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La maledizione del Paolo Mazza continua. Ad un anno dall’ultimo successo casalingo (SPAL-Parma 1-0, gol di Petagna), la ritrovata vittoria sembrava ad un passo grazie alla rete di Salamon: peccato che Tiritiello del Cosenza abbia sfruttato l’ingenuità difensiva dei biancazzurri per mettere la firma sul pareggio a pochi secondi dal triplice fischio.

Massimo Mezzini (allenatore in seconda, oggi presente in sostituzione dello squalificato Pasquale Marino) commenta così la prestazione della squadra:

“Quando arrivi a trenta secondi dalla fine con una vittoria a portata di mano l’amarezza è notevole, ma il calcio è anche questo: bisogna rialzarsi, recuperare e trasformare l’energia in positività. L’azione del gol non l’ho rivista, un nostro avversario era rimasto da solo sul secondo palo e c’era apprensione perché era salito anche il loro portiere ed in quella circostanza c’era molta confusione. Sono stati bravi loro a sfruttare questa situazione. Il rammarico è che chiaramente avevamo l’opportunità di chiudere la partita in alcune circostanze e non ci siamo riusciti, così può capitare che con una sbavatura si soccomba perdendo un risultato importante”.

“Secondo me loro hanno una buona qualità negli attaccanti e noi abbiamo concesso relativamente. Una volta andati in vantaggio abbiamo abbassato il baricentro per cercare spazi in avanti con le ripartenze, cosa che abbiamo fatto, ma non concretizzato: non siamo stati bravi a raddoppiare. Abbiamo fatto una prova buona sotto l’aspetto difensivo e sulle sbavature e sui difetti ci si lavora quotidianamente, per cui solo il lavoro può far sì che le situazione possa migliorare”.

“Al momento pecchiamo un po’ in lucidità nelle scelte in attacco, cosa che dovrebbe migliorare col tempo, perché abbiamo comunque delle situazioni in cui possiamo fare meglio tra tirare e passare. Sono stati fatti passi avanti, ma dovremo farne ulteriormente”.

“Le scelte di formazione si fanno nel corso della settimana, in funzione di quello che si vede nelle partite precedenti, in allenamento ed in base all’avversario che si va ad incontrare. Il centrocampo a cinque non è dipeso dalla penuria di attaccanti perché abbiamo proseguito sulla falsariga di mercoledì sera con un giocatore sulla trequarti che potesse trovare spazio tra le linee, e secondo me l’abbiamo anche fatto bene. Ci sono delle situazioni che vanno migliorate: siamo all’inizio e le aspettative sono quelle di crescere e lavorare, creando un gruppo che senta l’esigenza di migliorare giorno per giorno“.

 

foto: Isabella Gandolfi / SPAL