Oppalallà! SPAL sontuosa. Si può dire? Oppure le iperboli ce le teniamo nella penna per non generare troppe speranze? Invece no, le scrivo. Una SPAL sicura, pronta, che si muove bene per tutto il campo indipendentemente dagli interpreti. Un colpo alla sfiga, sperando che le uscite di DiFra e Aladino junior siano causate da botte di poco conto. Ho davvero visto una squadra consapevole dei propri mezzi giocare contro una buona Salernitana, limitata dalla prestazione ottima della SPAL più che dalla serata storta come hanno detto i telecronisti di Rai Sport (scusa Sandro se ieri sera ti ho tradito). Credo che sarebbe ingiusto soffermarsi sui singoli quando la partita è stata vinta dalla cooperativa, dove uno vale uno ma insieme valgono un sacco.
Spazi chiusi ovunque per i granata, i giovani sembravano veterani, gli Esposito si cercavano tra loro come quando da bambini giocavano al parchetto, i ragazzi sulle fasce saranno la causa del Plasil che dovranno assumere i dirimpettai campani. Ranieri, che sempre un giovane Felipe, gioca come se avesse 300 partite nella gambe, Dickmann che sembra Lazzari, il capitano e Nenad che francobollano, Di Francesco e finalmente Valoti che fanno vedere che lusso siano per la cadetteria, il Missile che canta e porta la croce. E niente, sono contento. Il mister che mi piace parecchio, sia come competenza sia come personaggio, è un valore aggiunto per questa squadra. Manca solo il pubblico, ma su quello c’è poco da fare. E’ presto per farsi prendere da prematuri entusiasmi, ma è da stamattina che ho in testa il refrain del San Lorenzo, “Noi con voi”, magari direte voi. Ritorneremo e sarà un gran giorno.
Non ho visto lacune in una squadra che ancora ha molti interpreti in infermeria per i più svariati motivi. Dice: manca una punta. E chi se ne frega, tanto segnano tutti. Il nostro obiettivo non è la classifica cannonieri. Ma LA classifica. Vedo gente che corre, gente che lotta, scivolate a centro campo al 90°, volate e raddoppi fino alla fine. Certo che è presto, che sarà lunga, sarà dura, ma cazzo si potrà gioire per una bella vittoria o no? O dobbiamo pensare al meteorite che estinguerà il genere umano? Questo 2020 di merda sta continuando sulla falsariga dell’apocalisse. Ci ha pure portato via Gigi Proietti, che non centra nulla con la SPAL, ma volevo ricordarlo. Magari a fine campionato per festeggiare (non so cosa e mai lo dirò) potrei palleggiare di testa assieme a Floccari o Zamuner o direttamente con Marino, come Gigi fece con Falcao, ma la luce e il caldo sono ancora troppo lontani e abbiamo tempo per perfezionare i dettagli.
Allora godiamocela questa bella, bellissima vittoria, nella consapevolezza di poter dire la nostra, senza paura, senza sconti per nessuno, senza guardare gli spalti vuoti, ma solo guardando alla porta avversaria, perché noi siamo la S.P.A.L., la squadra di Ferrara, un acronimo unico nel panorama nazionale. Quei colori ci fan morire, non è colpa nostra, è la nostra storia. Bruttissima cosa la sospensione dei campionati giovanili, ma egoisticamente avere alcuni dei giovani fenomeni in prima squadra a me non dispiace. Ritorneranno gli infortunati, gli ammalati spalancheranno le finestre dalla quarantene, una torcia in lontananza brucerà rossa come la nostra passione dai gradoni della Ovest, il ritmo del tamburo ci percuoterà lo sterno (n.d.r. per pochi), la bandiera di Aldro si alzerà dalla rete e trascinerà tutto il mare in unico grande coro… e non c’è distanza che ci possa separar, vada come vada noi con voi, con voi, tira su le mani canta con gli ultrà, insieme lotteremo per la nostra città, per questi colori da una vita intera… (grazie Gigi per il testo). Nell’anniversario della rivoluzione d’ottobre, ricordiamoci che la S.P.A.L. è l’utopia e una vita spesa nella sua ricerca è una vita ben spesa. Forza vecchio cuore biancazzurro