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All’indomani di Hellas Verona-SPAL 3-0 una foto in particolare è circolata in lungo e largo tra le chat di Whatsapp dei tifosi e degli appassionati biancazzurri. Quella di una testa di maiale esposta a corredo di uno striscione fuori dal centro d’addestramento “Gibì Fabbri” di via Copparo a Ferrara, sede degli allenamenti della SPAL.

Non è ben chiaro chi sia l’autore dello scatto, che peraltro inquadra il poco elegante particolare della testa mozzata e non il contenuto dello striscione che recitava: “Via i porci da Ferrara“. Chiaramente un messaggio rivolto ai giocatori della SPAL, protagonisti di un’altra prestazione indecorosa nella penultima di campionato. Da tempo tra tifosi e appassionati si invoca una sorta di piazza pulita dell’attuale rosa in vista del prossimo campionato di serie B.

Il telo (con relativo… allegato) è stato rimosso abbastanza celermente e allo stato attuale non ci sono informazioni sugli autori del gesto. Lo striscione non era firmato e questo fa pensare sia opera di cosiddetti “cani sciolti”, ossia di persone non riconducibili al tifo organizzato della curva Ovest. Gli ultras biancazzurri non hanno mai adottato un simile codice e anche quando hanno contestato lo hanno fatto con metodi civili, apponendo la propria firma agli eventuali messaggi da recapitare a giocatori e dirigenza. L’estraneità degli ultras della Ovest è suffragata da diverse testimonianze raccolte nel corso della giornata dalla nostra redazione. D’altra parte un gesto simile rischierebbe di accentuare ulteriormente la tensione tra la curva e gli ambienti delle forze dell’ordine, in un momento nel quale i daspo sono ancora aspri e numerosi.

In rete, per quanto è noto finora, non si sono registrare rivendicazioni di sorta. Dal chiacchiericcio dei social si ricava l’idea di una forte disapprovazione del gesto da parte dell’opinione pubblica legata all’ambiente SPAL. Nel corso della giornata si è registrato anche il duro intervento di Valentina Ferozzi, presidente del Centro Coordinamento SPAL Club, la parte più “morbida” del tifo biancazzurro.

Sull’evento sta ovviamente indagando la Digos di Ferrara.