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Chissà per quanto tempo ancora le scorie della stagione 2019/2020 continueranno a inquinare l’aria attorno alla SPAL. La presentazione di Pasquale Marino avrebbe dovuto segnare il primo di una serie di nuovi capitoli, ma nonostante questo si è riusciti comunque a evocare ancora una volta lo spettro di Leonardo Semplici, esonerato ormai 186 (!) giorni fa.

Walter Mattioli, per la terza volta in un mese, non ha rinunciato alla punzecchiatura nei confronti del suo vecchio allenatore (“Con Marino vedremo più passaggi verso la porta avversaria che verso al nostro portiere”) alimentando ulteriormente l’idea che tra i due ci sia qualcosa di irrisolto, di non detto, almeno a livello pubblico. Come se l’immagine di Semplici avesse bisogno di essere messa in discussione a causa di qualche presunta malefatta dell’ex tecnico nei confronti della SPAL o dello stesso presidente. A meno che non si tratti di un caso di eclissi del’ego che sta ancora propagando i suoi effetti nel tempo, pur con uno dei due ormai su tutt’altra orbita ellittica.

Fatto sta che il presidente continua a togliersi sassolini dalle scarpe e al tempo spesso dà l’impressione di continuare ad avere comunque un altrettanto metaforico masso sullo stomaco. Un atteggiamento che alimenta ulteriori domande sull’argomento e che a questo non può essere edulcorato con l’aggiunta della caramella retorica dell'”ottimo allenatore e dell’ottima persona“. Considerato che un dirigente nel ruolo di Mattioli non avrebbe interesse a scagliarsi frontalmente – magari con degli scomodi retroscena – contro quello che è a tutt’oggi un dipendente regolarmente stipendiato della SPAL, potrebbe essere una buona idea accantonare i sassolini, guardando esclusivamente avanti. Anche dissimulando quella che ha tutti i contorni di una cordiale antipatia, probabilmente ricambiata. A questo punto della storia – e in un momento nel quale si chiede a tutti di non rivangare errori, critiche e recriminazioni – vale davvero la pena continuare a fare riferimenti ad un allenatore congedato ormai sei mesi fa per motivi in fondo legittimi?

Tre anni fa, con la storica promozione in serie A ormai in tasca e una città inebriata d’entusiasmo, Mattioli dichiarò che nella stagione successiva sarebbe stata interrotta la consuetudine delle sfilate prepartita dedicate ai grandi del passato biancazzurro. La motivazione stava nell’esigenza di guardare avanti e scrivere una storia contemporanea, senza specchiarsi troppo in un tempo fatto di ricordi talvolta troppo lontani. Semplici magari non sarà passato remoto, ma è pur sempre passato prossimo. E’ presente solo quando è ora di far partire un bonifico, ma presto anche su questo verrà messo un punto. Poi rimarrà per davvero solo la storia e sarebbe bello venisse raccontata solo per tutta la bellezza che ha saputo regalare a un’intera comunità.