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Chi reclama(va) da tempo nuove dichiarazioni di Walter Mattioli sarà felice di sapere che la SPAL ha programmato una conferenza stampa nella tarda mattinata di venerdì 27 novembre in cui il solo protagonista sarà proprio il presidente. Considerato che l’ufficio stampa ha recapitato un invito senza specificare ulteriori dettagli sui contenuti, viene spontaneo pensare che WM intenda fare un punto generale della situazione, a maggior ragione ora che il clima attorno alla squadra si è completamente rasserenato dopo le difficoltà estive.

Le ultime dichiarazioni rilasciate da Mattioli alla stampa risalgono allo scorso 3 settembre, quando furono presentate le maglie per la stagione 2020/2021. Tuttavia è dal 10 agosto che non si presenta un’occasione per poter porre direttamente delle domande al presidente o ad un altro dei principali dirigenti biancazzurri, Zamuner escluso.

Le misure anti-Covid19 hanno contribuito a restringere sensibilmente gli spazi per le domande dei cronisti sportivi ed è anche a questo che si deve il silenzio di inizio stagione, se così lo si può definire, di Mattioli e dei Colombarini. Da giugno infatti sono state soppresse sala stampa e zona mista per le interviste nei post-partita. E proprio in zona mista avvenivano gli incontri con i principali dirigenti, ammesso che avessero voglia di parlare. Nel caso della SPAL la loro disponibilità era data quasi per scontata e quindi venivano rilasciate dichiarazioni per ciascuna partita, in casa e in trasferta, con rare eccezioni (malgrado un rapporto non sempre facile). Il divieto di avvicinare gli occupanti della tribuna autorità del “Paolo Mazza” (in vigore anche prima, comunque) anche in assenza di pubblico ha sostanzialmente azzerato le possibilità di contatto con i protagonisti, che hanno comunque declinato richieste d’interviste formulate da inizio stagione a oggi.

Parte di questa scelta probabilmente si deve anche a una riorganizzazione interna della comunicazione, orientata a dare maggiore spazio ad allenatore, giocatori e direttore sportivo per quanto riguarda l’ambito agonistico in senso stretto. A Mattioli e ai Colombarini resta quindi il compito, comunque importante sul fronte della comunicazione al pubblico, di affrontare i temi programmatici relativi al campionato, alla gestione e alla visione della società. Nel caso si tratterebbe di una scelta che ricalca lo schema adottato dalla larghissima maggioranza delle altre squadre di serie A e B. La SPAL, almeno nel massimo campionato, era l’unica a dare regolarmente voce a presidente e proprietari nei post-partita.

La rarità delle dichiarazioni pubbliche di Mattioli e dei Colombarini, soprattutto se confrontata con l’abbondanza dal 2013 al 2019, ha indotto una parte dell’opinione pubblica a speculare su un disimpegno della società o su un minore interesse degli stessi nei confronti delle sorti della SPAL. A conti fatti non sembra essere niente di tutto questo, considerati soprattutto gli sforzi – più volte sottolineati – per consolidare il club in un momento storico complicatissimo.