La prima cessione del mercato di gennaio della SPAL è quella di Bartosz Salamon (1991) al Lech Poznan, squadra polacca nella quale il difensore ha fatto la trafila delle giovanili prima di trasferirsi, appena sedicenne, in Italia.
Le indiscrezioni provenienti dalla stampa polacca sono da considerare confermate: Salamon lascerà la SPAL visto il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2021. Un’eventuale estensione non era nei piani della società biancazzurra e così il giocatore ha valutato le proposte provenienti dal suo paese d’origine. Pare che anche il Legia Varsavia avesse formulato una proposta a Salamon, che tuttavia ha scelto il club in cui ha mosso i primi passi in carriera. A pesare sulla decisione di Salamon probabilmente ha contribuito anche lo scarso impiego negli ultimi tempi. Dopo Cittadella-SPAL del 12 dicembre il suo minutaggio si è ridotto drasticamente (0 presenze dall’inizio), con Vicari che si è ripreso stabilmente il posto al centro della difesa.
Il Lech Poznan non se la passa proprio benissimo: dopo 14 giornate è al nono posto in Ekstraklasa (la serie A polacca), lontanissima dalla capolista Legia Varsavia (-12). In questa stagione ha anche disputato l’Europa League, arrivando ultima nel girone D (3 punti) alle spalle di Standard Liegi, Benfica e Rangers.
L’accordo tra SPAL e Lech Poznan prevede una piccola compensazione economica da parte del club polacco per liberare immediatamente il giocatore. Per il bilancio della SPAL si configura inoltre una modesta riduzione del monte-ingaggi, visto che alla scadenza del contratto mancavano solo sei mesi. Stando ai dati pubblicati da Gazzetta dello Sport nel 2017 il contratto di Salamon prevedeva il versamento di 350 mila euro a stagione.
La partenza di Salamon non dovrebbe indurre la SPAL a fare innesti nel reparto di difesa. Okoli (2001) non dovrebbe muoversi nonostante tanti interessamenti in serie B, mentre per Spaltro (2000) sono in corso valutazioni a fronte di diverse richieste in serie C.