Due gol per tempo permettono alla SPAL di avere ragione piuttosto facilmente di un Pisa che ha confermato di avere seri problemi nella fase difensiva (24 gol presi in 10 partite). Il primo posto in classifica rimane della Salernitana, ma al di là di questo la squadra di Marino ha mostrato maturità, solidità e cinismo. Tutti ingredienti fondamentali per fare un campionato di vertice.
VOTO DI SQUADRA: 7 – Con giocatori come Castro e Di Francesco la squadra sembra poter accelerare a proprio piacimento e il Pisa viene liquidato nel giro di pochi minuti verso il quarto d’ora delle due frazioni gioco. Oltre alle sei vittorie consecutive queste ultime partite sembrano aver dato alla squadra una fisionomia, in attesa di verifiche più importanti contro Cittadella e Chievo.
THIAM 6,5 – Nonostante qualche incertezza difensiva iniziale non viene chiamato in causa e la sua prima vera parata che arriva al minuto trentasei. Si guadagna l’ampia sufficienza con una bella chiusura su Lisi a quindici minuti dalla fine.
TOMOVIC 7,5 – Sta diventando un perno insostituibile nei tre di difesa. Concede nulla in marcatura e anche nelle discese palla al piede crea pericoli, concludendo la giornata con un gran gol da fuori area.
SALAMON 7 – Non sbaglia un intervento e soprattutto di testa si dimostra il padrone dell’area di rigore. Insieme a Tomovic si sta prendendo un rivincita dopo qualche stagione in cui le perplessità su di lui erano state molte.
SERNICOLA 7 – Conferma di essere un elemento duttile e mostra ancora una volta grande attenzione e personalità. Forse non sarà mai un titolare inamovibile nell’undici iniziale, ma giocatori come lui nell’arco di un campionato si rivelano sempre molto utili.
D’ALESSANDRO 6,5 – Torna sulla destra complice l’assenza di Dickmann e probabilmente necessita di un po’ di tempo per riprende confidenza sul lato in cui era solito sfrecciare a inizio carriera. Corre tanto, incidendo però meno di Sala dall’altra parte.
ESPOSITO SAL. 6,5 – Con il doppio vantaggio arrivato nella prima parte della partita, si limita al lavoro meno appariscente in mezzo al campo. La sua importanza si nota anche nel modo in cui chiama al pressing i compagni (dal 29’ s.t. MURGIA 6 – Una ventina di minuti a disposizione in cui ormai c’era poco da dire).
VALOTI 6,5 – Tiene la posizione con grande diligenza, nonostante l’inferiorità numerica rispetto al centrocampo pisano. Palla al piede, invece, può sempre creare qualcosa, come dimostra con un tiro potentissimo dalla distanza nel primo tempo (dal 21’ s.t. MISSIROLI 6 – Sacrificato inizialmente da Marino, entra a risultato ormai acquisito per far prendere fiato al compagno).
SALA 7 – Quando arriva sulla trequarti avversaria fa sempre male col suo mancino e il primo gol arriva proprio da un suo assist molto preciso.
CASTRO 7,5 – Nominalmente è l’attaccante di destra, ma di fatto in fase di possesso palla si muove in posizione centrale, facendo partire tutte le azioni pericolose della SPAL, come in occasione dei primi due gol. Delizioso il pallone offerto a Paloschi per il 2-0 (dal 37’ s.t. ESPOSITO SEB. – Non ha il tempo per farsi notare).
PALOSCHI 7,5 – Ripaga l’incrollabile fiducia che Pasquale Marino ha sempre dimostrato in lui, con due reti da opportunista e un assist perfetto per il gol di Di Francesco. Non faceva una doppietta dal 2015. Se avesse approfittato in avvio di un assist dello stesso DiFra, avrebbe potuto portarsi il pallone a casa. (dal 21’ s.t. FLOCCARI 6 – Continua a mettere minuti nelle gambe ed a dimostrare una tecnica che poche altre punte in serie B possono vantare).
DI FRANCESCO 7,5 – Lui e Castro confermano, quando sono in giornata come oggi, di essere un lusso assoluto per questa categoria. Uno contro uno è difficile tenerlo e mette la ciliegina sulla torta col gol del 4-0 (dal 29’ s.t. STREFEZZA 6 – Spreca malamente un contropiede, ma cerca comunque di incidere con qualche spunto in velocità).
MARINO 7,5 – La sua SPAL continua il processo di crescita conquistando il bottino pieno per la sesta volta consecutiva. Dimostra di avere le idee molte chiare, confermando Valoti in regia e Paloschi al centro dell’attacco e i fatti gli danno ampiamente ragione. La difesa è ermetica: l’ultimo gol al passivo in campionato è lontano addirittura 526 minuti.