Che Federico Di Francesco abbia le qualità per essere decisivo in qualunque partita è un dato di fatto, ma forse la Virtus Entella non si sarebbe potuta aspettare di prendere gol proprio dal numero 14 della SPAL su un’azione di calcio d’angolo, con la difesa schierata in marcatura ad uomo.
Eppure è andata così e il piccolo (171 cm) DiFra ha fregato tutti, eludendo la marcatura di Schenetti (175 cm) per firmare un pesante gol da tre punti. Parte consistente del merito va tributato al lavoro sui calci piazzati di Max Mezzini, il vice-allenatore di Marino, visto che la SPAL è andata a segno per la quinta volta da palla inattiva, la terza consecutiva dopo le reti a Salernitana e Pescara.
Il resto del merito va distribuito tra il lavoro di reparto (con tre giocatori all’attacco del primo palo), le ottime capacità balistiche di Salvatore Esposito (traiettoria tesa al limite dell’area piccola) e l’intuito di Di Francesco: solo la presenza in area di rigore del biancoceleste Toscano (170 cm) gli ha tolto la soddisfazione d’aver inzuccato per primo il pallone nonostante la differenza di statura con TUTTI gli altri giocatori presenti in area al 59′ minuto. Attorno all’attaccante spallino si aggiravano infatti: Tomovic (184 cm), Salamon (194), Missiroli (191), Valoti (181) e Paloschi (182), con D’Alessandro (173) defilato in caso di traversone più lungo del previsto. L’Entella aveva schierato la contraerea con: Coppolaro (189 cm), Poli (185), Pellizzer (183), Crimi (179), Paolucci (176), Settembrini (176), Schenetti (175) e appunto Toscano (170).
Indice di meccanismi collettivi che funzionano e di giocatori che sgomitano in ogni circostanza per mettere il proprio mattoncino: esattamente ciò che dirigenza, staff e tifosi speravano di vedere dalla SPAL 2020/2021.