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Uno degli obiettivi stagionali della SPAL – intesa come organizzazione – è quella di riportare entusiasmo tra i tifosi e gli appassionati e in attesa che la squadra di Pasquale Marino ingrani le marce nel campionato di serie B, ce n’è un’altra che sta raccogliendo attenzioni e applausi. Si tratta della formazione Primavera, che nelle prime uscite stagionali ha messo in mostra bel gioco, grinta e giocate di qualità.

Sabato alle ore 17 i giovani biancazzurri allenati da Giuseppe Scurto torneranno in campo al centro sportivo “G.B. Fabbri” per sfidare il Torino dell’ex Marcello Cottafava e in previsione dei prossimi impegni vogliamo darvi cinque buoni motivi per tenere d’occhio i ragazzi.

1. E’ una SPAL che gioca bene e lo fa all’attacco, come spesso abbiamo sognato di veder fare alla prima squadra

L’esordio contro il Genoa aveva dato qualche indizio, poi il bel successo in Coppa Italia contro il Sassuolo e la sorprendente vittoria in campionato contro l’Inter hanno confermato le potenzialità del gruppo di mister Scurto. Per tenere testa alle più forti, pur da debuttanti nel torneo di Primavera 1, servono tenuta fisica, organizzazione, intensità e tecnica. Tutti ingredienti che la SPAL sta mettendo in mostra, aiutata dal classico entusiasmo di inizio stagione. I biancazzurri di Scurto vanno in verticale con scioltezza, praticando un calcio d’attacco che a Ferrara non si vedeva da diverso tempo. Finora nelle partite della Primavera sono fioccati gol e occasioni a raffica e questo non può che rallegrare la società, impegnata da anni in una semina che sta dando frutti molto interessanti. La formula richiederà di essere rivista parzialmente quando sorgeranno le prime difficoltà, ma intanto garantisce spettacolo per gli spettatori.

 

2. Ci giocano talenti molto interessanti e ragazzi in grado di dare spettacolo con le loro giocate

Il caso di Gabriel Strefezza della scorsa stagione può essere esemplificativo: riuscire a portare qualche giovane dal vivaio al calcio che conta è possibile. Meglio ancora se al servizio della squadra in cui è cresciuto. Oltre al brasiliano (tornato a Ferrara dopo due anni di apprendistato tra serie C e serie B) anche Georgi Tunjov negli ultimi mesi è passato in pianta stabile dalla Primavera alla prima squadra e non è un azzardo pensare che alcuni dei ragazzi a disposizione di Scurto possano maturare l’esperienza necessaria per tornare utili nel prossimo futuro a Pasquale Marino o al suo eventuale successore. Qualche nome? Abbiamo parlato più volte della qualità di Zanchetta ed Ellertsson, ottimi già nell’annata precedente con mister Luca Fiasconi, mentre i volti nuovi di quest’anno rispondono al nome di Demba Seck, Christhoper Attys e Kristofer Piht, divertenti e decisivi con le loro giocate d’alta scuola. Per creare spettacolo servono gli attori giusti e la SPAL sembra essere ben attrezzata da questo punto di vista.

3. Le partite della Primavera si vedono gratuitamente, in tv e in streaming sul web… in attesa di eventuali riaperture

Tra il campionato di Primavera 2 e quello di Primavera 1 c’è un abisso mediatico di un certo rilievo. Basti pensare che le partite di campionato e coppa ora sono tutte visibili – gratuitamente – sia in tv grazie a Sportitalia, sia sul web grazie allo streaming presente direttamente sul sito ufficiale della SPAL, con tanto di commento del giornalista ferrarese Daniele Vecchi. L’esposizione mediatica permette quindi di assistere alle partite dei biancazzurri in qualunque luogo, in attesa che le porte del centro sportivo “G.B. Fabbri” possano essere riaperte al pubblico, anche per garantire ai ragazzi il sostegno che indubbiamente meritano.

[Isabella Gandolfi / SPAL]

4. Giuseppe Scurto è un allenatore moderno da tenere d’occhio

Ben prima del suo insediamento a Ferrara si parlava un gran bene di Scurto, ex difensore di buon livello che in carriera ha messo insieme un centinaio di presenze in serie B, una trentina in serie A e pure due apparizioni in Champions League ai tempi della Roma 2004/2005 allenata da Delneri. Nonostante nel passato si sia dovuto occupare di sbarrare la strada agli avversari, oggi predilige un calcio che va esattamente nella direzione opposta, con la squadra sempre coinvolta ad alta intensità che prevede attacchi quasi a pieno organico. Pressing e palla a terra sono gli altri due ingredienti di un tecnico che ha già fatto molto bene col Palermo nel campionato di Primavera 1 e che ora sta raffinando ulteriormente un gruppo già ben preparato dal suo predecessore Fiasconi.

 

5. Questa squadra fa sentire orgogliosi nel vedere una SPAL che rimane nella èlite (mentre la prima squadra lotta per tornarci)

Seppur attraverso una promozione decretata in un ufficio (ottenuta comunque grazie ad un grande percorso fino allo scoppio della pandemia di SARS-CoV-2 ), la Primavera della SPAL ha fatto il suo ingresso nel campionato giovanile più importante d’Italia, dove potrà confrontarsi coi migliori prodotti dei vivai nazionali. Si tratta di una sfida notevole per la società, ma anche una straordinaria opportunità per dimostrare che negli anni è stato fatto un lavoro utile a garantire un futuro luminoso ai colori biancazzurri. Più in generale è comunque bello continuare a vedere una SPAL che si batte con valore contro i giganti della serie A come Inter, Juventus, Milan, Atalanta e via così. Fa sì che Ferrara rimanga sulla mappa del calcio che conta e soprattutto ci ricorda quanto sia bello fare parte di una storia unica.