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La SPAL rimane aggrappata fino all’ultimo alla possibilità di prendere parte ai playoff grazie a una sofferta vittoria sul campo della Reggiana. Pur con una certa dose d’ansia la formazione di Rastelli ha portato a casa il risultato, ma non si può dire abbia convinto appieno.

VOTO DI SQUADRA 6,5 (d’incoraggiamento) – Valutazione volutamente generosa per far capire che lo sforzo per portare a casa il risultato è stato apprezzato. Ma farsi mettere sotto per ampi tratti del secondo tempo da una squadra virtualmente retrocessa e con uno dei peggiori attacchi della categoria non è esattamente una nota di merito. Unica attenuante: l’età media dell’undici iniziale, 23 anni e 6 mesi.

THIAM 6 – Non irreprensibile sull’azione dell’1-1, ma per il resto risponde in maniera tutto sommato convicente dopo due mesi di panchina.

SERNICOLA 6 – Si batte con la consueta generosità facendo da veterano del reparto. Ammonito, Rastelli corre ai ripari risparmiandogli un finale fatto anche di botte (dal 20′ s.t. TOMOVIC 6 – Non combina guai e di questi tempi è già grasso che cola).

OKOLI 6 – A lui, che è il più giovane in campo (2001), tocca il compito di guidare la difesa. I limiti in fase di impostazione sono noti e un paio di amnesie (tipo su Cambiaghi) rischiano di compromettere la sua giornata, ma alla fine ne esce serenamente.

RANIERI 6,5 – Non solo presidia con profitto la sua zona e contribuisce ad evitare un gol (Zamparo in avvio), ma si prende anche la briga di richiamare i compagni in più occasioni per tentare di tenerli sul pezzo. Un ragazzo del ’99 che in trincea ha le mostrine del sottotenente.

DICKMANN 6 – Un po’ meglio rispetto alle ultime uscite, ma è troppo lontano da Kirwan nell’azione del pareggio reggiano. Si rifà con qualche sgroppata in fase offensiva, prima aveva rischiato di segnare con un sinistro rasoterra.

SEGRE 6,5 – Fa da motore in un centrocampo che soprattutto nel primo tempo gira a vuoto. Si dà da fare e dei tre in mediana è l’unico in grado di accelerare per creare problemi seri alla fase difensiva degli avversari. Serve Dickmann nel primo tempo, nel secondo va vicino al gol della tranquillità.

ESPOSITO 6,5 – Il suo merito principale sta nella punizione che beffa Venturi e sblocca una partita che si stava complicando, oltre che innervosendo. Che poi il vento gli abbia o meno dato una mano è ininfluente. Non è l’Esposito completamente sicuro di sé di inizio stagione, ma almeno assicura sostanza.

MURGIA 5 – Altra occasione sprecata. Nel primo tempo è sistematicamente aggirato dalla manovra avversaria e in possesso di palla non trova mai un cambio di passo, né un passaggio poco più originale dell’appoggio. Per poco non manca in porta Radrezza con una palla persa a metà campo (dal 1′ s.t. MORA 5,5 – Leggermente meglio del compagno, ma anche lui gioca un paio di palloni incomprensibili e rischia il deragliamento in piena area nel contesto dell’azione che porta all’1-1).

SALA 5,5 – Nel primo tempo riesce a intimidire Libutti con un paio di accelerazioni, nel secondo tempo si adegua all’ansia generale e riduce notevolmente il suo raggio d’azione. La percentuale di cross è migliorabile, considerate le qualità.

ASENCIO 6 – Piaccia o meno il suo stile, è l’unico vero catalizzatore del gioco offensivo che in qualche modo funzioni. Antepone il lavoro sporco alla finalizzazione e questo probabilmente gli costa in lucidità. In teoria il suo piede naturale è il destro, per cui non si capisce del tutto la scelta di andare di sinistro a porta quasi sguarnita sul pallone regalato da Espeche (dal 31′ s.t. FLOCCARI 6 – Prima di tutto un appunto: sarà pure il più anziano della rosa, ma si rivela il più scattante quando è ora di andare ad abbracciare il compagno autore del gol. Questo per dire del suo coinvolgimento emotivo. Una volta in campo prova a gestire il gioco e rallentarlo e tutto sommato ci riesce, anche se calcia in maniera un po’ sbilenca il pallone del potenziale 1-3).

PALOSCHI 5 – Ok, si dà da fare. Ok, induce Espeche a un retropassaggio quasi suicida su cui Asencio coglie il palo. Però: non produce un tiro in porta, né guadagna una punizione negli ultimi venti metri. Rastelli se ne rende conto e lo lascia negli spogliatoi. Gli eventi successivi giustificano completamente la scelta (dal 1′ s.t. STREFEZZA 7 – Inventa un super gol col primo vero tiro della SPAL nella ripresa. Roba di stampo Valotiano, in un momento in cui il bomber è indisponibile. Dedica piena d’amore alla moglie Larissa, per la seconda volta in attesa di un figlioletto).

RASTELLI 6 – Manda in campo i giovani e torna al 352. Vince e ha ragione lui, ma quanta sofferenza. Per l’ultimo atto riavrà Viviani, ma soprattutto la possibilità di dare un senso ad una stagione che senza playoff probabilmente verrebbe archiviata senza possibilità di appello.