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Un’eventuale vittoria nel posticipo di lunedì (ore 21) a Chiavari porterebbe la SPAL a ridosso della vetta della serie B, ma secondo Pasquale Marino non è il caso di prestare eccessiva attenzione alla classifica dopo soli nove turni di campionato: “Giocare sapendo di poter arrivare in certe posizioni – ha detto il mister – per noi non cambia nulla: dobbiamo solo pensare a fare una grande partita senza guardare la classifica. Le motivazioni le abbiamo a prescindere da quella, è ancora presto per fare qualunque previsione“.

INDISPONIBILI – Marino dovrà fare a meno di Berisha (Covid-19), Ranieri (lesione muscolare), Vicari (lesione muscolare), Okoli (lesione muscolare) e Viviani (lesione muscolare), oltre che a Castro che sconterà la terza e ultima giornata di squalifica. Sui tempi di recupero dei difensori, il tecnico è stato piuttosto vago: “Non so quanto ci vorrà per recuperarli“.

DA TEDINO A VIVARINI – “Quando c’è un cambio di guida tecnica ci sono stimoli in più e la voglia di dimostrare il massimo al nuovo allenatore. Però le partite di B sono tutte difficili a prescindere. In particolare sul piano dell’agonismo ci dobbiamo far trovare pronti, perché si possono avere le idee, ma senza intensità e cattiveria diventa tutto più complicato. L’Entella è una squadra ostica, anche se quest’anno non ha iniziato bene ha gli elementi adatti per fare un buon campionato. Il campo sintetico di Chiavari mi preoccupa relativamente: può darsi che loro siano più abituati, però abbiamo cercato di fare gli ultimi allenamenti anche noi sulla stessa superficie e dovremo essere bravi ad adattarci“.

L’IPOTESI DELLA BOLLA – “Dipende dall’evoluzione della situazione. Quello che si fa è per il bene della SPAL. Se è necessario si farà, altrimenti l’attenzione andrà tenuta al massimo livello“.

LE CHIAVI DELLA SVOLTA – “Fin dal principio abbiamo cercato semplicemente di lavorare, ma secondo me la svolta c’è stata dopo la chiusura del mercato. Si è parlato solo di quello che c’era da fare in campo e non di altro. Con la giusta concentrazione questo è un ottimo gruppo, sano, quindi non è stato difficile trasmettere le mie idee tecnico-tattiche. Avere a che fare con persone perbene contribuisce a fare assimilare i concetti. I comportamenti l’hanno dimostrato, anche nel caso di chi era in bilico. L’intelligenza del gruppo ha fatto sì che ci fosse una buona reazione alle difficoltà iniziali. Cominciare a fare certi risultati è importante, ma mantenersi a certi livelli è difficile: quindi dobbiamo aumentare le energie in campo e fuori, stando molto attenti nei comportamenti“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (3412): Thiam; Tomovic, Salamon, Sernicola; Dickmann, Esposito Sal., Missiroli, Sala; Valoti; Di Francesco, Paloschi.