Quella volta ci pensò Ivan Lanni, in un pomeriggio freddo e piovoso di inizio febbraio, a mostrare ai 7.600 spettatori presenti Mazza il repertorio completo richiesto ad un portiere. A farne le spese fu la SPAL, bloccata sul pareggio per la seconda volta consecutiva dopo la zampata di Floccari a Vicenza.
Il numero uno ascolano si prese con merito (ma con l’indispensabile aiuto del pantano) le prime pagine dei giornali, attirando su di sé come una calamita tutti i palloni scagliati verso la porta dai biancazzurri nell’arco dei novanta minuti. In un’occasione fu anche aiutato dalla traversa, in un’altra da un provvidenziale intervento di Gigliotti sulla linea di porta, ma nulla poté quando Mirco Antenucci calciò un pallone intriso di fango sotto la Ovest.
Fu il gol del pareggio che valse l’1-1 finale nell’ultimo confronto tra SPAL e Ascoli, sabato 4 febbraio 2017. Dieci minuti prima Andrea Favilli aveva incornato di testa un cross alle spalle di un “colpevole” Alex Meret, rischiando di firmare con il terzo centro stagionale la prima sconfitta della SPAL da quasi cinquanta giorni. Il pareggio fu accolto positivamente da entrambi gli allenatori, anche se per motivi differenti. Alfredo Aglietti si disse contento per il punto portato a casa mentre Leonardo Semplici elogiò i suoi sostenendo che, al di là del risultato, la SPAL avesse giocato una delle migliori partite della stagione.
“Indipendentemente dal risultato ho visto una grande SPAL, una delle più belle da inizio anno”.
Leonardo Semplici, intervista post gara
IL TABELLINO
SPAL – Ascoli 1-1 (p.t. 0-0)
Marcatori: 23’ s.t. Favilli (A), 32’ s.t. rig. Antenucci (S).
SPAL (3-5-2): Meret; Cremonesi, Vicari, Bonifazi; Lazzari, Schiattarella, Castagnetti, Mora, Costa (dal 40’ s.t. Zigoni); Antenucci, Floccari. All. Semplici.
Ascoli (3-4-3): Lanni; Augustyn, Mengoni, Gigliotti; Almici, Addae, Giorgi (dal 40’ s.t. Slivka), Felicioli; Orsolini (dal 18’ s.t. Gatto), Favilli (dal 28’ s.t. Perez), Cassata. All. Aglietti.
Arbitro: sig. Baroni di Firenze.
L’articolo originale de LoSpallino.com
SPAL e Ascoli si affrontarono in un reciproco momento di grande forma: la squadra di Semplici aveva iniziato l’anno nuovo con la vittoria sul Benevento e il pari in extremis col Vicenza, entrambi fondamentali per tenerla saldi al terzo posto, a -4 dal Verona capolista. L’Ascoli invece arrivava al Mazza da un filotto di sette risultati utili consecutivi (3 vittorie e 4 pareggi) utile per risalire a -1 dalla zona playoff. Fu una posizione di classifica illusoria perché poi i bianconeri chiusero la stagione al sedicesimo posto, a sole cinque lunghezze dall’ultima retrocessa.
Ascoli che quel pomeriggio arrivò a Ferrara senza due giocatori fondamentali per le proprie sorti: Daniele Cacia in attacco e Tommaso Bianchi a centrocampo. Aglietti per provare a fermare la SPAL decise di sconvolgere completamente assetto tattico, disponendo per la prima (e unica) volta in stagione la squadra con la difesa a tre anziché a quattro. Scelta che però non fu sufficiente a tagliare le ragnatele di passaggi di Schiattarella e compagni, almeno fino al contropiede che portò al gol a metà secondo tempo. Favilli incornò di testa un cross proveniente dalla destra e, complice un’uscita insicura di Meret, che fece mea culpa nell’intervista post gara, la palla finì in rete. Meno di dieci minuti dopo – e una traversa colpita da Floccari – capitan Giorgi commise fallo di mano intercettando un cross di Lazzari e Antenucci dal dischetto freddò Lanni ristabilendo l’equilibrio.
Una rete a testa, lo stesso risultato con cui cinque mesi prima era finito anche il match di andata, quando la SPAL appena promossa in Serie B bloccò l’Ascoli al Del Duca. Quel giorno era stato l’esordiente Pontisso ad aprire le danze, ma i biancazzurri furono raggiunti a quindici minuti dalla fine da un rocambolesco gol di Cacia. Per tornare all’ultima vittoria dei biancazzurri bisogna quindi scavare indietro fino alla gestione Brevi. Nel campionato di C 2014-2015 una rete di Mattia Finotto regalò alla SPAL il big match davanti ad un pubblico impressionante per l’epoca, con oltre 4.000 spettatori ad animare soprattutto la Curva Ovest. L’Ascoli in quella stagione arrivò secondo e fu eliminato ai playoff dalla Reggiana, ma fu ripescato in serie B a causa della squalifica del Teramo vincitore.
Dal giorno di quell’ultima sfida non ci sono stati cambi di casacca tra le due squadre ma due biancazzurri che sabato potenzialmente scenderanno in campo – Leonardo Sernicola e Luca Ranieri – l’anno scorso hanno giocato la seconda parte di stagione tra le file bianconere. Nel mezzo del cambio societario e dell’avvicendamento di quattro allenatori sulla panchina, con rispettivamente 14 e 10 presenze hanno contribuito ad una difficile salvezza per i marchigiani. Il terzino ligure in particolare ha speso qualche parola sulla sua ex squadra nell’intervista post-partita col Lecce.
“L’anno scorso ero lì e mi dispiace anche che quest’anno non stiano andando bene, ma sabato andremo al Del Duca senza guardare in faccia nessuno e giocheremo per vincere”.
Luca Ranieri, intervista post SPAL-Lecce