La penultima fatica (si fa per dire) dei biancazzurri va in archivio con un 3-0 a favore dell’Hellas Verona. Il destino della SPAL è già stato deciso da qualche partita e la tanto auspicata reazione d’orgoglio da parte del gruppo guidato da Di Biagio non arriva nemmeno contro gli scaligeri. Di seguito il commento del tecnico spallino.
“Siamo stati troppo passivi e non abbiamo avuto la reattività giusta per leggere le situazioni. Ci siamo ritrovati subito sul 2-0 e questo non va bene. La cosa che più mi dà più fastidio è che nelle ultime gare, nonostante il risultato fosse negativo, vedevo una squadra viva e propositiva, mentre questa sera soprattutto nel primo tempo non si è visto niente di tutto questo. Abbiamo provato a fare qualcosa di più nel secondo tempo, ma la partita era già chiusa. Così non va bene perché nonostante le enormi difficoltà in questo momento non possiamo fare figure così brutte. I cambi? Fares non avrebbe potuto nemmeno giocare ma, tra virgolette, mi ha fatto una cortesia a scendere in campo vista la pochezza che abbiamo in quel ruolo. Stesso discorso per Valdifiori e Valoti, che non erano certamente al meglio. Stiamo facendo troppo poco, è tutto troppo irreale per essere vero. Sono molto deluso perché al di là del risultato non ho visto una squadra propositiva e vogliosa di creare problematiche all’avversario”.
“Contro la Fiorentina dovremmo cercare di fare meglio, sfruttando quello che ci è rimasto per una serie di motivazioni. Dovrò riuscire a creare un undici iniziale perché vi posso garantire che quello che è successo in questi 40 giorni è roba da non credere. Ma non solo per noi, per tutti quanti. Ovviamente in una squadra numericamente non al top come la nostra certi aspetti hanno pesato di più”.
“La retrocessione è stata vissuta con grande delusione, come è normale che sia. Questa per la SPAL è stata una stagione nata male all’inizio, quando sono arrivato la squadra era ultima in classifica. Non ho apportato dei miglioramenti dal punto di vista della classifica, questo è evidente, anche se eravamo partiti molto bene. Come ho già detto rifarei la scelta che ho fatto, perché ho la convinzione che se avessimo giocato una volta a settimana le cose sarebbero andate in maniera diversa. Dire oggi queste cose può sembrare una giustificazione quindi è giusto, come detto qualche giorno fa, che ognuno si prenda le proprie responsabilità per quello che non siamo riusciti a fare”.