Quello dell’Ascoli rimane un campo particolarmente indigesto per la SPAL. L’unica vittoria è arrivata al primo incontro in terra marchigiana (1-2; serie C 1970/71): da allora 3 pareggi e 4 sconfitte.
A Pasquale Marino va anche peggio: dal 2004 (Ascoli-Arezzo 1-0) ad oggi, il tecnico siciliano non è mai riuscito a far risultato pieno al “Del Duca”. Il suo bilancio è di 3 pareggi e 4 sconfitte. Quella del 27 dicembre è stata la terza sconfitta consecutiva ad Ascoli dopo quelle subite con Spezia (3-1; 2018/2019) ed Empoli (1-0; 2019/2020).
Della SPAL al momento esistono due versioni: una da casa e una da trasferta. Il percorso al “Paolo Mazza” è stato convincente: 5 vittorie, 2 pareggi, 0 sconfitte. Media punti: 2,42 a partita. Lontano da Ferrara è invece tutta un’altra musica: 2 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte per 1,12 di media.
Nelle ultime cinque partite (474 minuti, recuperi compresi), la SPAL ha segnato un solo gol, quello di Strefezza in SPAL-Lecce 1-0 del 22 dicembre. Sono invece trascorsi 506 minuti dall’ultimo gol messo a segno da un attaccante (Di Francesco al 59′ di SPAL-Pisa 4-0).
Nonostante questo dato statistico poco lusinghiero e un risultato finale deludente, la SPAL ad Ascoli ha fatto la partita e a testimoniarlo ci sono diversi indicatori. A partire da quello degli expected goals, ossia il numero (ovviamente ipotetico) di gol che sarebbe stato lecito aspettarsi dalla squadra sulla base di quanto prodotto in fase offensiva. La SPAL ha fatto registrare un dato di 2,02 contro l’1,34 dell’Ascoli. Un dato migliore in stagione era arrivato solo in SPAL-Vicenza 3-2: in quell’occasione fu di 3,98. La media in campionato di expected goals (xG) dei biancazzurri è pari 1,36. Se si considera che finora sono stati messi a segno 19 gol (1,26 di media a partita) i conti tornano, almeno a livello generale.
Non solo: al “Del Duca” la SPAL ha prodotto il miglior risultato stagionale per quanto riguarda i tiri totali (22), di cui 8 nello specchio della porta. Il record precedente era stato fissato in SPAL-Cosenza 1-1 con 18 tiri totali, di cui 5 tra i pali. La squadra di Marino ha anche ritoccato il record 2020/2021 di possesso palla (61,3%), palloni giocati (543), palloni giocati nella trequarti-campo avversaria (82), calci d’angolo conquistati (11) e cross tentati (33). Come sottolineato dallo stesso mister nel post-partita, alla squadra è mancata per davvero la capacità di trasformare il predominio territoriale in pericoli concreti (e continui) per la porta dell’Ascoli. Lo testimonia il dato, fornito da WyScout, sui cosiddetti “passaggi smarcanti“: la SPAL ne ha prodotti 3, ma nessuno di questi è andato a buon fine. La media stagionale dei biancazzurri è 3,27.Ad Ascoli è arrivata anche la miglior prestazione stagionale per quanto concerne il numero di palle recuperate, ben 99. A Cittadella erano state 96, a fronte di quello che fu anche il peggior dato assoluto di palle perse (152). Domenica scorsa invece le palle perse sono state “appena” 109, un dato in linea con la media di quest’anno (106,6).