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La presentazione dell’accordo commerciale con Adamant BioNRG (ne parliamo a parte) è stata l’occasione per Walter Mattioli di commentare pubblicamente i primi risultati della gestione-Rastelli.

Sapete che per carattere io vorrei vedere la SPAL vincere tutte le partite – ha spiegato il presidente – però devo ammettere che c’è stato un cambiamento di rotta da parte della squadra. Magari mi sarebbe piaciuto vincere col Venezia, ma vedo che c’è stata una reazione. Sono cambiate tante cose e il mister ha portato alla ribalta giocatori che finora non erano stati utilizzati. Spero che tutto questo serva e ne sono in parte convinto, perché abbiamo bisogno di tutti in un finale di campionato che sarà molto difficile“.

Prima si puntava a obiettivi più importanti, ora siamo concentrati sulla qualificazione ai playoff e vorremmo salire di qualche posizione in classifica perché così sarebbe meno difficile raggiungere il traguardo. Le squadre forti ci sono, lo avete visto anche voi, sono importanti e stanno giocando molto bene. Noi stiamo lavorando sodo e finora siamo stati un po’ sfortunati a causa degli infortuni capitati in questa fase delicata del campionato. Ora certi giocatori li stiamo piano piano recuperando, dovrebbero essere tutti a posto a breve per fare un finale importante come s’aspetta la tifoseria“.

Personalmente sono contento di quanto sto vedendo in allenamento e nelle partite. Certo, per come sono io la SPAL la vorrei vedere sempre all’arrembaggio, con determinazione, grinta e rabbia. Ma dalla mia idea all’esecuzione in campo c’è sempre un po’ di differenza. Sono comunque soddisfatto perché vedo massimo impegno al fine di raggiungere un traguardo comunque importante che è quello dei playoff. Sarebbe comunque il minimo e magari non da ottavi classificati“.

Quando si cambia allenatore vengono modificati anche i metodi di allenamento e di preparazione fisica. Rastelli è un bravo allenatore, credo sia molto preparato. Vedo che chiama tutti i ragazzi per nome, ferma gli allenamenti quando qualcosa non va. Ha collaboratori che studiano alla perfezione ogni dettaglio, ad esempio le punizioni e i corner. Lo vedo arrivare al Centro al mattino presto e rincasare tardi alla sera. Lavora costantemente per provare a migliorare la situazione. Personalmente sono contento. Ma non è che fossi scontento nemmeno di Marino, semplicemente erano i risultati a pesare sulla sua posizione“.