La vittoria nel derby contro la Reggiana mantiene la SPAL in prossimità della zona-playoff e porta il sorriso sul volto di mister Massimo Rastelli, che lunedì prossimo si giocherà l’ultima chance per l’ottavo posto contro la Cremonese, sua ex squadra. Certo, la sorte della stagione dipenderà anche dai risultati di Chievo e Brescia, ma la partita ha lanciato un segnale: i biancazzurri lotteranno fino alla fine. Ecco il commento dell’allenatore spallino, raccolto dall’ufficio stampa, direttamente dal Mapei Stadium.
“Sapevamo che questa gara era difficilissima perché la Reggiana si giocava le ultime chance per sperare in un aggancio verso i playout e noi, dopo tre sconfitte consecutive, dovevamo bloccare l’emorragia e fare i tre punti. E’ stata una partita molto nervosa in cui entrambe le squadre sapevano l’importanza della posta in palio e gli aspetti tecnico-tattici sono andati in secondo piano rispetto a quelli psicologici. I punti erano fondamentali e quindi c’era poca lucidità: abbiamo sbagliato situazioni in cui potevamo sicuramente gestire meglio il pallone, abbiamo avuto tre occasioni per chiuderla e non l’abbiamo fatto. Se fossimo andati sul 3-1 a pochi minuti dalla fine è chiaro che avremmo potuto gestire meglio il finale. Loro non hanno creato grandi occasioni, ma l’apprensione ce l’hanno messa, anche se avevamo previsto un po’ di sofferenza perché sapevamo che la Reggiana non aveva nulla da perdere. Portare via i tre punti da Reggio era fondamentale per poter avere uno spiraglio di speranza di vincere lunedì e poter entrare nei playoff”.
Non poteva mancare un commento sul buon momento di Strefezza e sulla scelta di far riposare Berisha ed affidare la porta a Thiam: “Tutti sono partecipi e fanno parte del progetto ed è normale che in questo periodo, coi campi asciutti in orimavera, giocatori brevilinei riescano a trarre il meglio dalle proprie caratteristiche. Ho sempre detto che per me Gabri (Strefezza, ndr) è un giocatore importante perché mi da tante possibilità e nello scacchiere può occupare tante posizioni. E’ un calciatore che da sempre l’anima. Nelle ultime tre partite ha trovato due gol fantastici e mi auguro che possa continuare anche lunedì sotto la vena realizzativa. Poi mi auguro che ci possa dare anche una grandissima mano nei playoff”.
“Il portiere per me è come un qualsiasi altro calciatore, specialmente con tantissime partite ravvicinate. Giocare quattro partite in dieci giorni significa avere un dispendio non solo fisico ma soprattutto mentale: il portiere non ha un grandissimo dispendio fisico ma un grande dispendio mentale. Ci sono tantissimi ragazzi che hanno giocato meno, ma si allenano sempre al massimo e quando so che mi possono tenere alto il valore della squadra per me non c’è nessun problema a schierarli. Poi per lunedì farò le mie valutazioni, ma non c’è una scelta che non sia quella di dare un po’ di respiro a chi comunque in questi ultimi mesi ha tirato la carretta. In vista della partita contro la Cremonese lavoreremo sul recupero pieno, fisico e mentale, dei ragazzi, poiché molti dovranno giocare anche la quarta partita consecutiva. Cercherò di mettere qualche forza fresca, ma molti scenderanno in campo anche lunedì. Oggi ho fatto una buona rotazione, ci sono stati sei giocatori nuovi, però con calma poi in base anche al dispendio fisico di oggi valuteremo la condizione generale dei ragazzi con lo staff medico ed i fisioterapisti”.
Infine, il mister rassicura sulle condizioni di Viviani e Vicari: “Viviani poteva anche essere della partita ma ho preferito non rischiarlo e mantenerlo fresco per lunedì, lasciando Esposito fino alla fine: non era stanco ed oltre al gran gol ha fatto molto bene. Vicari si è allenato con la squadra, ma Viviani è più pronto di Francesco“.