I numeri parlano chiaro: 8 punti in 4 partite, peraltro contro dirette avversarie per la zona play-off e senza sconfitte. Massimo Rastelli non può che essere soddisfatto dell’avvio della sua avventura sulla panchina biancazzurra ed è chiamato venerdì sera alle ore 21 a confermare quanto mostrato fin qui dalla sua SPAL. L’avversario è l’Ascoli, la cui classifica e i cui valori sono dissonanti. L’Ascoli arriva infatti da due vittorie consecutive, l’ultima delle quali casalinga contro il Monza. Alzare la guardia e dimostrare la nuova identità di squadra sono dunque i due imperativi della sfida e nella consueta conferenza stampa prepartita, non potevano che essere questi i temi affrontati da mister Rastelli.
DISPONIBILI / INDISPONIBILI – A occupare l’infermeria sono Paloschi e Tumminello. Il primo, secondo Rastelli “potrebbe essere già a disposizione dopo la gara di Brescia perché da sabato rientrerà in gruppo, quindi sicuramente di allenerà con la squadra, ma non sarà pronto per la partita a Brescia. Per Tumminello i tempi potrebbero essere gli stessi“. Fuori per squalifica Sernicola e Mora.
L’AVVERSARIO – “L’ho già detto ai ragazzi: quella di venerdì è la partita più difficile che andremo ad affrontare, ma anche tra quelle già affrontate. Sappiamo che sarà una partita complicatissima perché cambiano tantissimi aspetti, mentali, tattici e tecnici: ogni squadra ha una sua precisa identità e quindi noi dovremo avere grandissimo rispetto di questa squadra. Col subentro di Sottil, che sta facendo un grandissimo lavoro, e soprattutto con il mercato di gennaio, si è ulteriormente rinforzata. Non è assolutamente un organico da retrocessione, i risultati soprattutto del girone di ritorno lo dimostrano. Quindi l’errore che potremo fare domani è quello di pensare che siccome abbiamo vinto a Lecce, domani sarà una passeggiata. Credo che dovremo affrontare la gara con lo stesso atteggiamento di sabato scorso, perché l’Ascoli è una squadra piena di giocatori di talento, di esperienza e di carattere e soprattutto hanno grande entusiasmo perché dopo le ultime due vittorie vedono la luce in fondo al tunnel“.
LA PARTITA – “Dobbiamo continuare il nostro percorso di crescita e dipende anche da questi momenti: riuscire a confermare in più partite la continuità di mentalità, di attenzione e di concentrazione, di voler comunque oltre determinate difficoltà sapendo che ogni gara in questo campionato è difficile, da giocare e sudare. Mi aspetto questo tipo di gara dai ragazzi, ossia che mantengano l’atteggiamento di concentrazione e cattiveria agonistica che ci ha permesso nelle ultime quattro sfide di fare prestazioni positive e all’altezza dell’organico che ho a disposizione. L’Ascoli gioca più o meno con lo stesso sistema di gioco del Lecce, naturalmente con interpreti diversi, e con caratteristiche diverse, con alcune soluzioni differenti. Noi dovremo essere bravi a vedere dove e come possiamo colpirlo. Ho detto tante volte che abbiamo la possibilità di fare qualunque cosa. Recuperiamo giocatori che a Lecce non c’erano e questo mi consente di fare valutazioni a 360 gradi con l’obiettivo di cercare di vincere la partita.
ATTACCO – “Abbiamo recuperato Asencio, anche Floccari sta bene e con il recupero ormai completo di Di Francesco, davanti sicuramente ho più scelte. Asencio a Lecce ha giocato una mezz’ora ottima, lottando su tutti i palloni, stando al centro del gioco e dando una grandissima mano in quella fase di partita, così come Floccari quando è entrato a inizio ripresa. Sono due attaccanti con determinate caratteristiche, così come le hanno Strefezza e Di Francesco: in base al tipo di gara che mi immagino, perché naturalmente noi allenatori le partite le dobbiamo giocare prima, sceglierò quali sono gli interpreti migliori per iniziare la gara di domani sera.
