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Quello di Reggio Calabria è un campo che dice insospettabilmente bene alla SPAL, visto che ci ha giocato per tre volte e in ogni occasione sono arrivati dei punti. Uno nel dicembre 1968 (1-1, gol di Parola), tre nel maggio 1974 (0-2, Gambin e Pezzato) e altri tre nell’ultima domenica con la firma di Castro.

Pasquale Marino fa ancora meglio: quella conquistata domenica al “Granillo” è la sua quinta vittoria in altrettanti confronti con la Reggina. Ci era già riuscito col Catania nel 2006 (0-1, Corona), due volte con l’Udinese nel 2008 (1-3, Pepe e due volte Di Natale) e nel 2009 (0-2, doppietta di Floro Flores) e pure col Pescara nel 2013 (2-3, Maniero, Politano e Ragusa).

Il tecnico amaranto Domenico Toscano invece esce sconfitto per la terza volta consecutiva da un confronto con la SPAL. Gli ultimi due precedenti lo avevano visto battuto da Semplici nel 2016 (SPAL-Avellino 3-0, tripletta di Antenucci) e da Stefano Vecchi nel 2012 (Ternana-SPAL 0-1, Castiglia). Il suo bilancio complessivo di incroci con la SPAL conta 1 vittoria, 2 pareggi e 3 sconfitte.

Una vittoria della SPAL in trasferta non si vedeva dall’8 marzo 2020, quando un gol su rigore di Petagna decise la surreale partita di Parma (0-1) che fece da preludio allo stop del campionato causa pandemia. L’ultima affermazione esterna dei biancazzurri in serie B risaliva invece al 22 aprile 2017, quando Bonifazi e Antenucci fissarono il 2-1 sul campo del Latina.

Per trovare invece due vittorie consecutive della SPAL in campionato bisogna invece tornare ad aprile 2019, quando la squadra al tempo allenata da Semplici batté Juventus (2-1) ed Empoli (4-2) nel giro di una settimana. In serie B l’ultima striscia positiva è quella che diede alla SPAL lo sprint decisivo per la conquista della promozione: in quel caso, era aprile del 2017, furono 5 i successi consecutivi (Novara, Brescia, Trapani, Latina, Cittadella).

Al “Granillo” la SPAL ha prodotto la peggior prestazione stagionale in diversi indicatori statistici, importanti o meno. Domenica Vicari e compagni hanno fatto registrare il minimo stagionale di tiri totali (appena 5), la peggior percentuale di accuratezza nei passaggi (79,9%), l‘xG (expected goals) più basso (0.36, a Monza era stato 0.62), il maggior numero di falli in una singola partita (27) e il minor numero di calci d’angolo conquistati (3).

Per quanto riguarda il parametro degli expected goals si può dire che la SPAL non stia rubando assolutamente niente in questo campionato, visto che ha prodotto occasioni pari a 9.06 xG e le reti sono state finora proprio 9. Vale lo stesso principio per gli expected goals degli avversari (xGa): i numeri avevano previsto, per così dire, 8.76 gol al passivo e finora i gol subiti sono stati 8.

A Reggio Calabria la SPAL ha fatto registrare una delle percentuali di possesso palla più basse dell’intera stagione (44,1%, a Monza fu 42,5%), ma la classifica generale di questa statistica vede i biancazzurri ancora ai piani alti con un 52,3% di media. A comandare la serie B è proprio la Reggina con un notevole 60%. Seguono a ruota Lecce, Reggiana, Pescara, Cittadella, Monza e SPAL. Venerdì prossimo al “Mazza” arriverà la Salernitana, finora la peggio delle venti partecipanti della serie B con un 39,4% di media.

Per quanto abbia tirato pochissimo in porta, la SPAL rimane una delle squadre più produttive della serie B per tentativi di tiro con 12.6 conclusioni a partita (6° posto). Il problema sta nell’effettiva pericolosità di queste conclusioni, visto che la percentuale di tiri all’interno dello specchio si ferma al 27,2% (18° posto). I giocatori della SPAL calciano molto verso le porte altrui, ma concedono altrettanto se si considera che la squadra è quinta in serie B per numero di conclusioni lasciate agli avversari (12.9 a partita).

Molte delle eventuali fortune della squadra di Marino passeranno dai piedi degli elementi più talentuosi. Lo si capisce anche dalla classifica di serie B degli 1 contro 1: nessuna squadra ne gioca quanti la SPAL (31.9 a partita / 53,7% di successo), con Pescara (28.3) e Cittadella (27.8) discretamente a distanza.