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Mercoledì in casa SPAL è stata giornata di presentazioni ufficiali per Leonardo Sernicola (1997) ed Enrico Brignola (1999), entrambi prelevati in prestito dal Sassuolo. A delineare le motivazioni dei loro arrivi è stato come da consuetudine il ds Giorgio Zamuner: “Al pari di Sala ed Esposito (presentati nella settimana precedente) si tratta di altri due ragazzi giovani che ricalcano un po’ l’idea impostata quest’anno. Leonardo è un esterno di piede destro ma che sa giocare anche a sinistra. E’ un elemento di ottima prospettiva, con grande facilità di corsa, temperamento e grinta. Ha le caratteristiche giuste per dare una grossa mano alla squadra. Enrico è un esterno d’attacco mancino che ha bruciato le tappe: viene da una stagione un po’ problematica (al Livorno, ndr), ma io l’ho preso perché sono convinto che abbia qualità importanti. De Zerbi crede molto in lui e quindi credo possa dare un bel contributo alla SPAL. Come per tutti gli innesti di quest’anno spero che non solo ci portino più gioventù, ma anche motivazioni importanti per i nostri obiettivi“.

Il direttore – che interverrà in conferenza stampa giovedì per fare il punto sulla campagna acquisti 2020/2021 – ha quindi lasciato la parola ai diretti interessati. Sernicola ha indicato la duttilità come caratteristica principale: “Sono un giocatore di corsa e sono qui per provare a migliorare. Fin da piccolo mi sono sempre messo a disposizione dei mister e quindi ho imparato a giocare in diversi ruoli. Ho iniziato da difensore centrale, mentre ora mi trovo meglio da esterno. Ho scelto perché la squadra è una tra le più forti della categoria e si possono raggiungere obiettivi importanti. L’inizio di campionato? L’esperienza della partita col Cosenza ci deve servire da insegnamento: eravamo più forti sulla carta e invece è arrivato un pareggio. Bisogna ragionare come se fossero tutte gare a eliminazione diretta“.

Brignola invece si è concentrato sull’importanza delle motivazioni e sulla sua voglia di riscatto: “Preferisco giocare a destra, ma posso farlo anche dietro le punte. Mi piace molto fraseggiare coi compagni, ma anche aiutarli col primo pressing. Se c’è da fare una corsa in più non è affatto un problema. Mi considero un lavoratore e dopo un anno difficile voglio rimettermi in gioco qui. Appena ho saputo dell’interessamento della SPAL ho accettato perché è tra le migliori società e l’organico è di alto livello. Ora voglio provare a mettere in difficoltà mister Marino. In questo campionato ovviamente non possiamo fare affidamento solo sulle nostre qualità, dobbiamo metterci aggressività. Abbiamo iniziato a lavorare da poco e quindi è normale ci siano ancora cose che non funzionano. Davanti però ci sono tutti giocatori forti e i gol arriveranno. Con altri allenatori partivo più largo, mentre Marino vuole che le punte stiano più vicine in modo da fare degli scambi e calciare verso la porta. Mi metto a disposizione e spero di poter imparare cose nuove“.