La sberla presa lunedì scorso dal Cagliari poteva segnare l’inizio di una crisi e invece la SPAL Primavera ha mostrato d’avere il carattere necessario per reagire e andarsi a prendere una vittoria storica sul campo dei campioni d’Italia dell’Atalanta. 1-0 il risultato finale a Bergamo grazie al rigore firmato Luca Moro. Un successo lontano da Ferrara mancava dal 5-0 al Frosinone (Coppa Italia) risalente al 19 gennaio.
Dopo un solo punto raccolto nelle ultime tre partite, la squadra di Giuseppe Scurto riprende il suo percorso in classifica con una prestazione di carattere, dimostrando che – almeno per questa stagione – la distanza dalle grandi potenze del calcio giovanile si fa sempre più sottile. Per ulteriori conferme in tal senso, sarà interessante vedere come i biancazzurri si comporteranno contro la Juventus tra una settimana, nella penultima partita del girone d’andata.
A Zingonia i biancazzurri partono subito col piglio giusto e la partita vive di duelli interessanti con protagonisti i due uomini chiave per il successo della SPAL: in fascia sinistra Yabre deve spingere, ma al tempo stesso tenere d’occhio il funambolico Kobacki, mentre in attacco Moro prova a farsi largo tra i due giganteschi difensori bergamaschi Scalvini e Cittadini. È proprio del centravanti spallino la prima conclusione verso la porta, a cui si aggiungono i successivi pericoli creati da Campagna ed Ellertsson. L’Atalanta resta in attesa per metà tempo, poi all’improvviso viene fuori con l’occasione da gol più importante costruita nell’arco della prima frazione. Il possibile vantaggio si trova sui piedi dell’esterno Vorlicky, ubriacante con una serie di finte in area che lo portano a calciare quasi all’altezza del dischetto, ma la mira sballata del numero dieci viene in aiuto dei ferraresi. Da lì inizia una fase di predominio territoriale nerazzurro, in cui la squadra allenata da Brambilla alza il pressing schiacciando gli ospiti e provando a far male sulle corsie esterne. La palla la tengono sempre i nerazzurri, ma alla fine è la SPAL a far venire i brividi al portiere Gelmi, prodigioso nel deviare in angolo un destro “alla Del Piero” scoccato dal piede di Cuèllar, autore di una grande partita in entrambe le fasi di gioco.
Nell’intervallo il tecnico bergamasco capisce che la sua squadra ha bisogno di maggior vivacità negli ultimi venti metri, ed ecco che al rientro in campo il trequartista Cortinovis prende il posto di uno spento Ceresoli per aumentare la pericolosità dei padroni di casa. La mossa sembra avere subito un impatto importante, col nuovo entrato che cambia marcia ai suoi facendosi murare da Galeotti una bella incursione dentro l’area di rigore spallina. Sulla successiva ribattuta, l’accorrente Gyabuaa spara clamorosamente alto. Sembra l’inizio di un secondo tempo che vedrà l’Atalanta in prima linea, ma pochi minuti dopo l’arbitro Marotta fischia in favore della SPAL il calcio di rigore che decide l’incontro: sulla sinistra Yabre non ha affatto esaurito la sua spinta offensiva, penetra in area e si fa mettere giù dall’intervento in ritardo di Cittadini. Massima punizione e gol di Moro, ancora a segno dopo la rete col Cagliari che lo porta a quota quattro centri in stagione. L’improvviso vantaggio degli ospiti manda un po’ in confusione la Dea che prova a reagire immediatamente, riuscendo a rendersi pericolosa a fasi alterne. L’uomo più pericoloso è sempre Vorlicky, quasi imprendibile col pallone tra i piedi, ma leggermente impreciso nel momento della conclusione. Dopo due tiri insidiosi del ceco che terminano di poco fuori dallo specchio, la SPAL sceglie di adottare la strategia della conservazione piuttosto che provare ad infierire il colpo del KO. La tattica si rivela efficace, perché l’Atalanta attacca in maniera confusionaria e – a parte qualche giocata di Cortinovis – fatica ad arrivare dalle parti di Galeotti. Solo una punizione a due minuti dalla fine mette in apprensione la squadra di Scurto, che al triplice fischio festeggia una vittoria decisiva per scrollarsi di dosso la tensione accumulata nelle ultime settimane.
Il tecnico, a fine partita, ha solo belle parole per i suoi ragazzi: “E’ stata una vittoria importantissima e che ci serviva. Avevamo raccolto poco nelle ultime partite, pur offrendo ottime prestazioni, e anche oggi non posso che fare i complimenti ai ragazzi per una vittoria straordinaria. Il nostro obiettivo deve rimanere la salvezza, rimaniamo concentrati sulla crescita e la maturazione di questi giovani calciatori che, per quanto visto fino ad oggi, ci stanno regalando delle grandi soddisfazioni”.
Atalanta-SPAL 0-1 (pt 0-0)Atalanta (4-3-3): Gelmi; Scanagatta (al 22’s.t. Rosa), Scalvini, Cittadini, Ceresoli (dal 1’s.t. Cortinovis); Gyabuaa, Sidibe, Grassi; Kobacki (dal 34’s.t. De Nipoti), Italeng, Vorlicky. A disp. Dajcar, Berto, Hecko, Bonfanti, Giovane, Mejhic. All. Brambilla.
SPAL (4-3-3): Galeotti; Iskra, Peda, Raitanen, Yabre; Attys (dal 22’s.t. Colyn), Zanchetta (dal 35’s.t. Mamas), Ellertsson; Campagna (dal 11’s.t. Carrà), Moro, Cuellar. A disp. Rigon, Csinger, Borsoi, Savona, Alcides, Semprini, Simonetta, Pith, Pinotti. All. Scurto.
Arbitro: Sig.ra Maria Marotta di Sapri. Ass.ti: Valletta-Lattanzi.
Marcatori: Moro (S) su rigore al 7’s.t.
Ammoniti: Ceresoli (A), Ellertsson (S), Italeng (A), Gyabuaa (A), Mamas (S)
Note: Giornata mite e soleggiata. Campo in discrete condizioni. Recuperi: 1’ p.t.- 3’s.t. Angoli: 2-4