Dopo aver visto il campo per cinque minuti contro la Juventus lo scorso 27 gennaio, Federico Viviani è tornato a giocare una partita da titolare (non accadeva dal 20 giugno 2020, Livorno-Cittadella 0-2), pur con la formazione Primavera. Il centrocampista è rimasto in campo 67 minuti nella gara di campionato vinta 4-0 dai ragazzi di Scurto contro l’Ascoli, fanalino di coda della classifica. In questa stagione poteva vantare 17 minuti in Crotone-SPAL di Coppa Italia e appunto lo spezzone finale all’Allianz Stadium. In mezzo c’è stata una lesione muscolare che di fatto lo ha costretto a ricominciare da capo per l’ennesima volta in carriera.
Viviani è apparso ben disposto verso i giovani compagni e ordinato nella sua prestazione, pur senza mai fare un guizzo degno di un giocatore di categoria superiore. Mister Scurto gli ha concesso il privilegio di indossare la fascia da capitano, come stimolo per guidare la squadra e lo ha schierato come regista in un centrocampo a tre, con Tunjov alla sua sinistra e Attys alla sua destra. Prima ancora dell’inizio della partita il numero 7 è rimasto a provare qualche punizione dal limite col secondo portiere, ritardando di qualche minuto l’ingresso in spogliatoio. Per la cronaca, non sembra sia riuscito a fare alcun gol, nonostante l’assenza della barriera. Un po’ di ruggine inevitabilmente c’è.
Nel primo tempo, complice l’attenzione in fase difensiva da parte dell’Ascoli, la SPAL ha faticato a concretizzare negli ultimi trenta metri. Viviani ha giocato molto arretrato, mettendosi a disposizione dei compagni per qualche appoggio. Spesso è addirittura sceso al livello dei due centrali della difesa per permettere ai terzini (Iskra e Yabre) di alzarsi di più. La sua presenza in più occasioni ha anche permesso ai due interni di centrocampo di salire a ridosso della linea d’attacco, senza però che riuscissero a sfruttare la superiorità. Non ha sbagliato praticamente alcun appoggio e questo gli va riconosciuto, ma non ha neppure tentato un’accelerazione palla al piede o un dribbling per spezzare le linee avversarie. L’unica intuizione rilevante è stata l’isolato tiro in porta della SPAL nel primo tempo, quando dal limite dell’area ha obbligato il portiere a distendersi per mettere in corner dopo una pregevole conclusione al volo a mezza altezza.
Da segnalare poi un paio di belle aperture di gioco degne di un vero registo, prima di essere coinvolto in un siparietto col direttore di gara. Il signor Baratta infatti aveva (giustamente) ammonito Campagna per un fallo sciocco a centrocampo. Viviani ha preso le difese del classe 2002: “Ma sono ballerine? Ogni fallo dai il giallo”, con il direttore che lo ha lasciato andare senza provvedimenti, se non un’occhiataccia.
Sul rigore guadagnato dalla SPAL con Cuèllar, ha saputo farsi da parte, lasciando che a calciare fosse il battitore designato Campagna.
Il secondo tempo lo ha visto ricevere una manata fortuita sul volto, che ha costretto l’arbitro a fermare il gioco qualche secondo in attesa che il giocatore si rialzasse. Viviani non ha partecipato attivamente alle due azioni che hanno portato prima al 2-0 (Ellertsson-Iskra-Attys) e poi al successivo 3-0 (Cuèllar-Campagna-Ellertsson) nel primo quarto d’ora. Attorno al ventunesimo giro d’orologio Scurto ha deciso di farlo rientrare ai box, come probabilmente da indicazioni dei piani alti, mandando in campo Zanchetta.
Sarà interessante vedere quali indicazioni trarrà lo staff della prima squadra da questo test. Viviani, sotto contratto fino a giugno 2022 con un ingaggio non esattamente trascurabile, si ritrova a sgomitare in un centrocampo piuttosto affollato e che ha in Salvatore Esposito uno dei suoi elementi di maggior rilievo. In sua assenza il ruolo di mediano davanti alla difesa è stato svolto occasionalmente da Missiroli, ma Viviani – in condizioni ideali – potrebbe rappresentare un’alternativa più vicina all’idea tattica del mister.
Di certo il centrocampista viterbese, che compirà 29 anni il prossimo 24 marzo, dovrà dimostrare soprattutto di poter ritrovare una condizione fisica che negli ultimi anni non ha praticamente mai avuto. Dopo aver lasciato la SPAL nel gennaio 2019 Viviani ha fatto 344 minuti in 6 partite con la maglia del Frosinone (2018/2019) e 382 minuti in 10 apparizioni con quella del Livorno (2019/2020), peraltro retrocedendo in entrambi i casi.