La nuova gestione in panchina della SPAL ha trovato il suo apice nella vittoria al Via del Mare di Lecce, che ha regalato alla squadra di Massimo Rastelli tre punti fondamentali per proseguire la corsa playoff. Il prossimo appuntamento in calendario è in programma al Paolo Mazza (venerdì, ore 21), dove arriverà un Ascoli pienamente coinvolto nella lotta salvezza. Un impegno ostico e che nasconde diverse insidie, come ci racconta chi segue i bianconeri da vicino: il direttore di Picenotime.it, Marco Amabili.
Un girone fa, quando SPAL e Ascoli si affrontarono al Del Duca, la squadra bianconera era in piena crisi. Ora, dopo diciotto partite, si trova a tre punti dalla salvezza. Che cosa è cambiato in tutto questo tempo?
“Oltre all’allenatore, di cui parliamo dopo, è cambiato anche il direttore sportivo. A dicembre è arrivato Ciro Polito al posto di Giuseppe Bifulco e subito si è realizzata una svolta importante dal punto di vista temperamentale. É stato fatto ordine ad ogni livello, sono state date regole ben precise dopo i tanti errori commessi nella prima parte di stagione. La scommessa su mister Sottil ha pagato, ma soprattutto il nuovo ds è stato protagonista di un mercato di gennaio completamente rivoluzionario, con quindici acquisti di cui alcuni arrivati anche oltre la chiusura. Su tutti, due in particolare hanno fatto la differenza: Federico Dionisi (5 gol) e Bidaoui, che hanno rinforzato notevolmente il reparto d’attacco“.
Sottil si insediò sulla panchina ascolana proprio da quella partita nel girone d’andata. Qual è stato il miglior elemento di innovazione apportato dal tecnico nel corso della sua gestione?
“Sottil partì col botto nella gara d’andata vincendo 2-0. Da lì ci sono stati alti e bassi, ma il dato più interessante sono comunque i 28 punti raccolti con una media di circa 1,5 a partita. Un valore abbastanza alto, se consideriamo l’avvio di stagione. Sotto la sua gestione l’Ascoli starebbe viaggiando in zona play off, grazie a 7 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte. Sottil ha portato carattere, regole e massima dedizione alla causa, rispolverando quell’approccio vecchio stile basato sull’assimilazione giornaliera e costante dei suoi principi di gioco. Oltre a tutto questo, l’allenatore ha dato alla squadra un modulo fisso, quasi sempre il 4321. Una disposizione che ha permesso di esaltare le doti offensive degli elementi più dotati tecnicamente e al tempo stesso di compattare una difesa che aveva subito parecchio nella prima parte d stagione“.
Concentrandosi sui singoli, spiccano le prestazioni di Bajic (8 reti) e Sabiri (6). Com’è stato il loro percorso in stagione? Sono elementi che possono ambire ad una dimensione più importante del campionato cadetto?
“Bajic è il miglior cannoniere, sicuramente uno dei migliori anche per quanto dimostrato nella prima parte di stagione. Tuttavia, nonostante il numero elevato di gol, ultimamente è scivolato spesso in panchina per lasciare posto a Dionisi, che come detto ha avuto un impatto importantissimo. Il bosniaco, ad ogni modo, ha dato il suo contributo con gol pesanti, penso ad esempio alla rete di Pescara che ha regalato all’Ascoli tre punti fondamentali. Vedremo cosa deciderà di fare l’Udinese (proprietaria del cartellino) a fine stagione, dopo che la prima esperienza in terra friulana non era andata benissimo. Sabiri invece ha grandissime qualità tecniche, però spesso non riesce a dare continuità alle proprie prestazioni. Potrebbe essere un giocatore da categoria superiore, ma nel complesso deve credere di più in sé stesso e evitare di specchiarsi troppo, magari fornendo più concretezza e meno colpi di tacco. Diciamo che la sua pagella fino a questo punto del campionato è sufficiente, ma in generale a mio avviso poteva dare qualcosa in più“.
