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Doveva essere un’altra grande festa ed un’altra grande festa fu. L’ultima SPAL che ha affrontato il Chievo lo fece al “Bentegodi” di Verona il 4 maggio 2019, dopo un mese e mezzo che l’aveva vista prevalere su Roma, Lazio e Juventus. Il 4-0 assestato agli inermi gialloblù valse la certezza della 19^ stagione di serie A della storia dell’Ars et Labor. Il tutto con tre giornate d’anticipo.

In quel pomeriggio la SPAL di Semplici chiuse il discorso con quattro gol e festeggiò lungamente di fronte ad un muro di oltre tremila sciarpe biancazzurre. Questa è l’ultima, più importante, immagine che resta di quel pomeriggio, con i tifosi guidati dai ragazzi della Curva che continuano a cantare a squarciagola mentre il resto dello stadio si svuotava.

Il Chievo, già retrocesso e senza particolari ambizioni di salvare l’orgoglio, non riuscì neppure ad opporre una decorosa resistenza, venendo schiacciato da una delle migliori SPAL dai tempi dell’epoca d’oro di Paolo Mazza.

IL TABELLINO
ChievoVerona-SPAL 0-4 (p.t. 0-1)
Marcatori: 8’ p.t. Felipe (S), 2’ s.t. Floccari (S), 9’ s.t. Felipe (S), 36’ s.t. Kurtic (S).
Chievo (3-4-1-2): Semper; Frey, Cesar, Andreolli; Depaoli (dal 31’ p.t. Karamoko), Rigoni, Hetemaj (dal 1’ s.t. Dioussé), Ndrecka; Vignato (dal 27’ s.t. Stepinski); Meggiorini, Grubac. All. Di Carlo.
SPAL (3-5-2): Viviano (dal 39’ s.t. Poluzzi); Cionek, Felipe, Bonifazi; Lazzari, Kurtic, Missiroli (dal 23’ s.t. Schiattarella), Murgia, Fares; Floccari (dal 30’ s.t. Antenucci), Petagna. All. Semplici.
Arbitro: sig. Ros di Pordenone.
L’articolo originale de LoSpallino.com

La SPAL arrivava alla sfida reduce da un periodo di ottimi risultati, forse il migliore della storia recente se si considera il mix tra punti conquistati e blasone dell’avversario. Dopo i nove punti conquistati a scapito delle laziali (2-1 con la Roma, 0-1 col Frosinone e 1-0 con la Lazio) la sconfitta a Cagliari era stata archiviata come un incidente di percorso dal momento che la squadra di Semplici tornò subito in carreggiata con due vittorie, una storica al Mazza contro la Juventus e una fondamentale per la salvezza a Empoli. Il pareggio in casa col Genoa servì poi ad apparecchiare la tavola per il match col Chievo già retrocesso, che avrebbe regalato un altro grande momento storico al popolo biancazzurro. Una vittoria al Bentegodi, a un anno di distanza dall’1-3 inflitto all’Hellas Verona che fu cruciale per la prima e molto più sofferta permanenza in A, sarebbe infatti valsa la seconda salvezza consecutiva nella massima serie.


Il Chievo invece arriva alla sfida con le valigie già pronte per la serie B. A nulla erano serviti i quattro punti raccolti nelle ultime due gare con Lazio e Parma; la squadra di Domenico Di Carlo (subentrato a fine novembre a Gian Piero Ventura) aveva raccolto un pari nelle sette sfide precedenti e si trovava all’ultimo posto della griglia, con 15 punti. Quel giorno l’allenatore clivense optò per una formazione con molti giovani, lasciando in panchina il duo d’attacco Pellissier-Stepinski e non convocando il veterano Giaccherini. In panchina sedeva anche Nenad Tomovic, che a causa di due brutti infortuni aveva giocato solo dieci partite.

Ai biancazzurri bastarono meno di dieci minuti per sbloccare la partita, con un colpo di testa su calcio d’angolo di Felipe. Vantaggio che non fu mai in discussione, ma anzi venne reso ancora più netto dai gol in avvio di ripresa di Floccari e nuovamente di Felipe. Nel finale poi si tolse la soddisfazione del sesto centro stagionale anche Jasmin Kurtic. Al termine della sfida la SPAL compariva sulla parte sinistra del tabellone, al decimo posto della classifica di serie A.

Per i biancazzurri si trattò anche di una sorta di rivincita personale coi veneti, visto che nei tre precedenti di A la squadra di Semplici non aveva mai vinto (una sconfitta e due pareggi). I ferraresi non battevano il Chievo in gare ufficiali dal 12 settembre 1993, anno in cui le squadra di mister Discepoli vinse 1-0 al Mazza con goal di Paramatti (in serie C).

Da quell’ultimo precedente ci furono movimenti importanti di mercato tra le due squadre. Nella stagione successiva la SPAL arruolò tra le sue file Nenad Tomovic (direttamente dal Chievo) ed Ervin Zukanovic (che invece aveva giocato coi veneti nella stagione 2014-2015). Percorso inverso per Sauli Vaisanen dopo il campionato con la maglia del Crotone. L’anno scorso in maglia gialloblù hanno giocato in prestito Salvatore Esposito e Lorenzo Dickmann, che da titolari hanno contribuito al sesto posto finale della squadra di Campedelli. Dei ventisei scesi in campo quel giorno sabato ci saranno ancora Floccari, Missiroli e Murgia (Vicari saltò la sfida per squalifica per somma di ammonizioni). Nelle file del Chievo sono rimasti solo il portiere Semper e l’attaccante Grubac, che finora ha collezionato tre minuti in campionato.