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L’arrivo di Massimo Rastelli sulla panchina della SPAL è coinciso con quello di Federico Viviani a livelli sufficienti per conquistare un minutaggio significativo dopo anni complicati e infortuni a raffica. Il centrocampista biancazzurro, sotto contratto fino al 2022, è stato intervistato da Massimo Boccucci de Il Corriere dello Sport-Stadio per l’edizione del 21 aprile 2021 del quotidiano. Ecco alcune tra le sue considerazioni più significative.

Adesso sto bene, è un periodo in cui ho ricominciato a giocare dopo tanti problemi fisici. Il peggio è passato e con l’arrivo del mister ho trovato la continuità che mi serviva e che ancora mi serve. Tante persone pensavano fossi sparito e non avessi più voglia di giocare. Non ho mai pensato di mollare, impegnandomi oltre il 100%. Sono sempre fedele ai miei ideali e al modo di lavorare. Ho ancora tanto da dare, oltre che parecchi sassolini da togliermi. Per arrivare nella migliore condizione ci vuole ancora un po’ di tempo: per un giocatore delle mie caratteristiche fisiche è normale dopo una lunga inattività. S’è visto quanto ho voglia di giocare per dare una mano ed essere importante per la squadra. Lavorerò a fondo in estate con un programma personalizzato e ora intendo dare il meglio per la causa“.

Quando le cose vanno male si lavora nell’ombra, nessuno ti cerca. Non mi sono sentito un oggetto misterioso, però passano parecchie cose per la testa con tanti problemi fisici che si trascinano a lungo. Si vede tutto nero ed è umano. Ho reagito senza mai saltare la fisioterapia e l’allenamento anche per sentirmi sempre parte del progetto. Rastelli mi è stato vicino assieme allo staff, parla molto con noi cercando di renderci partecipi“.