Un girone fa la SPAL si scrollò di dosso un po’ di incertezze proprio contro il Vicenza, per cui è comprensibile che Pasquale Marino confidi nel ricorso storico per tornare a una vittoria che manca ormai dallo scorso 16 gennaio (2-0 alla Reggiana).
INDISPONIBILI/DISPONIBILI – La buona notizia è che quasi tutti i giocatori del suo organico sono da considerare arruolabili. Fanno eccezione Murgia e Floccari, anche se il capitano potrebbe stringere i denti ed essere presente al “Menti”, dove peraltro quattro anni fa colpì con un gol rimasto impresso nella mente dei tifosi biancazzurri. “Floccari è un po’ acciaccato – ha spiegato Marino – e si è allenato poco, ma comunque si è messo a disposizione. Murgia ha avuto bisogno di due giorni di permesso e per questa settimana non è convocato, dalla prossima si aggregherà di nuovo. Rimane a tutti gli effetti un giocatore della SPAL. Lunedì tornerà col gruppo e spero risolva i suoi problemi personali. Sala si è aggregato dopo dieci giorni a parte, Dickmann sta bene. Di Francesco deve migliorare un po’ la condizione perché è rimasto fermo a lungo“.
ATTACCO – La curiosità attorno ai nuovi attaccanti Asencio e Tumminello rimane tanta e il mister ha affrontato così l’argomento: “Asencio è un po’ più avanti, perché è stato fermo meno tempo rispetto a Tumminello. Di preciso non posso sapere quanti minuti possano avere. Sicuramente negli allenamenti entrambi stanno facendo passi avanti. Abbiamo avuto una settimana piena e hanno potuto lavorare meglio, coi recuperi giusti, aumentando i livelli di lavoro. Non so se può essere il momento giusto per il debutto di Tumminello, vediamo. Potrebbe anche fare qualche spezzone se la situazione lo richiede“.
SOLUZIONI TATTICHE – “Tutti gli attaccanti possono coesistere, quindi anche Tumminello e Asencio possono giocare insieme, così come Asencio e Paloschi o Tumminello e Paloschi. Sicuramente dovremmo dividere i compiti, ma possono farlo. Più in generale si può fare qualsiasi cosa e torno a ripetere che più dei numeri conta l’approccio. Nelle abbiamo difeso a quattro e impostato a tre. Anche con l’Empoli Strefezza era sempre alto sul terzino sinistro e la difesa scalava a quattro. C’è un sistema di base ma ci sono anche delle varianti che vengono applicate in base all’avversario“.
SETTIMANA DI LAVORO – “Abbiamo fatto il ciclo normale di allenamenti e lavorato su tutti gli aspetti essenziali, quindi corsa, forza e concetti tattici. Soprattutto su questi ultimi abbiamo bisogno di lavorare perché con le partite ogni tre giorni non c’è sempre il tempo di lavorare sui dettagli. Si fanno scarico e una preparazione limitata alla partita, anche se ogni avversario richiede attenzioni diverse. Da gennaio abbiamo fatto due turni infrasettimanali in più di tutti gli altri, Empoli a parte, visto che siamo andati avanti in Coppa Italia. Ora siamo tornati a lavorare su alcuni concetti e più si ripetono i gesti e migliore l’automatismo in partita, quindi mi aspetto di vedere in campo tutto quello che s’è fatto“.
RENDIMENTO – “Dobbiamo vivere di giornata in giornata, anche se sappiamo che in questo periodo non abbiamo espresso quello che volevamo fare. Il riferimento è alla trasferta di Cremona e alla partita col Pordenone. Però siamo consapevoli che abbiamo le qualità per fare molto di più. Hanno influito tanti fattori. Può sembrare si cerchino alibi e attenuanti, ma a prescindere dagli approcci potevamo avere qualche punto in più e sarebbe stato meritato. Ora dobbiamo offrire costanza di rendimento, ritrovando continuità. Non c’è più tempo d’aspettare. Siamo nel girone di ritorno e dobbiamo aumentare i ritmi e migliorare le giocate. I problemi ci sono stati in un periodo in cui abbiamo fatto otto partite nel giro di un mese. Abbiamo costretto agli straordinari qualche ragazzo che poi ha pagato a livello fisico. Ora abbiamo quasi tutti a disposizione e le cose devono necessariamente cambiare. Dobbiamo ripartire bene, col giusto approccio in casa e fuori. Più che dire comunque bisogna fare“.
VITTORIA CHE MANCA – “Sicuramente dobbiamo fare meglio rispetto a quanto fatto ultimamente. Ci aspettiamo passi avanti. La squadra è consapevole che la battuta d’arresto col Pordenone ha influito col morale e quindi dobbiamo iniziare a dare continuità di gioco per arrivare ai risultati. Non è una partita che pesa più di altre. In un momento in cui la vittoria ci manca da tempo dobbiamo metterci qualcosa in più. Come avete visto la squadra finora più continua è stata l’Empoli, poi le altre hanno avuto tutte momenti alterni. Capita a tutti e non è mai facile vincere. Per riprendere la consapevolezza della nostra forza dobbiamo fare il massimo per portare a casa i tre punti, in casa e fuori“.
VICENZA – “Affrontiamo un avversario forte, che ha fatto qualche ritocco a gennaio. Ha un reparto d’attacco di valore ed è una squadra ben organizzata. Di recente ha cambiato sistema di gioco e ha aumentato la forza offensiva. Giocano con due attaccanti e il trequartista. Però non credo che l’aspetto tattico possa condizionare ritmo e agonismo impostati dall’avversario. Se sono più bravi ci possono mettere in difficoltà. Dipende soprattutto da noi, se approcciamo bene, aggrediamo adeguatamente e siamo bravi nelle scalate in avanti“.
IPOTESI DI FORMAZIONE (352): Berisha; Tomovic, Vicari, Ranieri; Dickmann, Valoti, Esposito, Mora, Sala; Di Francesco, Paloschi.