Dimedia – leaderboard
Dinamica Media – leaderboard

Il ritorno di Luca Mora (1988) alla SPAL è cosa praticamente fatta: mancano solo alcuni dettagli prima che il centrocampista filosofo vesta ancora la maglia biancazzurra, lasciata (a malincuore) nel gennaio 2018. A La Spezia il congedo da Mora è già avvenuto e tra gli omaggi riservati al giocatore c’è stato anche quello del collega Andrea Bonatti di Cittàdellaspezia.com, che di lui ha scritto:

“Tuttavia è calciatore il cui contributo va oltre le statistiche. Nelle sintesi di un minuto e mezzo non potrà mai essere racchiuso il suo racconto. Andrebbe filmato fisso per novanta minuti tagliando tutte le volte che ha il pallone tra i piedi per spiegarlo. La barba libera da studioso e le gambe curve da facchino, eppure c’è eleganza. Assolutamente da vedere dal vivo. Ma il tempo per farlo, da queste parti, è scaduto. Torna alla Spal, dove corrono il rischio di riprovarci con uno che è già nella leggenda”.

Lo stesso Bonatti ha accettato di intervenire in collegamento a “CheCentrattacco!“, il magazine sportivo del lunedì di Radio Sound curato da Guido Foddis e Alessandro Orlandin, per approfondire l’argomento.

A La Spezia l’abbiamo trattato bene e lui ha trattato bene noi. Si può dire che Mora sia un usato sicuro, ma forse è anche improprio definirlo ‘usato’, perché alla fine ha uno stile di gioco che prescinde dal livello atletico e anche un po’ dalla categoria. E’ un calciatore ancora fondamentale. Di sicuro lo è stato qui nelle ultime due stagioni e mezzo. Ha contribuito alla promozione e ancora meglio aveva fatto l’anno prima (2018/2019) con Pasquale Marino con cui aveva formato un sodalizio perfetto. Il mister s’era affidato a lui per farne il fulcro della sua squadra. E’ stato anche capitano per un periodo: il carisma è sempre lo stesso. Il pubblico dello Spezia lo ha amato molto, almeno quanto gli era capitato a Ferrara. Credo che il suo ritorno riserverà nuove soddisfazioni“.

Mora è uno che non fa mai una corsa a vuoto, almeno quando è in forma. Certo, non è un velocista, ma lo scatto ce l’ha ed è uno che gioca di prima. Fossi un avversario lo considererei molto fastidioso da marcare. Nel primo anno allo Spezia fece fatica con Gallo, in un 4312 che giocava poco sull’ampiezza. Invece col 433 di Marino e di Italiano si è ritagliato un ruolo fondamentale, facendo anche dei gol straordinari. Basti pensare a quello che segnò contro il Verona. Il bello è che i compagni ci raccontavano che cose del genere le provava regolarmente anche in allenamento. Sintomo di un coraggio che non manca mai“.

Lo Spezia in questa fase non solo sta cedendo Mora, ma anche Bartolomei – che andrà alla Cremonese –  che è stato un’altra colonna di questi anni. Ragazzi molto apprezzati anche per la loro professionalità. Ricordo che quando Mora arrivò dalla SPAL ci venne detto che non era ritenuto fisicamente adatto alla categoria… personalmente non so se sia vero. Qui al momento pagava la concorrenza, ad esempio di Maggiore che ha dieci anni in meno, è un prodotto del vivaio e va messo un po’ in mostra in quanto patrimonio della società. Mora peraltro è in scadenza, quindi comprensibilmente cerca un contratto che lo gratifichi non solo a livello economico, ma anche in termini di obiettivi“.

La sua natura anticonformista ha senz’altro contribuito a renderlo ancora più apprezzato. Quando venne ingaggiato ci raccontarono che sarebbe arrivato su una Fiat Punto a metano. E così fu. Peraltro una Punto seconda serie, vecchia almeno di quindici anni, per quanto ancora in condizioni dignitosissime. Però si trattava di una scelta non proprio in linea con quelle dei colleghi. In seguito ha cambiato macchina, ma lui è rimasto sempre lo stesso. Per il resto qui ha avuto tre allenatori e tanti compagni e tutti ne hanno sempre parlato bene. Al momento del suo arrivo il capitano era Terzi e dopo cinque minuti sono diventati amici. I due hanno preso in mano lo spogliatoio da lì in poi. C’era chi pensava sarebbero potuti entrare in conflitto per via delle loro di personalità e invece hanno retto il gruppo come due consoli. Questo racconta molto della persona: una persona intelligente, oltre che un calciatore validissimo ed a tratti spettacolare“.

 

foto: ufficio stampa Spezia Calcio