La SPAL affonda di fronte a un Pisa decimato incassando addirittura un 3-0. Risultato che rispecchia fedelmente quanto fatto dalle due squadre nel corso dei novanta minuti e che lancia segnali inquietanti sul momento attuale della formazione biancazzurra.
VOTO DI SQUADRA: 4,5 – L’attacco decimato e gli infortuni di Valoti, Tomovic e Asencio sono tutte attenuanti che avrebbero ragione di esistere se chi è sceso in campo avesse fatto tutto quanto nelle proprie possibilità. A Pisa si è vista una SPAL svuotata sotto ogni punto di vista, sovrastata in ogni zona del campo da un avversario che negli ultimi giorni si è compattato di fronte alle varie disavventure che ha passato.
BERISHA 6,5 – Prende tre gol, ma ne salva almeno un paio, cercando di ritardare il naufragio. Spiace vedere un portiere così forte esposto a figure così brutte.
OKOLI 5,5 – A conti fatti è l’unico a non sfigurare dei tre dietro, anche se sul primo gol del Pisa non riesce a respingere di testa il cross di Birindelli, ostacolato da Missiroli.
VICARI 5 – Partecipa alle responsabilità collettive sul vantaggio del Pisa leggendo male la situazione e restando un po’ a metà strada. Provvidenziale, invece, il salvataggio sulla linea a metà secondo tempo.
TOMOVIC 6 – Solo mezz’ora prima di doversi arrendere a un problema muscolare (dal 27’ s.t. RANIERI 4,5 – Entra senza scaldarsi a dovere e commette più errori del solito, tra cui il pallone perso sulla trequarti che porta al primo gol e la dormita in mezzo all’area sul secondo).
DICKMANN 4 – Lisi lo sovrasta in entrambe le fasi di gioco.
SEGRE 4,5 – Irriconoscibile anche lui, a parte qualche inserimento sulla destra a inizio secondo tempo.
MISSIROLI 4 – Cerca di salvarsi con l’esperienza, ma gioca a un ritmo troppo basso per reggere. Sul primo gol salta più in alto di tutti, ma rinvia casualmente in mezzo all’area per l’irruzione di Marsura.
MORA 6 – Uno degli ultimi ad ammainare la bandiera. Vale in parte il discorso fatto per Berisha: se solo ci mettessero tutti la sua cattiveria…
SALA 4 – Lontano parente del giocatore ammirato nel girone di andata. Non spinge praticamente mai e sul gol è troppo pigro nel seguire Marsura (dal 1’ s.t. TUMMINELLO 5 – Mezzo voto in più per la volontà, anche se la condizione fisica ideale è ancora un miraggio. Da una sua palla persa nasce il gol che fa calare la notte).
STREFEZZA 4,5 – Prende un giallo in avvio che lo costringerà a saltare la partita contro il Cittadella. Giua gli risparmia il rosso. Passa il primo tempo a vagare per il campo senza meta, schierato in un ruolo non suo. Meglio, partendo da sinistra, nella ripresa. Ma non imbrocca un calcio piazzato che sia uno.
ASENCIO 5 – Tante botte, date e prese, su una delle quali accusa il problema fisico che lo costringe a uscire. Viene abbandonato al suo destino da Marino e dai compagni (dal 13’ s.t. FLOCCARI 5,5 – A quasi quarant’anni è l’unico a portare un po’ di vivacità davanti).
MARINO 4,5 – Alla vigilia aveva parlato di squadra in crescita e la prestazione lo ha smentito senza troppe riserve. Vero, l’attacco era ridotto ai minimi termini, ma perché rinunciare a convocare Seck e Moro? Da due mesi a questa parte la SPAL ha perso il filo del gioco ed è diventata fragilissima a livello emotivo. Non sarà solo colpa sua, ma per come va il calcio non può che essere l’unico a pagare il conto prima che la situazione degeneri ulteriormente.