Luigi Di Biagio lo aveva anticipato in conferenza stampa: infortuni più o meno gravi e affaticamenti vari lo avrebbero costretto a lanciare in campo qualche giocatore della Primavera e già col Torino i tifosi della SPAL hanno notato due volti nuovi correre per il campo. Mossa che ha dunque fatto salire a quota cinque gli under biancazzurri fatti esordire durante la stagione. Il primo in ordine temporale è stato Jaume Cuèllar (2001) nel match di Coppa Italia contro il Lecce, ancora sotto la gestione Semplici. Lo spagnolo di passaporto boliviano la settimana scorsa (22 luglio) si è tolto pure lo sfizio di esordire in serie A, nella partita contro la Roma. Nella stessa partita ha collezionato l’ottavo gettone stagionale l’estone Georgi Tunjov (2001) che proprio nel match d’andata contro la Roma a dicembre aveva fatto il suo esordio. Poi è toccato a Federico Zanchetta, a cui però sono stati concessi poco più di cinque minuti nello 0-3 di Coppa Italia contro il Milan.
Domenica invece, nel match contro il Torino, a entrare nel mondo dei professionisti sono stati l’attaccante ungherese Krisztofer Horváth e il difensore polacco Jakub Iskra, entrambi classe 2002. Dieci minuti per il primo, che con la casacca numero 90 è andato a posizionarsi largo alla sinistra di Petagna, trentasei per il secondo che invece -maglia 89 – si è piazzato nel suo usuale ruolo di terzino destro, facendo scalare i compagni di reparto.
Iskra nasce nell’estremo nord-ovest della Polonia, precisamente a Gryfino, cittadina vicina al confine con la Germania, a meno di mezz’ora di macchina da Stettino, in cui il ragazzo cresce. Dopo aver mosso i primi passi in club non professionistici locali, nel 2015-2016 viene selezionato dal settore giovanile del Pogon Stettino, squadra che nell’ultimo campionato ha raggiunto il sesto posto nella massima serie nazionale. Lì resta tre stagioni, scalando le trafile delle varie under. Nell’estate 2018, non ancora sedicenne (è nato il 13 agosto 2002) prende un biglietto aereo di sola andata per l’Italia, destinazione Ferrara, dove viene assegnato alla truppa Under 17 di mister Fabio Perinelli. Il ragazzo entra subito nella mentalità biancazzurra e senza troppi problemi si ritaglia il suo spazio. Gioca 22 partite senza tuttavia mai ricevere una convocazione dalla Primavera di Cottafava.
Quest’anno, nella Primavera di mister Fiasconi, scende in campo quindici volte su diciotto di campionato, undici delle quali da titolare. Le gioca praticamente tutte da terzino destro in una difesa a quattro. Insostituibile nella prima metà di stagione, inizia a soffrire la leale concorrenza di Valesani negli ultimi mesi. Giocatore più portato alla fase difensiva che quella offensiva, si è messo in evidenza con prestazioni ordinate e intelligenti. Qualità che gli hanno fruttato venti presenze nelle nazionali polacche U16 e U17.
A mille chilometri di distanza, circa otto mesi prima (8 gennaio 2002), era invece nato Horvath, nella cittadina ungherese di Heviz. Già da bambino approda nel settore giovanile dello Zalaegerszegi TE, anche nel suo caso città a circa mezz’ora da casa. Nella stagione 2017-2018, quindicenne, gioca otto partite in prima squadra nella Serie B locale. Il 14 settembre 2017 si toglie lo sfizio di esordire nella nazionale di categoria, in un amichevole pareggiata 1-1 con il Belgio. Nella stagione successiva (2018-2019) raddoppia le presenze in prima squadra (15), segnando anche il suo primo gol da professionista contro il Soproni VSE. Mister Tamás Artner lo vede come trequartista in un 4-2-3-1, mentre alla SPAL lo vedono bene in maglia biancazzurra e così a inizio marzo 2019 decidono di portarlo in via Copparo. Per il finale di stagione viene aggregato all’Under 17, con cui segna due gol in cinque partite e dove conosce il futuro compagno Iskra. Si guadagna anche la convocazione per la Viareggio Cup, anche se non torva spazio in campo.
Quest’anno passa anche lui nella Primavera di mister Fiasconi. All’inizio fatica, ma negli ultimi mesi esplode. Segna 6 gol in 12 apparizioni, in cui 7 da titolare. La prima rete arriva nel match perso contro il Pordenone, quando da subentrato raccoglie un cross proprio di Tunjov per siglare il momentaneo 4-2. Nel finale di una partita accesa si agita, prendendo il rosso e due giornate di squalifica. Torna contro l’Entella, sempre partendo dalla panchina, dove in 45 minuti prima fulmina con un diagonale di destro il portiere dei liguri e poi mette a referto due assist vincenti per il 3-1 finale. Da lì diventa titolare inamovibile del tridente d’attacco di Fiasconi e non delude. Sebbene il suo ruolo naturale sia quello di trequartista, nel 4-3-3 della Primavera il giocatore si è mosso principalmente da ala destra, meno da ala sinistra e una volta addirittura da prima punta, in un insolito tridente con D’Alessandro (prestato dalla prima squadra) e Cuèllar sugli esterni.
Negli allenamenti che ci separano dalla stagione 2020-2021, seppur ancora rientranti nei limiti per giocare in Primavera, entrambi proveranno a convincere il prossimo allenatore a prenderli in considerazione per la prossima Serie B. In alternativa per loro potrebbero spalancarsi le porte dei prestiti per accumulare esperienza.