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La SPAL di Rastelli rimane fedele a sé stessa, mostrando capacità di mantenere le distanze, spirito di adattamento e la giusta dose di combattività.

VOTO DI SQUADRA 6,5 – Pur senza attaccanti di ruolo la SPAL riesce a rendersi pericolosa e va vicina al risultato pieno senza rischiare eccessivamente. Rastelli ha detto di non volere mai alibi o recriminazioni, ma in questa giornata gli episodi arbitrali hanno decisamente detto male alla sua squadra. Il rigore a sfavore avrebbe potuto affliggere la squadra, che invece ha reagito bene, dimostrando carattere.

BERISHA 6 – Inizia subito con una parata difficile su Canotto e chiude con un’uscita puntuale su De Luca. In mezzo c’è poco altro, se non il rigore di Garritano sul quale va dalla parte opposta rispetto al pallone.

OKOLI 5,5 – Calvarese gli attribuisce una colpa che probabilmente non ha, però l’errore di farsi beffare sulla linea di fondo da Canotto tende al grave. Il Rastelli giocatore ci avrebbe messo la firma per trovare un difensore in grado di commettere una simile ingenuità. Peccato perché, al di là delle croniche imprecisioni in impostazione, aveva fatto una partita decisamente solida.

TOMOVIC 6 – Il connazionale Djordjevic, nelle condizioni attuali, non costituisce una minaccia. Perde di vista il subentrato De Luca a dieci dal termine, Berisha si immola in suo favore per evitare dei guai.

RANIERI 6,5 – È il giocatore più pericoloso del Chievo nel primo tempo, a conti fatti. Un paio di sue deviazioni in area – peraltro provvidenziali – mettono i brividi a Berisha. Si dimostra puntuale, coraggioso e propositivo (dal 47′ s.t. SALA ng – Gioca due minuti o poco più).

SERNICOLA 6,5 – In avvio si ritrova particolarmente sollecitato dalle discese di Garritano, poi gli prende le misure. Spinge con la consueta generosità, anche se la precisione nei cross è decisamente migliorabile. Uno di quelli buoni per poco non trova la testa di Valoti per il gol del possibile sorpasso.

SEGRE 5,5 – Il suo potenziale continua a rimanere largamente inespresso. Nel primo tempo strozza malamente una conclusione che con più giudizio sarebbe potuta essere indirizzata con maggior precisione.

VIVIANI 6,5 – Beh, non male per uno che non giocava titolare da giugno 2020. Dopo venti secondi ha sui piedi una punizione che può diventare quella della storia di redenzione da copertina, ma va lontano dalla porta. Subito ammonito, non fa sciocchezze e rimane in partita pur palesando qualche limite in termini di dinamismo. Rispetto a Esposito aggiunge più soluzioni sul lungo raggio. Mette in mezzo il pallone insidioso dell’1-1 (dal 20′ s.t. MISSIROLI 6 – Rastelli probabilmente gli chiede di mantenere l’ordine, lui esegue).

MORA 6 – Anche se qualche volta gli capita di trovarsi fuori posizione (Canotto al 3′, a esempio) il suo apporto di personalità è indispensabile per il calcio di Rastelli. È intelligente nelle sponde e negli inserimenti senza palla e solo un po’ di sfortuna gli impedisce di entrare in azioni decisive per il risultato. (dal 20′ s.t. MURGIA 5,5 – Poteva fare decisamente meglio. Calcia fuori misura tre punizioni e sbaglia un altro paio di palloni apparentemente elementari).

DICKMANN 6 – Strappa la sufficienza grazie anche allo spirito d’adattamento dimostrato in un ruolo che di fatto non è il suo. Prova a mettere in difficoltà Bertagnoli e al tempo stesso deve rimanere vigile su un Ciciretti non eccessivamente ispirato. Se al 39′ ha mandato al diavolo – prosaicamente – Strefezza, non ha avuto tutti i torti. L’inserimento era puntuale.

VALOTI 7,5 – Senza gli attaccanti di ruolo chi avrebbe dovuto fare gol se non lui? Sale a quota nove in stagione, staccando Paloschi. Se il colpo di testa al 90′ fosse andato dentro sarebbe stato senz’altro da otto e mezzo in pagella. I compagni lo cercano come si fa di norma con i giocatori forti. Probabilmente aveva anche conquistato un rigore, ma Calvarese la pensava diversamente.

STREFEZZA 6,5 – Ha il compito di stressare la difesa avversaria, cercando spazi per sé stesso e aprirne per i compagni. Guadagna punizioni preziose dal limite dell’area – purtroppo non sfruttate – e spaventa Semper con un destro molto insidioso al 39′. Forse c’era il margine per il passaggio al centro a Dickmann, ma la scelta del tiro nel complesso era legittima. (dal 37′ s.t. DI FRANCESCO ng – Una zingarata sul fronte sinistro d’attacco e poco altro).

RASTELLI 6,5 – Alla vigilia aveva detto che “i giocatori devono saper fare un po’ tutto” e coerentemente propone una formazione nella quale a due trequartisti è chiesto di fare le punte. Soluzione senz’altro originale e che nel complesso funziona, ma viene spontaneo chiedersi se almeno uno tra Moro, Seck e Tumminello non fosse in grado di fare quantomeno un tempo per tentare di mettere maggiormente in difficoltà un Chievo non impenetrabile.