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Ricominciare a vincere, dosare le forze, schivare il più possibile il virus. Questi sono gli obiettivi principali della SPAL per un mese nel quale la squadra giocherà sette volte. Non necessariamente in quest’ordine di importanza. E’ quello che si è intuito dalle parole di Pasquale Marino nella conferenza stampa di presentazione di Pordenone-SPAL, in programma sabato alle ore 14 a Lignano Sabbiadoro. Una sfida che i biancazzurri affronteranno senza Floccari, Viviani e Di Francesco per problemi fisici assortiti e con Sala in isolamento fiduciario fino a domenica a causa dei contatti col gruppo dell’Under 21.

Bisogna cercare di gestire bene le forze, – ha detto il tecnico – perché abbiamo tanti ragazzi che in certi ruoli avranno dispendi importanti di energia. Per cui qualche novità domani ci sarà anche in funzione della partita di martedì (contro l’Empoli, ndr). Non possiamo schierare una squadra A e una squadra B, ma gestire le forze soprattutto nei ruoli determinanti come sono gli esterni. Per noi è troppo importante avere l’alternanza di certi giocatori e farli trovare freschi di volta in volta. Nonostante le assenze per gli impegni delle nazionali abbiamo fatto un buon lavoro con quelli che sono rimasti a Ferrara. In ogni allenamento ho visto entusiasmo e voglia di fare bene. La crescita fisica c’è, i ragazzi sono monitorati e quindi i progressi si vedono. Potrebbe esserci senz’altro un po’ di stanchezza da parte di chi è rientrato. Devo dire che i ragazzi della Primavera ci hanno aiutato: quelli che sono venuti ad allenarsi con noi si sono rivelati abbastanza validi e quindi la qualità del lavoro non ne ha risentito. Uno di loro sarà con noi a Lignano, l’attaccante Moro (2001)“.

PROGRESSI – “La chiarezza  sull’idea di gioco c’è sempre stata, infatti abbiamo iniziato un percorso tattico e lo stiamo portando avanti. La base c’è, poi potrà variare la fase offensiva di volta in volta, anche in base alle situazioni. In questo momento stiamo facendo a meno di Di Francesco e Floccari che all’inizio giocavano. Però non ho in mente un gruppo di titolari e uno di riserve. C’è un gruppo in cui vedo competizione per il posto. L’obiettivo è di trovare uno spartito e portarlo avanti indipendentemente dagli interpreti. Per quanto riguarda l’attacco cambia poco tra l’utilizzo delle tre punte e quello delle due punte col trequartista. Ci possono essere utili entrambe le soluzioni, anche in base a come si muove l’avversario. In questo momento dobbiamo avere una fisionomia e migliorare le rifiniture. In questi quindici giorni la squadra ha cercato di essere più propositiva e creativa. Una volta recuperati Floccari e Di Francesco avrò l’imbarazzo della scelta“.

UN NUOVO ACQUISTO: TRANQUILLITA’ – “Sono convinto che anche prima della chiusura del mercato i ragazzi si fossero allenati tutti bene, compresi quelli che magari avevano delle aspettative diverse. Dopo la chiusura è vero che non abbiamo preso il centravanti, però abbiamo acquistato tranquillità. Questo perché è possibile che inconsciamente qualcuno non fosse al massimo delle sue possibilità nonostante l’impegno mostrato in allenamento. Ora sappiamo tutti che se alcuni aspiravano di andare in serie A al momento c’è un’altra opportunità e bisogna cercare di sfruttarla sul campo. Però dobbiamo pensare di partita in partita. Io i giocatori li vedo concentrati, anche perché la SPAL non è un ripiego. Parliamo di una piazza importante, con una società forte e una bella città. A volte cambiare tanto per cambiare non vale tanto la pena. Come ho detto al gruppo, ora dobbiamo pensare di partita in partita, e se qualcuno vuole tornare in serie A ha la possibilità di farlo dalla porta principale“.

VINCERE, POSSIBILMENTE BENE – “E’ chiaro che dobbiamo cercare di fare punti, ma è più facile vincere se si fa una prestazione positiva. Una o due volte può andare bene, però se non hai una continuità di gioco le cose si pagano. Dobbiamo cercare di fare una buona prestazione a partire da domani. Abbiamo lavorato quindici giorni con grossa intensità e quindi mi aspetto progressi fisici e tattici“.

CONCENTRAZIONE – “Ci può stare che i gol presi dopo il 90′ dipendano da un problema psicologico. E’ un aspetto che abbiamo analizzato coi ragazzi perché anche con Monza e Bari abbiamo rischiato di subire nei minuti finali e quindi bisogna fare meglio, magari facendo sparire i palloni. Si tratta di un problema che dobbiamo eliminare e ci stiamo lavorando. Diciamo che nella partita col Cosenza per 65 minuti abbiamo concesso niente, mentre dall’altra parte abbiamo creato qualcosa. Nel momento in cui abbiamo lasciato qualche opportunità ne abbiamo avute di più anche noi. Penso soprattutto ai palloni capitati a Dickmann e Paloschi, erano situazioni importanti. Allo stesso tempo dobbiamo evitare di concedere opportunità agli avversari come abbiamo fatto nel finale di partita“.

INCOGNITA COVID-19 – “Cerco qualcosa da toccare… (ride, ndr). A parte l’ironia, bisogna stare molto attenti tutti. Al momento le assenze dovute al Covid-19, se non sono troppe, si possono considerare al pari di quelle per infortuni. Ciò non toglie che il comportamento, non solo nostro, deve essere ineccepibile. Stiamo cercando di fare il nostro meglio per proteggerci e in questo momento dobbiamo essere bravi in qualunque settore. Questa seconda ondata sta colpendo molto di più il mondo del calcio e saranno necessari sacrifici per limitare i danni. Tuttavia penso che l’azienda-calcio debba andare avanti e perché ci riesce molto dipenderà dai comportamenti quotidiani che dovranno essere corretti“.

foto: Isabella Gandolfi – SPAL