrovare un suo gol in serie A bisogna tornare addirittura a ottobre 2017, quando con la maglia del Benevento andò a segno contro l’Inter.

“Questo punto non dico che ci renda felici, ma quantomeno rende meno amaro il periodo che stiamo attraversando. Con il gol ho scaricato molta tensione e fortunatamente è entrato: avevo avuto un’occasione poco prima in cui c’era un sospetto calcio di rigore, avevo esitato un po’ troppo. Sono contento perché era da tanto che non segnavo. Sono stato fuori per un infortunio grave e la stagione è stata complicata: c’era molto in quel tiro. La prima cosa che ho pensato è stato un enorme ‘finalmente’. Nella mia carriera e nel mio modo di giocare non vedo molto spesso la porta e fare gol dà sempre un’enorme emozione. Un po’ perché ci ha permesso di agguantare il pareggio, stavamo perdendo una partita che non meritavamo di perdere, un po’ per soddisfazione personale”.

“Dedico il gol alla mia famiglia, a mia moglie e mio figlio che mi supportano e sopportano in tutto e per tutto e sicuramente a Carlo Voltolini e Riccardo Enrichi, i nostri preparatori che mi hanno aiutato in questo recupero soprattutto morale. E poi a Di Francesco, che è sempre lì con me e mi regala un pizzico di serenità (ride, ndr)”.