In un momento di contemporanea difficoltà SPAL e Inter Primavera non si fanno male, prendendosi un punto a testa in un match che ha visto i biancazzurri attaccare con più carattere e avere le occasioni migliori, sia nel primo che nel secondo tempo. La squadra di mister Scurto torna così a muovere la classifica dopo tre sconfitte consecutive, anche se deve momentaneamente abbandonare la zona playoff per la prima volta in stagione.
Scurto mischia un po’ le carte: nella posizione di terzino destro gioca Savona, alla seconda da titolare a causa dell’infortunio muscolare di Iskra, mentre Simonetta e Owolabi vincono i ballottaggi con Zanchetta e Raitanen. Partono in panchina anche Moro e Seck, aggregati venerdì sera alla prima squadra. In attacco con Cuèllar giocano Piht (ultima da titolare il 10 febbraio con la Fiorentina) e Carrà. Out per infortunio anche Tunjov.
Nel primo quarto d’ora le squadre occupano il campo con equilibrio, anche se le occasioni da gol tardano a farsi vedere. Casadei e Attys hanno una punizione a testa da posizione pericolosa per portare in vantaggio le rispettiva squadre, ma se il nerazzurro impegna in angolo Galeotti dopo una deviazione della barriera, il francese colpisce malamente il muro avversario. La partita inizia a vivacizzarsi solo dal 20′, con una fiammata dell’Inter che si divora un gol clamoroso sotto porta. Owolabi perde una palla da non perdere in area, Satriano mette un cross teso che il figlio d’arte Fonseca non riesce a toccare ad un metro dalla porta completamente spalancata. Due minuti dopo ci prova anche Casadei con un tiro dal limite, ma la palla esce sul fondo. Porta che invece viene centrata da Yabre sul fronte opposto, con Scottini che salva in corner. E’ l’evento che cambia il ritmo del match, con la SPAL che realizza di poter spingere sull’acceleratore. I biancazzurri tra la mezz’ora e il 40′ si rendono pericolosi con Cuèllar (rasoterra a fil di palo a chiudere un’incursione sulla sinistra), Ellertsson (tiro-cross velenoso dalla destra che impegna in tuffo Stankovic), di nuovo Cuèllar (murato in un tentativo di girata a centro area) e infine Attys (tiro dalla destra sul fondo). Ci sono dubbi anche per un potenziale rigore a favore dei biancazzurri per un contatto in area Yabre-Kinkoue, non segnalato dal direttore di gara.
Anche se le occasioni non sono mancate, dopo l’intervallo si riparte dallo 0-0, con Scurto che getta nella mischia Moro e Seck. Sono proprio loro, in neanche due minuti, a impegnare Stankovic rispettivamente con un diagonale tagliente di destro e un sinistro a giro. SPAL che si dimostra più attiva anche nella prima parte di ripresa, soprattutto nel controllo del gioco, con i padroni di casa che si fanno vedere solo con un destro senza pretese di Vezzoni, bloccato da Galeotti. Gli ospiti invece sfiorano nuovamente il vantaggio con un tiro dal limite che esce largo di Savona, fortunato a ritrovarsi il pallone tra i piedi dopo un’altra conclusione di Seck respinta dalla difesa.
A cavallo della mezz’ora la SPAL ha altre occasioni con Simonetta (tiro dalla distanza bloccato da Stankovic) ed Ellertsson (rasoterra respinto in corner da Vezzoni) ma la retroguardia dei milanesi regge il forcing. Anzi, nel finale sembra l’Inter ad aver più energie, anche se l’offensiva si limita a qualche innocuo traversone che la difesa della SPAL, chiusa dietro, non soffre particolarmente.
A fine partita mister Scurto ha commentato così la prova dei suoi ragazzi: “C’è qualche rimpianto. Considerando le occasioni avute e la prestazione fatta penso avremmo meritato qualcosa in più, ma purtroppo non siamo riusciti a concretizzare alcune occasioni importanti. Sono contento perché avevo chiesto alla squadra un atteggiamento di un certo tipo e loro l’hanno mostrato. Non ci possiamo permettere di sbagliare mai dal punto di vista dell’atteggiamento, perché il livello del campionato è troppo alto e quindi per fare risultato bisogna sempre buttare il cuore oltre all’ostacolo. Sull’impegno e sulla voglia di allenarsi questo gruppo non ha mai sbagliato. L’Inter è una grande squadra, con individualità importanti che nelle poche situazioni che gli abbiamo concesso avrebbe potuto far male in qualsiasi momento. Ma la SPAL oggi ha tenuto testa ad una squadra importante”.
La Primavera tornerà in campo domenica prossima (11 aprile, ore 10.30) contro il Torino, penultimo in classifica. L’occasione si presenta ghiotta per trovare una vittoria che manca dal 6 marzo e aumentare il distacco sulla zona salvezza.Inter-SPAL 0-0
Inter (4-3-1-2): Stankovic; Zanotti (dal 24′ s.t. Moretti), Kinkoue, Scottini, Vezzoni (dal 40′ s.t. Dimarco); Casadei, Sangalli, Squizzato; Mirarchi (dal 1′ s.t. Wieser); Fonseca (dal 1′ s.t. Bonfanti), Satriano (dal 43′ s.t. Akhalaia). A disposizione: Rovida, Botis, Tonoli, Lindkvist, Iliev, Goffi. All. Madonna.
SPAL (4-3-3): Galeotti; Savona, Peda, Owolabi, Yabre; Attys (dal 41′ s.t. Colyn), Simonetta, Ellertsson; Carrà (dal 1′ s.t. Seck), Piht, Cuèllar (dal 1′ s.t. Moro). A disposizione: Wozniak, Alcides, Borsoi, Csinger, Raitanen, Semprini, Zanchetta, Campagna, Pinotti. All. Scurto.
Arbitro: sig. Saia di Palermo (Ass.ti. Allocco e Sergiu)
Ammoniti: nessuno.
Note: pomeriggio soleggiato, porte chiuse; angoli: 4-5; recuperi: 0′ p.t., 3′ s.t.