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La SPAL saluta la serie A con la 28^ sconfitta stagionale, cedendo nel finale alla Fiorentina al “Paolo Mazza”. Poco da raccontare nella partita dei biancazzurri, per quanto siano rimasti in partita fino ai minuti di recupero.

VOTO DI SQUADRA 5 – Senza Berisha, Sala, Reca, Petagna, Cerri, Floccari e pure Iskra le scelte di Di Biagio erano abbastanza obbligate. La partita è poco più di un’amichevole e alla fine la vince la squadra più forte e determinata, pur senza fare alcunché di eccezionale. Sconfitta numero 13 su 19 partite giocate a Ferrara.

THIAM – Parte subito con una respinta difettosa su un tiro di Chiesa, fortunatamente Vlahovic non ne approfitta. Sul sinistro di Duncan è oggettivamente sorpreso, non abbozza neanche l’intervento. Dice di no al ghanese al 37′. E’ attento nella ripresa nel momento di massima spinta della Fiorentina. Prova a irretire Pulgar sul rigore, non ci riesce.

TOMOVIC – Parte inaspettatamente propositivo contro un Lirola chiaramente svogliato. Dormicchia sull’inserimento vincente di Duncan. Rischia di beffare Terracciano con una conclusione di stinco su cross di Fares. Si fa sovrastare da Lirola in avvio di ripresa, fortunatamente Vlahovic devia alto di testa.

VICARI – È tra quelli che potrà beneficiare maggiormente delle vacanze d’agosto perché dà l’impressione di essere davvero stanco e sfiduciato. Bruciato da Kouamé nel duello aereo per il 2-1 viola, dopo una partita fino a quel momento senza grandi errori.

BONIFAZI – Nella prima parte ingaggia un duello di puro fisico contro Vlahovic e lo vince. Fa calare la sbarra anche su Chiesa al 35′. Secondo tempo all’opposto: perde un pallone davvero assurdo in avvio di ripresa, chiude in bruttezza causando il rigore in pieno recupero. Anche il suo futuro a breve termine è decisamente ricco d’incognite.

FARES – Nel giorno del più che presumibile addio avrebbe meritato di poter sentire degli applausi da parte del pubblico. Pur senza strafare spaventa Terracciano con un sinistro insidioso al 17′, pennella un buon traversone per Tomovic al 40′. Butta via un paio di palloni nella ripresa (dal 35′ st SALAMON – Il suo ingresso porta la SPAL ad adattarsi con Vicari terzino destro e Tomovic sinistro).

DABO – Altro giocatore che paga un certo logorio fisico. Deve fare fondo a tutte le energie per rincorrere Agudelo e Duncan e non sempre lo fa con efficacia.

MISSIROLI – Chissà se rimarrà per dare una mano a ripartire. Di certo c’è che nell’ultimo mese e mezzo è stato tra i più evanescenti. Della sua partita rimane un provvidenziale salvataggio sulla linea su tiro di Chiesa.

MURGIA – Altro giocatore da ricostruire psicologicamente, ammesso intenda rimanere in serie B e onorare anche solo parte di un contratto lunghissimo (2024). Chiude in maniera anonima una stagione davvero negativa (dal 17′ st STREFEZZA – Scherza con i difensori viola e solo il piedone di Igor gli toglie un assist sicuro. Mette in difficoltà Thiam con una deviazione aerea da situazione d’angolo).

D’ALESSANDRO – Magari il suo entusiasmo fosse stato contagioso quanto il Sars-CoV2. Si morde il labbro quando Ceccherini lo chiude dopo una bella serpentina, ma si rifà con gli interessi scippando Lirola e poi andando a concludere per l’1-1. Sarà interessante vedere se rimarrà ed eventualmente in quale ruolo (dal 41′ st TUNJOV – Dentro per rimpiazzare il compagno alle prese con i crampi muscolari).

VALOTI – Trequartista a supporto del giovanissimo Cuèllar. Perde, per testardaggine, la palla che poi avvia l’azione del vantaggio viola. Rimedia con l’assist per D’Alessandro (dal 35′ st – DI FRANCESCO – Si concede poco più di leggera corsetta da sottomura al momento del crepuscolo).

CUELLAR – È senz’altro l’attrazione di giornata. Si muove molto, ma i difensori viola lo sovrastano nettamente a livello fisico. Di palloni con cui sfoderare la specialità, l’uno contro uno, ne riceve davvero pochi (dal 16′ st HORVATH – Igor tiene a bada la sua giovanile esuberanza).

DI BIAGIO – Chiude con un poco invidiabile record: la sua SPAL è l’unica squadra di serie A incapace di vincere una partita dalla ripresa del campionato. Non gli mancano certo le attenuanti, ma la sua esperienza può essere considerata ampiamente negativa e per questo dimenticabile.