Una SPAL forse ancora sazia dopo la vittoria di Lecce inciampa nuovamente al Mazza, perdendo per 2-1 in rimonta contro un Ascoli determinato. Si tratta di un passo indietro dal punto di vista della prestazione che segna l’addio definitivo al pur velleitario sogno del secondo posto che si era insinuato negli ultimi giorni.
VOTO DI SQUADRA: 5 – Se nel primo tempo, pur subendo qualche ripartenza, la gestione della partita è stata complessivamente lucida, dopo il pareggio dell’Ascoli e l’infortunio di Valoti i ragazzi di Rastelli si sono un po’ persi, buttandosi in avanti, ma senza creare grandi occasioni. La prima sconfitta della nuova gestione ha evidenziato alcuni problemi che sembravano un po’ dimenticati dopo gli ultimi risultati.
BERISHA 6 – L’Ascoli lo sollecita più volte nel primo tempo, trovandolo quasi sempre pronto, come sul tiro di Sabiri al 21’, primo che sia lo stesso trequartista a batterlo sul gol del pareggio. Sul gol di Bajic sembra poco reattivo, ma si rifà pochi minuti dopo sul pallonetto di Dionisi.
DICKMANN 5 – Non trova quasi mai spazio per arrivare sul fondo a destra, finendo spesso anche per litigare col pallone. In fase di copertura non fa molto meglio, viene bucato sull’azione dell’1-2 (dal 38’ s.t. ASENCIO ng – Entra e cerca di usare il suo fisico per qualche sponda aerea).
OKOLI 5 – Soffre come non gli succedeva da qualche partita, trovandosi spesso in ritardo anche in marcatura, come sull’occasione in avvio di Bajic che lo anticipa, ma fortunatamente l’attaccante bosniaco manca il pallone. Sul gol del pareggio viene saltato facilmente da Sabiri, ma poteva fare poco di più.
TOMOVIC 5 – I movimenti degli attaccanti avversari cercano di portarlo fuori dall’area e lui alterna qualche buona chiusura a qualche situazione gestibile in modo più lucido, come sull’ammonizione in avvio di partita. Colpevole sul gol di Bajic quando perde completamente l’avversario in mezzo all’area. Nel finale litiga con Dionisi.
RANIERI 6 – Cerca di non far rimpiangere un esterno più offensivo come Sala, mettendo in mezzo anche qualche bel pallone, come quello per Segre a metà primo tempo. In fase difensiva spesso si trova a salire in pressione su Pucino, finendo per far scalare tutti i suoi compagni, come sul gol del pareggio.
SEGRE 5,5 – Corre come un matto nel primo tempo, pressando su tutti e alzandosi sulla linea dei trequartisti con la SPAL in possesso palla. Poco lucido in zona gol, con un paio di belle occasioni di sinistro, una respinta da Leali, l’altra finita sopra la traversa (dal 26’ s.t. SALA 5 – Non sembra al meglio fisicamente e in venti minuti corre abbastanza a vuoto).
VIVIANI 6 – Se Sabiri e le ripartenze ascolane non mettessero a nudo i suoi limiti di dinamismo, avrebbe giocato anche un discreto primo tempo, aggiungendo alle solite giocate lunghe col suo destro anche qualche palla recuperata in pressione (dal 1’ s.t. MURGIA 5 – Si vede che ci mette tutto l’impegno possibile, dando anche qualche pallido segnale di crescita, ma di errori ne commette sempre parecchi. Rastelli potrebbe iniziare a pensare che il tempo delle opportunità stia per scadere).
MISSIROLI 6,5 – In mezzo al campo è il migliore dei tre, soprattutto nel primo tempo da mezzala, con tanti palloni recuperati come in occasione del gol biancazzurro. Meritorio anche il recupero difensivo che nega un gol a Bajic.
VALOTI 6,5 – Gioca solo un tempo, prima di uscire per infortunio, ma fa in tempo a segnare con un bel destro da fuori area e a far vedere qualche giocata di qualità. La SPAL senza di lui sembra sparare a salve nella ripresa (dal 1’ s.t. STREFEZZA 5,5 – Sfiora il pareggio con un bel tiro a giro da lontano, ma per il resto produce tanto fumo e poco arrosto).
FLOCCARI 6,5 – Il più attivo delle punte spalline, con l’assist sul gol di Valoti e almeno un altro paio di occasioni, una respinta da un difensore avversario e l’altra sulla quale è bravo Leali.
DI FRANCESCO 5,5 – Si accende troppo a sprazzi, ma quando lo fa è sfortunato con un suo tiro deviato che finisce sulla traversa, mentre in un altro paio di circostanze è Segre a non valorizzare al suo meglio le sue giocate. Ma in settanta minuti è un po’ troppo poco per uno dotato delle sue qualità (dal 26’ s.t. MORO 5,5 – Rastelli lo butta in campo a sorpresa e forse nemmeno lui se lo aspettava, incidendo poco o nulla).
RASTELLI 5,5 – Alla vigilia aveva messo in guardia tutti dai troppi complimenti dopo la vittoria di Lecce, forse notando un calo di tensione negli ultimi giorni. In avvio conferma lo stesso schieramento di Lecce, spostando qualche uomo, ma la prestazione è sembrata comunque all’altezza, contro una squadra molto chiusa e abile a ripartire. Molto più preoccupante l’atteggiamento dei suoi dopo il pareggio, con scarsa lucidità nell’impostare e una reazione basata soprattutto sul carattere, nonostante il cambio di assetto prima di arrendersi buttando dentro la terza punta centrale nell’assalto finale.