DIFESA – “La difesa a quattro è un’opzione. Come ho detto possiamo fare tutto e quindi ci può stare che riproponga quel sistema di gioco. Lavorando si può fare tutto: ci sono giocatori che hanno giocato con qualunque sistema proposto. I giovani di oggi sono molto aperti a varie soluzioni, sono evoluti sotto questo aspetto. Il lavoro serve poi a dare nuove certezze, perché ognuno in campo deve sapere sempre cosa deve fare“.
ASSENZE – “Con Vicari navighiamo a vista. Il suo recupero è altalenante, con miglioramenti e riacutizzarsi del fastidio, quindi non sempre riesce ad allenarsi con continuità. Lo stiamo gestendo per portarlo comunque a disposizione, dunque mi auguro che in rifinitura non ci siano problemi particolari e di poterlo convocare. Le assenze (in questo caso di Sernicola e Mora) pesano sempre. Un allenatore vorrebbe sempre avere tutti a disposizione, perché permetterebbe di avere tutte le caratteristiche che in ogni gara si possono sfruttare. Penso però che questa squadra abbia dimostrato di saper sopperire senza problemi a qualsiasi assenza. Dal mio arrivo abbiamo avuto emergenze in difesa e in attacco, ma proprio per la bontà dell’organico e per la duttilità e spirito di sacrificio dell’organico, è stato possibile nascondere le difficoltà e le assenze. Dispiace non averli ma non ne faccio assolutamente un problema, ci sono tanti altri ragazzi validi che domani daranno il loro contributo senza nessun problema“.
AMBIZIONI – “Al secondo posto noi ci crediamo. In queste cinque partite ci sono 15 punti in palio quindi dobbiamo fare di tutto comunque per far sì che non avremo il rammarico di aver lasciato punti per strada. Cercheremo di farne quanti più possibile e poi il 7 maggio tireremo le somme. Io, il mio staff e tutti i ragazzi siamo concentrati nel cercare di guadagnare quante più posizioni possibili e magari anche quel secondo posto che ora sembra irraggiungibile. Col presidente Mattioli ci siamo salutati ieri, ma come ho detto anche in conferenza dopo Lecce, la squadra ha fatto la partita che il presidente chiedeva, ma lo aveva fatto anche prima. Nelle altre partite non eravamo stati a guardare: diciamo solo che quella di Lecce, per il valore dell’avversario e per le assenze, è stata una grande prestazione ed una grande vittoria. Ai ragazzi non posso assolutamente rimproverare niente per quanto fatto vedere dal mio primo giorno a Ferrara. Devono solo continuare così e continuare a cercare di migliorare un passo alla volta. So perfettamente cosa il presidente vuole da me e so che risultati devo ottenere: il mio compito è quello di lavorare sul gruppo e cercare di portare risultati“.
EQUILIBRIO RITROVATO – “Da quando sono arrivato a metà marzo ho trovato una squadra costruita per combattere per obiettivi importanti ma che, per diversi motivi, aveva un po’ smarrito la fiducia. Io e il mio staff abbiamo cercato di lavorare sotto tutti gli aspetti, cercando di creare quella compattezza e identità necessarie. Ancor di più abbiamo cercato di mettere in campo quel carattere e quella determinazione che in questa categoria non possono mai mancare. Poi la qualità dei singoli, come sempre nel calcio, fa la differenza e piano piano, attraverso le prestazioni ed i risultati, stiamo riacquistando quella fiducia che ci possa permettere di giocare un finale di stagione degno delle qualità di questo organico”.
TENSIONE POSITIVA – Durante questa settimana, dove naturalmente ci sono stati tanti complimenti, ho provato un po’ di agitazione: penso che troppi complimenti non facciano mai bene. Dobbiamo essere bravi a cancellare subito dalla mente quello che abbiamo fatto a Lecce. Alla squadra lo dico sempre: quello che abbiamo fatto ieri, purtroppo o per fortuna non conta più, conta quello che facciamo domani. Le vittorie aiutano a lavorare meglio e ad avere fiducia, venerdì sarà un banco di prova importante per dimostrare che questo percorso di crescita va avanti, consapevoli che con l’Ascoli sarà una vera battaglia“.
IPOTESI DI FORMAZIONE (4312): Berisha; Dickmann, Okoli, Tomovic, Ranieri (Sala); Segre, Viviani, Missiroli; Valoti; Di Francesco, Floccari (Asencio).