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Il mercato invernale 2021 della SPAL si è chiuso con un bilancio di 4 arrivi e 7 partenze. Gli obiettivi alla vigilia di quest’ultima sessione erano principalmente tre: tagliare il monte-ingaggi; assortire meglio la rosa per il 352 e trovare un attaccante valido. Si può dire che i primi due possano essere considerati raggiunti, mentre per il terzo rimane qualche dubbio che solo il campo potrà risolvere.

ARRIVI
Marco Tumminello (att, 1998, Atalanta)
Luca Mora (cen, 1988, Spezia)
Jacopo Segre (cen, 1997, Torino)
Raul Asencio (att, 1998, Pescara via Genoa)

PARTENZE
Bartosz Salamon (dif, 1991, Lech Poznan)
Marko Jankovic (att, 1995, svincolato)
Sebastiano Esposito (att, 2002, fine prestito dall’Inter)
Lucas Castro (cen, 1989, Fatih Karagumruk)
Marco D’Alessandro (est, 1991, Monza)
Stefano Minelli (por, 1994, Perugia)
Enrico Brignola (att, 1999, fine prestito dal Sassuolo)

Il lunedì di Giorgio Zamuner, al pari di quello degli altri direttori sportivi, è stato piuttosto movimentato. Perché la giornata s’era aperta col proposito di fare un tentativo per Alfredo Donnarumma (1990) del Brescia, ma le richieste economiche sia della società, sia dell’attaccante hanno fatto capire quasi subito che l’operazione sarebbe stata quasi inaffrontabile. Stessa storia per Rivière (1990) del Crotone, per cui alla fine il nome giusto è diventato quello di Asencio (1998) del Genoa.

In contemporanea si sono fatte sempre più insistenti le voci che volevano il Monza pronto a fare un’offerta estremamente consistente per Mattia Valoti (1993). Nel pomeriggio i contatti sembrano proprio esserci stati, tanto che il club lombardo sarebbe arrivato a ipotizzare una proposta da oltre 6 milioni di euro, però mai formalizzata su carta di fronte al netto rifiuto della SPAL a trattare su quella base. A fronte dell’arrivo del promettente Segre (1997, ne parliamo a parte) dal Torino se ne sarebbe potuto andare Murgia (1996), ormai ai margini dei piani di mister Marino, ma il centrocampista ha rifiutato ogni destinazione a fronte di svariate richieste di prestito. A quanto pare Frosinone, Reggina, Cosenza, Ascoli e Crotone erano pronte ad accogliere l’ex Lazio per i prossimi cinque mesi, ma non se ne è fatto nulla e quindi Murgia è rimasto a Ferrara.

L’ostinazione quasi inspiegabile di Murgia ha avuto conseguenze dirette su un’altra trattativa impostata da Zamuner nel corso della giornata, quella che avrebbe potuto portare il mancino Oliver Kragl (1990) in biancazzurro. L’esterno tedesco nel corso della giornata è rientrato al Benevento dopo i cinque mesi di prestito all’Ascoli e nell’idea della SPAL avrebbe dovuto fare da innesto di qualità nel reparto esterni. Un accordo di fatto era stato delineato fino ai dettagli, ma non è stato possibile concluderlo senza l’uscita del centrocampista.