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La SPAL impatta 1-1 a Cremona al termine di una partita di grande sofferenza per i biancazzurri, che dimostra come il problema dell’atteggiamento in trasferta non sia ancora risolto. Il gol di rapina di Paloschi rischiava di valere tre punti, ma sarebbero stati decisamente immeritati per quanto fatto vedere nell’arco dei 95 minuti di gioco.

VOTO DI SQUADRA: 5,5 – A Marino piace ripetere che senza ferocia agonistica la SPAL diventa una squadra normale. Il primo tempo formato-Cittadella ha confermato questo teorema. La squadra non è riuscita a trovare le contromisure al grande ritmo e al palleggio imposto dalla Cremonese. Nemmeno il cambio di modulo col passaggio al 3421 dopo l’uscita di Floccari ha sortito grandi effetti. Il bicchiere mezzo pieno però è rappresentato dalla grande solidità difensiva in una partita che poteva finire con un risultato ben diverso.

BERISHA 7,5 – Se la SPAL chiude il primo tempo sullo 0-0 deve dire grazie ancora una volta a lui. Alterna interventi di ordinaria amministrazione ad altri decisamente più complessi, come su un colpo di testa di Terranova o su una botta centrale di Strizzolo. Nella ripresa si allunga per dire di no a Valeri.

TOMOVIC 5 – Celar si dimostra un avversario scomodo, in grado di abbinare una buona qualità alla fisicità e anche il difensore serbo mostra qualche difficoltà in più del solito. Fatale, poi, la disattenzione in marcatura su Ciofani che porta all’1-1.

VICARI 7 – Non sbaglia alcun intervento di rilievo in una serata in cui la Cremonese ha sollecitato più volte la linea difensiva biancazzurra.

RANIERI 6,5 – Si adopera quasi solamente in fase di marcatura, dove concede poco, mentre palla al piede ha meno possibilità di mostrare la solita eleganza visto il pochissimo possesso palla dei suoi.

STREFEZZA 6,5 – La SPAL si appoggia molto su di lui inizialmente attraverso i cambi di gioco. Con l’entrata in campo di Dickmann viene spostato sulla trequarti, dimostrandosi sempre uno dei più vivi tra i suoi (dal 46’ s.t. SECK ng – Marino gli concede solo tre minuti, ma lui fa in tempo a mostrare quanto avrebbe potuto essere utile la sua velocità nelle ripartenze).

MISSIROLI 5 – In mezzo la SPAL fatica molto contro il ritmo dei lombardi e lui non sempre riesce a tappare le falle che si aprono.

ESPOSITO 5 – La personalità non manca e chiude la partita in crescendo. Ma se la SPAL soffre in mezzo al campo, soprattutto nel primo tempo, è anche perché non riesce a mettere ordine come gli riesce di fare abitualmente.

VALOTI 5,5 – Fatica a trovare spazio sulla trequarti, sia come mezzala sia come trequartista. Entra nell’azione del gol con un paio di scelte decisamente intelligenti (dal 29’ s.t. MORA 6 – Torna in campo con la maglia biancazzurra dopo tre anni, piazzandosi a sinistra in un 541 senza troppi fronzoli. La condizione sembra lontana, ma cerca di fare affidamento sull’esperienza).

SALA 6 – Più preoccupato a difendere, bene, su Zortea che a proporsi in fase offensiva nel primo tempo. Nella ripresa inizia con un piglio diverso e, dopo un paio di cross, trova l’assist per il gol di Paloschi (dal 29’ s.t. SERNICOLA 6 – Inserito per blindare la fascia sinistra. Fa il suo dovere, anche se il risultato potrebbe far dire il contrario).

PALOSCHI 6,5 – Partita non semplice per lui, soprattutto dopo il passaggio al 3421, visto che è chiamato a lottare da solo contro tutta la difesa lombarda. Sbaglia diversi appoggi, ma segna un gol da opportunista che avrebbe potuto valere l’intera posta in palio.

FLOCCARI ng – La sua partita dura appena venticinque minuti: è costretto ad uscire per una manata dell’ex Castagnetti (dal 26’ p.t DICKMANN 6 – Entra a freddo a metà primo tempo e gioco una buona partita in entrambe le fasi).

MARINO 5,5 – La sua SPAL continua a mostrare due volti ben distinti tra casa e trasferta, in maniera quasi inspiegabile visti gli elementi a disposizione. Anche stavolta, contro una squadra che ha messo la partita su ritmi alti, non è riuscito a fornire soluzioni adeguate per sopperire attraverso il palleggio. Qualche perplessità anche sulla tempistica dei cambi, con i biancazzurri che si sono chiusi nella propria metà campo con quasi venti minuti ancora da giocare.