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La partenza, per certi versi inaspettata, di Bartosz Salamon (1991) in direzione Poznan ha acceso la discussione tra i tifosi biancazzurri visto che il difensore polacco aveva iniziato la stagione in maniera incoraggiante (media voto 6,18 in 13 presenze), mettendo a segno anche due gol contro Cosenza e Pescara.

Tuttavia l’operazione, imbastita nel giro di pochi giorni, ha rappresentato un compromesso favorevole per gli interessi di tutte le parti in gioco, per primo lo stesso Salamon che ha firmato un contratto che scadrà il 30 giugno 2024. Il Lech Poznan non ha comunicato i dettagli economici dell’accordo, anche se le indiscrezioni provenienti dalla stampa polacca suggeriscono uno sforzo notevole da parte del club sette volte campione di Polonia. Se si considera che l’accordo di Salamon con la SPAL sarebbe scaduto al termine della stagione 2020/2021 e quasi certamente non sarebbe stato rinnovato, per il giocatore si è trattato di un discreto affare. Con un calcio italiano sempre più impantanato tra debiti e mancanza di liquidità, sarebbe stato improbabile trovare un’occasione così favorevole nel prossimo calciomercato.

La SPAL al tempo stesso ha fatto di necessità virtù: ha congedato un giocatore che si è rivelato valido per la categoria, ma non era considerato indispensabile nel progetto tecnico. Pasquale Marino ha utilizzato Salamon sia in presenza di Vicari sia in assenza del vice-capitano, salvo poi impostare (dopo Cittadella-SPAL) una difesa di titolari quasi inamovibili con Tomovic e Ranieri ai lati dello stesso Vicari. Con Sernicola che si è rivelato un elemento duttile (oltre che affidabile) e il procuratore di Okoli che chiede più spazio per il suo assistito (“se non dovesse trovare spazio nelle prossime partite ci guarderemmo intorno”), la SPAL ha fatto una valutazione ponderata, lasciando andare un elemento esperto che peraltro iniziava a essere infastidito dal minutaggio in caduta libera (49 minuti d’impiego nell’ultimo mese).

Per quanto concerne il bilancio della SPAL, l’operazione che ha portato Salamon al Lech Poznan non ha certamente avuto un impatto di enorme rilevanza, ma se non altro ha permesso di incassare una piccola somma (non comunicata da alcuna delle due società) e di risparmiare un ingaggio importante, seppure non di primissimo piano.

 

foto: Przemek Szyszka / Lech Poznan