L’inversione di marcia é certificata anche dai numeri. Difesa solida, con la porta inviolata per cinque partite, e un’ottimo coinvolgimento di tutta la rosa (13 giocatori in gol da inizio campionato). Quali sono invece i punti deboli della squadra di Sottil?
“La grande solidità difensiva si deve soprattutto a Nicola Leali, probabilmente il miglior portiere della serie B con un rendimento altissimo fin dalla prima giornata. Altra garanzia difensiva è Riccardo Brosco, il capitano, mentre salendo più su nel centrocampo a tre spicca il dinamismo di Saric, in gol nell’ultima partita contro il Monza. Per ciò che riguarda i punti deboli ci allacciamo alla sconfitta contro il Cosenza nell’ultima trasferta giocata, dove i bianconeri si sono fatti rimontare. Lontano dal Del Duca l’Ascoli a volte spegne la luce, abbassa il ritmo e rischia di vanificare le buone cose costruite magari nella parte inziale dei novanta minuti. In linea di massima possiamo dire che manca un po’ di continuità in qualche occasione e questo sarà un errore da non ripetere nella gara del Mazza in programma venerdì sera“.
Il presidente Pulcinelli ha dichiarato pochi giorni fa che la partita contro la SPAL sarà una vera e propria guerra, vista l’importanza della gara per entrambe le formazioni. Ad oggi come si può valutare l’operato della dirigenza per la stagione corrente?
“Il presidente è molto carico. Seguirà la squadra al Mazza insieme allo stato maggiore bianconero e ha sempre cercato di trasmettere tutta la sua energia ai giocatori. È consapevole che da qui alla fine non sarà facile, però l’atteggiamento visto nelle ultime gare lascia ben sperare. Ovviamente, in più di una circostanza, il numero uno del club ascolano ha ammesso di aver sbagliato in alcune decisioni relative alla stagione corrente. È stata una grossa scommessa separarsi inizialmente da mister Dionigi, che comunque era stato protagonista della salvezza raggiunta nella scorsa stagione. Poi la scelta successiva di puntare su Bertotto s’è rivelata inefficace, come al tempo stesso cercare rimedio con Delio Rossi, allenatore esperto, ma ormai fuori dai giri. Se pensiamo che nel 2020 l’Ascoli ha cambiato sette allenatori e tre direttori sportivi non si può certo dire che non sono stati commessi errori, ma va detto che il presidente ci ha sempre messo la faccia. È un imprenditore che non si nasconde mai e sta pagando di tasca sua le scelte sbagliate“.
Che formazione potremmo vedere al Paolo Mazza?
“Credo che si ripartirà dal consueto 4321 con Leali in porta, in difesa da valutare le condizioni di Pucino, mentre Kragl non è stato convocato. Al suo posto giocherà D’Orazio, decisivo nell’ultima vittoria sul Monza grazie all’assist per Saric. In mezzo sicuri appunto Saric e Buchel come metronomo, sul centosinistra Caligara è in ballotaggio con Eramo. Davanti Bidaoui e Sabiri a supporto di bomber Dionisi“.
PROBABILE FORMAZIONE (4321): Leali; Pucino (Pinna), Brosco, Aulonitis, D’Orazio; Saric, Buchel, Caligara (Eramo); Sabiri, Bidaoui; Dionisi.
IN PIU’ DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Dionisi (a, ); Venditti (p, svinc.); Pinna (d, Cagliari ); D’Orazio (d, Bari); Cacciatore (d, svinc.); Danzi (c, Hellas Verona); Caligara (c, Cagliari); Mosti (c, Monza); Stoian (a, ); Bidaoui (a, ) Parigini (a, Genoa), Simeri (a, Bari); Charpentier (a, Genoa)
IN MENO DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Tupta (a, Sion); Spendlhofer (d, Bnei Sakhnin); Ninkovic (a, Brescia); Pierini (a, Modena); Tassi (a, Viterbese); Matos (a, Casertana); Gerbo (c, Cosenza); Tofanari (d, Matelica); Scorza (c, Piacenza)