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Fu una SPAL non proprio delle più tenaci e battagliere, tanto da essere definita come “rammollita”, quella che il 16 gennaio 2011 impattò 1-1 contro la Cremonese. Era il terzo e penultimo anno della gestione Butelli: la SPAL chiuse il girone A di Lega Pro con un nono posto tutt’altro che indimenticabile e un punto di penalizzazione per inadempienze economiche. La stessa partita con la Cremonese non fu molto di più che un semplice match tra due squadre da metà classifica. Come se non bastasse, la partita finì anche tra quelle sospette dell’inchiesta Last Bet sul calcio scommesse, che portò tra le altre cose a provvedimenti di custodia cautelare di svariati calciatori e dirigenti.

A dire il vero di situazioni strane in quella partita ce ne fu soltanto una. Il giovane arbitro Massimiliano Irrati, con la complicità dell’assistente di linea, non vide infatti che il tiro di Massimo Coda rimbalzò nettamente dentro la linea di porta dopo aver colpito la traversa e, erroneamente, annullò il gol che avrebbe sancito la vittoria della squadra ospite.

IL TABELLINO
SPAL-Cremonese 1-1 (p.t. 0-1)
Marcatori: 26’ p.t. Coda (C), 1’ s.t. Smit (S)
SPAL (4-4-2): Ravaglia; Ghetti, Zamboni, Battaglia, G.Rossi; Melara, Bedin, Coppola (dal 1’ s.t. Locatelli), Smit; Cipriani (dal 1’ s.t. Meloni), Fofana (dal 29’ s.t. P.Rossi). All. Notaristefano.
Cremonese (4-4-2): Bianchi; Sales, Cattaneo, Cremonesi, Rizzi (dal 39’ s.t. Pradolin); Vitofrancesco (dal 29’ s.t. Bacher), Tacchinardi, Fietta, Toledo; Colacone (dal 20’ s.t. Gasparetto), Coda. All. Acori.
Arbitro: sig. Irrati di Pistoia.
L’articolo originale de LoSpallino.com

Coda, che avrebbe sfidato la SPAL anni dopo sia in A (Benevento) che in B (Salernitana e Lecce), si riscattò poco dopo, sfruttando una dormita colossale dell’intera squadra per silurare Ravaglia con un tiro violentissimo da 25 metri. Poco male che a inizio ripresa la SPAL riuscì a pareggiare. Con la Cremonese ancora negli spogliatoi, Mohamed Fofana unì forza e furbizia per recuperare un bel pallone sulla sinistra e crossarlo verso il centro. Ad onor del vero, non fu precisissimo, ma Sales allontanò proprio sui piedi di Vlado Smit che, cadendo, riuscì comunque a spedire il pallone a fil di palo.

La SPAL arrivava alla sfida probabilmente nel momento migliore della propria stagione, nonostante quel giorno ci fossero tre assenze pesanti (Bortel, Belleri e Migliorini) a cui sopperire. La squadra di Notarisfefano aveva centrato un filotto di nove risultati utili consecutivi (cinque vittorie e quattro pareggi) che l’avevano proiettata al terzo posto della griglia, prima di perdere 2-1 col Monza e vedere il Gubbio (poi vincitore del torneo), scappare via al comando. I grigiorossi invece nelle ultime sei gare avevano rimediato la miseria di cinque pareggi e una sconfitta e si tenevano a galla a metà classifica.

Dopo quell’1-1 la SPAL inspiegabilmente s’inabissò. Incassò tre sconfitte consecutive (Pavia, Lumezzane, Paganese) che fecero saltare la panchina di Notarisfefano in favore di Gian Marco Remondina, con cui però la situazione peggiorò ulteriormente. La squadra chiuse nona con 43 punti. Un fallimento, considerando che il presidente Butelli aveva promesso un campionato di vertice. Non fu una stagione migliore per la squadra di Giovanni Arvedi. Tre allenatori cambiati (Baroni, Acori e Montofrano) in nove mesi e decimo posto a 42 punti, molto lontano dal terzo posto dell’anno prima con Venturato.

Nelle file della Cremonese quella stagione militavano tre giocatori che, più o meno direttamente, avrebbero in futuro associato il proprio nome anche alla città di Ferrara. Michele Cremonesi, titolare quel giorno al centro della difesa lombarda, a distanza di un lustro avrebbe vestito la maglia biancazzurra, contribuendo con ventinove presenze e due reti (una storica col Cesena) alla storica promozione in Serie B del 2017.
Quel pomeriggio giocò una mezz’ora anche Mirco Gasparetto, fratello maggiore di Daniele, altro ex biancazzurro che ha militato nella SPAL per tre stagioni, centrando da titolare le promozioni in B e in A. Il terzo, che quel giorno però non scese in campo, era Andrea Zanchetta, alla sua ultima esperienza da calciatore, padre di Federico, che nel gennaio 2020 ha esordito in prima squadra e che ora è un perno della Primavera di Scurto.

Negli ultimi dieci anni oltre a Cremonesi, tanti altri giocatori hanno vestito entrambe le casacche. Dopo il ritorno in serie A i Colombarini cedettero Mariano Arini ai grigiorossi, raggiunto l’anno dopo da un altro protagonista della promozione, Michele Castagnetti, ancora punto fermo del centrocampo di Fabio Pecchia e che sabato salvo sorprese giocherà titolare. Nella stagione 2018-2019 con lui c’erano anche Gabriel Strefezza, che giocò 24 partite prima di tornare alla SPAL, e Nicola Ravaglia, protagonista proprio dell’ultimo precedente tra le squadre. Un ex che invece per motivi fisici non sarà della partita domenica è Federico Di Francesco, che giocò in serie C con i lombardi nella stagione 2015-2016, segnando cinque gol in ventinove partite.