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Alla vigilia della partita giocata sabato in via Copparo, l’Ascoli fanalino di coda del campionato sembrava l’avversario migliore per archiviare le due sconfitte settimanali con Milan ed Empoli. I pronostici sono stati rispettati, anche se con più fatica del previsto, nonostante il tabellino presenti un insindacabile 4-0. È infatti servito un rigore (guadagnato da Cuèllar e trasformato da Campagna) all’ultimo secondo del primo tempo per mettere in discesa la partita, dopo che nei primi 45 minuti l’Ascoli non aveva concesso occasioni ai biancazzurri. Nel primo quarto d’ora della ripresa la SPAL ha capitalizzato al meglio due occasioni con Attys ed Ellertsson, portandosi a tre gol di vantaggio e chiudendo una partita più in discussione. La ciliegina sulla torta è arrivata nei minuti di recupero, con Pinotti che ha chiuso un contropiede mettendo a segno il terzo centro personale.

Rispetto all’undici che ha giocato le ultime due giornate di campionato, le uniche novità di mister Scurto sono rappresentate dal ritorno di Campagna nel terzetto d’attacco e di Federico Viviani in cabina di regia (al posto di Zanchetta), a cui è stato riservato anche l’onore di vestire la fascia da capitano (ne parliamo a parte). Nei primi 15 minuti non succede praticamente niente. Il primo acuto è un colpo di testa di Markovic da calcio d’angolo, lasciato libero di colpire, che Galeotti è reattivo nel bloccare a terra. La SPAL ha una manovra fluida fino a metà campo, ma fatica a creare pericoli nei trenta metri finali. I biancazzurri cercano quindi di rendersi pericolosi buttando qualche palla in mezzo all’area dalle corsie, nella speranza che crei un’insidia, ma in realtà i numerosi cross si concretizzano in un nulla di fatto. L’unico tiro in porta dei biancazzurri lo scocca Viviani a metà tempo, con Radano che si distende per mettere in corner.
Intorno alla mezz’ora la pressione dei marchigiani inizia a farsi più insistente, con gli ospiti che impegnano Galeotti con un paio conclusioni, seppur non pericolose. L’occasione che cambia completamente la partita capita proprio all’ultimo istante, quando la SPAL si guadagna un rigore con Cuèllar che scappa ad una difesa troppo superficiale e viene abbattuto in un avventato tentativo di recupero da Markovic. Dal dischetto Campagna fa 1-0, con il gioco che non riprende.

Il gol permette alla SPAL di affrontare con più serenità i secondi 45 minuti. L’all-in offensivo dell’Ascoli per riaprire i giochi dura sette giri d’orologio e si riassume con un tiro a giro dal limite di Intinacelli che sorvola la traversa. La SPAL spinge l’acceleratore e passa in vantaggio con Attys che legge il gioco sviluppato sull’asse Iskra-Ellertsson a destra e col tempo giusto si inserisce sul secondo palo, mettendo in rete di sinistro il cross tagliente dal polacco. Allo scoccare del quarto d’ora, pochi minuti dopo un’altra incursione pericolosa di Cuèllar terminata con un tiro debole, arriva anche il 3-0 che chiude la partita. Il boliviano si guadagna il fondo sulla sinistra e mette una palla rasoterra a centro area: Ellertsson sbuca tra le maglie bianconere e, sfruttando un mezzo liscio di Campagna, trafigge nuovamente Radano. Da lì in poi la partita si avvia verso i titoli di coda. L’Ascoli ci prova senza speranze con qualche tiro dalla distanza, la SPAL palleggia bene e concede pochi spazi agli avversari, rendendosi pericolosa con un tiro cross di Alcides che impegna il portiere. All’ultimo dei quattro minuti di recupero però i biancazzurri si tolgono lo sfizio di un ultimo contropiede, chiuso da Pinotti su assist di Tunjov per il 4-0.

Mister Scurto, a fine incontro, ha ammesso che si aspettava d’imbattersi in qualche difficoltà: “Nel primo tempo la partita è stata in equilibrio e l’Ascoli ci ha creato diverse difficoltà. Sapevamo di affrontare una buona squadra, con giocatori interessanti, e alla fine la partita si è rivelata difficile come ci aspettavamo. Siamo stati bravi a reggere nel momento di difficoltà per uscire nel secondo tempo. Per salvarci dobbiamo fare un miracolo sportivo e l’unico modo è tirar fuori qualcosa in più, continuando a lavorare con grande impegno, come stanno facendo i ragazzi ogni giorno. Non sono certo due sconfitte consecutive che ci sorprendono, perché sappiamo che sulla carta in questo campionato siamo più deboli di molte altre squadre”.

Ora la Primavera è attesa da un altro match casalingo, mercoledì 10 febbraio (ore 13), contro la Fiorentina, valevole per la nona giornata di campionato.

SPAL – Ascoli 4-0 (p.t. 1-0)

SPAL (4-3-3): Galeotti; Iskra, Peda (dal 41’ s.t. Csinger), Raitanen, Yabre; Attys (dal 33’ s.t. Pinotti), Viviani (dal 21’ s.t. Zanchetta), Tunjov; Ellertsson, Campagna (dal 33’ s.t. Carrà), Cuellar (dal 33’ s.t. Alcides). A disposizione: Wozniak, Rigon, Savona, Borsoi, Semprini, Simonetta, Colyn. All. Scurto.

Ascoli (4-3-1-2): Radano; Pulsoni (dal 17’ s.t. Marucci), Markovic, Alagna, Gurini (dal 31’ s.t. D’Ainzara); Lisi (dal 36’ s.t. Mangini), Ceccarelli, Olivieri; Colistra (dal 17’ s.t. Riccardi); D’Agostino (dal 31’ s.t. Cudjoe), Intinacelli. A disposizione: Maresca, Raffaelli, Suliani, Luongo, Luciani, Re, Palazzino. All. Pedriali.

Arbitro: Baratta di Rossano (Ass.ti. Maiorino e Pizzoni)
Marcatori: 46’ p.t. rig. Campagna (S), 8’ s.t. Attys (S), 15’ s.t. Ellertsson (S), 49′ s.t. Pinotti (S).
Ammoniti: Peda (S), Campagna (S), Ellertsson (S), Raitanen (S), D’Ainzara (A), Lisi (S), Pinotti (S).
Note: pomeriggio piovoso, campo sintetico; angoli: 4-6; recuperi: 0′ p.t., 4′ s.t.