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Sono domande che dovete fare alla dirigenza“. Così Pasquale Marino, nel post-partita di SPAL-Reggina, ha liquidato la domanda sugli scricchiolii della sua panchina. La dirigenza, mentre l’allenatore rispondeva (via Skype) alle domande dei cronisti, era in riunione all’aria aperta dalle parti delle curva Est e ha senz’altro affrontato l’argomento.

Il presidente Mattioli, il dg Gazzoli, il ds Zamuner e il suo collaboratore De Franceschi sono rimasti a lungo a colloquio e hanno esaminato la situazione di una squadra che non vince da sette partite, si ritrova ai margini della zona playoff e soprattutto sembra aver smarrito le poche certezze che s’era costruita nel girone d’andata. Nessuno è intervenuto pubblicamente a causa delle ormai croniche restrizioni degli spazi riservati alla stampa, ma il sentimento principale che filtra è di grande preoccupazione per la piega presa dagli eventi.

Lo scenario di un avvicendamento-lampo in panchina dopo la partita contro la Reggina è stato scartato, ma le sfide con Salernitana (martedì) e Pescara (sabato) rappresenteranno due esami fondamentali per determinare il futuro di Marino. Come prevedibile, la separazione da Leonardo Semplici ha reso più fragile il terreno sotto i piedi del tecnico siciliano.

Nomi alternativi per il momento non ne circolano, neanche in via ufficiosa. Già nella serata di sabato il giornalista Alfredo Pedullà ha ipotizzato contatti con Aurelio Andreazzoli e Massimo Rastelli, ma allo stato attuale si tratta di speculazioni. Nel caso la SPAL dovesse finire per davvero col lanciarsi sul mercato degli allenatori ci sarebbero da tenere in considerazione due elementi principali: la volontà di individuare un profilo in grado di dare una svolta soprattutto caratteriale e la disponibilità ad un accordo a breve termine, senza impegni economici particolarmente onerosi. Dalla rosa dei nomi peraltro andrebbe scartato in partenza il nome di Giuseppe Scurto, attuale tecnico della Primavera, in quanto sprovvisto dell’abilitazione per guidare una squadra di serie B (approfondiamo questo tema a parte).

Sul mercato al momento non c’è chissà quale abbondanza, soprattutto se si vogliono considerare gli allenatori già dotati di esperienza in categoria. Oltre ai già citati Andreazzoli e Rastelli, sono attualmente senza contratto – tra gli altri – Zenga, Cosmi, Stramaccioni, Bucchi, Novellino, Calori, De Canio e Foscarini.