Il nuovo corso della SPAL di Massimo Rastelli inizia immediatamente con un esame impegnativo chiamato Cittadella. I granata di Roberto Venturato rappresentano una delle squadre più pericolose del campionato e seppure stia attraversando un momento altalenante, rimane una contendente di primo piano in zona-playoff. Per capire come arrivano i veneti all’appuntamento abbiamo interpellato il collega Diego Zilio de “Il Mattino di Padova”.
Il girone di ritorno sta confermando che il Cittadella ha indiscutibili potenzialità, ma in termini di rendimento c’è stata una leggera decelerazione. A cosa la si può attribuire?
“Nel girone di ritorno s’è visto indubbiamente un Cittadella meno brillante rispetto alla prima parte di stagione. Credo che questo sia in larga parte dovuto agli strascichi del Covid-19, perché non dimentichiamoci che a dicembre la squadra è stata colpita da nove casi di positività tutti in una volta. Paradossalmente ha pagato lo scotto il mese successivo, in cui i giocatori coinvolti hanno avuto bisogno di più tempo per ritrovare la condizione, mentre chi ha continuato a giocare ha patito una perdita di brillantezza. Nelle ultime tre partite, dalla trasferta di Empoli in poi, s’è visto un deciso segnale di ripresa per quanto riguarda la qualità della manovra”.
Come da tradizione la squadra ha cambiato diversi interpreti rispetto alla stagione precedente, ma Venturato è riuscito comunque a mantenere la solita identità di gioco. Quali sono i giocatori più importanti per questa squadra e chi invece sta rendendo meno di quanto ci si aspettava?
“Uno degli aspetti che più colpisce di questo Cittadella è il numero dei giocatori mandati in gol: già 18. Nessuna squadra, tra i campionati di serie A e B delle cinque massime leghe europee è riuscita a fare meglio. Possiamo parlare di una vera e propria cooperativa del gol, non a caso i bomber sono giocatori come Gargiulo e Proia, ovvero due mezze ali. Loro due sono senza dubbio quelli che fino ad oggi si sono distinti maggiormente. Per contro, in attacco probabilmente c’è stato un apporto inferiore alle attese. Manca il bomber che c’era stato nelle stagioni precedenti e dagli attaccanti in rosa ci si aspetta sicuramente qualcosa di più. Una nota a parte la merita a mio avviso Tsadjout, che non ha giocato tantissimo, ma ha fatto vedere grandi potenzialità. È un elemento su cui scommetterei per il futuro. Poi, al di là dei gol segnati o meno, i leader di questa squadra rimangono capitan Iori, Adorni e Perticone”.
La storia recente ha visto il Cittadella competere stabilmente per i playoff: l’obiettivo della promozione in serie A è concreto o è considerata solo un’eventualità. E quanto un simile risultato potrebbe alterare l’equilibrio da isola felice che è percepito all’esterno?
“La premessa da fare è questa: Il Cittadella è largamente la squadra che conta sul monte ingaggi più basso della categoria e ha un budget ridotto se messo a confronto con quello delle concorrenti. Questo per dire che sicuramente l’ambiente ormai s’è abituato a competere per i playoff, tuttavia la promozione non può essere vista come l’obiettivo tassativo, rimane solo come un sogno. Fino ad oggi tutto l’ambiente è riuscito a mantenere un certo equilibrio nel gestire questa situazione, quella di una realtà che senza fare follie riesce lo stesso a ritagliarsi delle soddisfazioni. Nel caso non dovesse arrivare la promozione in serie A nessuno lo riterrebbe un fallimento”.
La coppia Venturato-Marchetti da ormai diversi anni è ambita da diverse società, ma è sempre rimasta intatta a Cittadella. Credi che li vedremo mai misurarsi con club da aspettative diverse rispetto a quello granata?
“Marchetti negli anni ha avuto tante offerte; Alcune trapelate pubblicamente, altre invece rimaste più defilate. Alcune di una certa importanza, provenienti da club della massima serie. Lui però è cresciuto qui: vive a Fontaniva (pochi chilometri da Cittadella, ndr) e proprio per questo sente questa realtà come qualcosa di più di un semplice rapporto di lavoro. Se non s’è mai concretizzato nulla credo sia anche per questo, perché il richiamo di casa e la voglia di realizzare qualcosa di straordinario qui sono troppo forti. Per quanto riguarda Venturato anche lui ha avuto certamente delle offerte, ma in misura minore di quelle ricevute dal ds. È un tecnico senza dubbio bravo e chiunque tra i giocatori che ha avuto ne parla benissimo, in particolare sulla sua preparazione. Forse non ha ancora ricevuto le proposte che meriterebbe per ciò che sta facendo. Paga anche un certo scetticismo nei suoi confronti su come potrebbe cimentarsi in una realtà diversa da quella di Cittadella. Fermo restando che anche per lui vale quello che ho detto per Marchetti, pur non essendo nato nei paraggi”.
Che formazione vedremo in campo sabato al Paolo Mazza?
“Come ci sono delle incognite sul modulo e la disposizione che sceglierà il nuovo tecnico della SPAL Rastelli, ce ne sono anche per quanto riguarda il Cittadella. Le buone sensazioni fornite nelle ultime tre partite, come accennavo prima, si rifanno in gran parte ad un cambio di modulo che ha rappresentato una grossa novità da queste parti. Venturato in sei anni non aveva mai cambiato la sua idea di gioco relativa al 4-3-1-2, ma dalla trasferta di Empoli in poi è passato al doppio trequartista. Questa scelta ha subito dato i suoi frutti, fornendo pochi riferimenti agli avversari e favorendo gli inserimenti dei centrocampisti. Tsadjout e Branca rientrano dalla squalifica. C’è il dubbio Ghiringhelli che è uscito anzitempo con la Salernitana, ma il suo naturale sostituto – Cassandro – è anch’egli infortunato. Ipotizzo in porta Kastrati, poi in difesa Donnarumma, Adorni, il ballottaggio tra Perticone-Camigliano e a sinistra Benedetti. A centrocampo Proia, Iori e D’Urso. Sulla trequarti Baldini e Gargiulo dietro alla punta Tsadjout. Sono indisponibili per infortunio Vita e Mastrantonio, da capire se verranno convocati Frare e Pavan.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1): Kastrati; Donnarumma, Adorni, Perticone (Camigliano), Benedetti; Proia, Branca (Iori), D’Urso; Baldini (Tavernelli), Gargiulo; Tsadjout.
IN PIU’ DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Baldini (a, Fano), Beretta (a, Padova)
IN MENO DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Awua (c, Pro Vercelli), Bassano (d, Bisceglie), Cissè (a, Cittadella), Grillo (a, Catanzaro), Plechero (p, Union San Giorgio Sedico)