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Dopo il rocambolesco 3-3 ottenuto sul campo del Pordenone, la SPAL è chiamata a fornire nuova dimostrazione di tenuta fisica e di carattere nella complicata trasferta di Empoli (martedì 20 ottobre, ore 21). Sarà il primo di otto turni infrasettimanali di serie B, pandemia permettendo. Scontati i due turni di squalifica rimediati a Monza per proteste, mister Pasquale Marino si appresta a riprendere il proprio posto in panchina proprio nella città in cui ha vissuto la sua ultima esperienza calcistica. Queste le sue dichiarazioni nella classica conferenza stampa pre-partita. Indisponibili per il match Dickmann (squalificato), Floccari (lesione muscolare), D’Alessandro (contusione al piede) e Viviani (motivi non comunicati).

PORDENONE-SPAL – “Ogni prestazione ha i suoi pro ed i suoi contro: io di pro ne ho visti tanti. Rispetto alle altre penso sia stata la partita in cui ci siamo più avvicinati ai nostri concetti di gioco ed a quello che vorremmo fosse l’andamento di tutto il campionato. La SPAL ha fatto una prestazione di un certo peso al netto delle disattenzioni che sono state pagate care. Potevamo fare molto meglio in occasione delle azioni in cui abbiamo subito i gol. Abbiamo concesso veramente poco agli avversari e loro sono stati bravi e cinici a sfruttare i nostri errori, ma la squadra non si è disunita: non è semplice stare sotto di due gol dopo nemmeno venti minuti. Abbiamo concesso poco e abbiamo creato di più attaccando l’area con più uomini rispetto alle scorse gare. La nota negativa è legata alle disattenzioni e ad una diminuzione del possesso palla, legato ad un aspetto psicologico e fisico. Abbiamo abbassato troppo il baricentro e noi siamo una delle squadre che lo tiene più alto in assoluto in tutto il campionato. Negli ultimi quindi minuti del match, anche osservando i dati, il possesso palla si è abbassato da punte del 63% ad una sorta di parità con il Pordenone. Sottolineo la produttività del nostro possesso palla: non si è trattato di possesso sterile, ma produttivo e volto all’attacco, dato che anche il gol di Strefezza è il risultato di un’azione partita dal portiere senza che gli avversari abbiano toccato palla”.

EMPOLI – “L’Empoli è un gruppo straordinario. Posso affermare che insieme abbiamo fatto bene, sono arrivato a gennaio-febbraio in un momento di grande difficoltà e depressione della squadra visto che era in zona playout. Abbiamo fatto una partenza straordinaria: penso che se non ci fosse stato il lockdown ad interrompere la nostra striscia le soddisfazioni sarebbero state ancora maggiori. Nonostante tutto e nonostante la flessione finale dei risultati, abbiamo mantenuto una media-punti inferiore solo a quella del Crotone che ha dominato il campionato: 1.78 loro e 1.76 noi. In situazioni così particolari ci si unisce ancora di più con giocatori e società: sono stato benissimo con presidente, direttore sportivo, giocatori, ho davvero solo ricordi positivi dell’esperienza ad Empoli”.

CASTRO – “Castro, a dire la verità, non ha mai parlato di andare via a tutti i costi. Purtroppo, per determinate dinamiche di mercato, aveva richieste e se c’era modo di soddisfare la sua volontà e quella della società, sarebbe stato giusto che i discorsi andassero in porto. Però lui, già da tempi non sospetti, mi aveva detto che in caso di permanenza avrebbe fatto di tutto per onorare la squadra e dare il massimo contributo. Io credo molto nella professionalità dei giocatori che alleno e in questi ultimi quindi giorni, dopo la chiusura del mercato, si è allenato molto bene. Vedendolo mi sembrava assolutamente giusto puntare su un giocatore del suo peso e con la sua volontà: non fa mai giocate banali, cerca sempre di verticalizzare e attaccare. Il suo ritorno al gol? In generale, la mia preoccupazione non è mai stata quella di realizzare i gol, dobbiamo ancora recuperare Floccari e Di Francesco, penso che tutti i giocatori che abbiamo a disposizione abbiano le qualità giuste per fare bene negli ultimi metri e per farci togliere delle soddisfazioni. Però posso farne giocare solo tre, al massimo quattro, ma non possiamo squilibrarci troppo”.

IL CENTROCAMPO – “Per caratteristiche penso che tutti i centrocampisti che ho a disposizione possano essere complementari tra loro. Chi giocherà interpretando il ruolo di mediano adatterà perfettamente le sue caratteristiche al compagno di reparto. A esempio sabato non penso ci siano stati problemi di equilibrio. Murgia, al di là dell’episodio sfortunato, ha fatto una partita di grande sostanza, ha stazionato quasi sempre davanti alla difesa dando un po’ più di libertà a Valoti. Hanno giocato con grande equilibrio, senza mai scompattare i reparti e senza mai offrire il fianco a pericolose ripartenze, pur avendo caratteristiche più da incursori che da interdittori. Siamo una squadra che deve tenere la palla e fare possesso produttivo in attacco arrivando a concludere”.

GLI ESTERNI – “Vista la squalifica di Dickmann e il problema di D’Alessandro abbiamo un po’ le scelte ridotte in numero. Sernicola e Sala possono essere sicuramente della partita. Per caratteristiche anche Strefezza può adattarsi senza problemi, l’ha fatto anche l’anno scorso e bene. Cambierò qualcuno dietro nei tre senza stravolgere nulla. Il turnover è fatto in collaborazione con giudice sportivo ed infermeria: mi rimangono poche scelte, che almeno mi permettono di guadagnarmi lo stipendio (ride, ndr). A centrocampo le scelte dipenderanno dalle caratteristiche e in base a chi domani vedrò che ha recuperato bene o meno bene, anche in vista della partita di sabato e gestire al meglio le energie”.

DI FRANCESCO – “È di nuovo a disposizione, vedrò cosa fare domani prima della gara. Non mi piace stravolgere tutto, gestisco le scelte in modo razionale a seconda delle necessità e di chi dovrà riposare, anche sfruttando i risultati degli esami che facciamo ai giocatori per valutarne lo stato di recupero fisico”.

PALOSCHI – “È normale che il gol per lui, dopo un periodo senza farne, sia stato una grande liberazione, l’esultanza ne è la prova. Noi siamo sempre stati fiduciosi, è un attaccante importante, se riusciamo ad aumentare le opportunità lui è uno che in area di rigore è sempre presente. Senza contare il fatto che è comunque bravo anche nelle sponde, su Tomovic mandandolo in porta, su Valoti dove è stato sfortunato su una serie di rimpalli. Il fatto che si sia sbloccato è importante per noi e soprattutto per lui per riprendere consapevolezza delle sue capacità”.

IPOTESI DI FORMAZIONE: 343 con Berisha; Salamon (Tomovic), Vicari, Ranieri; Sernicola, Esposito Sal., Missiroli, Sala; Strefezza, Brignola, Esposito Seb.