La prima dichiarazione pubblica di un dirigente della SPAL da 15 giorni a questa parte si deve a Ivone De Franceschi, collaboratore dell’area tecnica del club biancazzurro. Alzi la mano chi ci avrebbe scommesso qualcosa. De Franceschi, di fatto il braccio destro del ds Giorgio Zamuner, ha infatti rilasciato un’intervista al Corriere del Veneto in cui s’è ovviamente parlato molto del Venezia e quasi per niente della SPAL. Il motivo è presto detto: ha giocato a più riprese con la formazione lagunare tra il 1998 e il 2002 e in seguito ne è stato anche direttore sportivo.
Tra le pieghe dell’intervista è comunque emerso un passaggio relativo al mercato della SPAL, ossia la conferma del fatto che a gennaio 2021 era stato fatto un tentativo in extremis per portare a Ferrara l’attaccante Francesco Forte (1993). “Abbiamo chiesto informazioni – ha detto De Franceschi – ma non è stato possibile concludere l’affare ed è un peccato, parliamo di un centravanti vero“.
Il nome di Forte, autore di 15 gol in stagione, era emerso nelle cronache del mercato di gennaio, ma era sembrata fin dal principio un’operazione decisamente complessa a causa della volontà del Venezia di trattenere il proprio capocannoniere. L’ipotesi di un suo trasferimento a Ferrara aveva ripreso quota dopo l’amaro epilogo dell’affare-Diaw, ma anche in quel caso non se ne fece nulla. A quel punto Zamuner e De Franceschi hanno virato su Raul Asencio (1998), che però ha largamente deluso rispetto alle aspettative.
Sempre nell’intervista rilasciata al Corriere del Veneto, De Franceschi ha sottolineato come il Venezia abbia “un organico costruito con intelligenza, equilibrato, con tanti giocatori di qualità e altri che hanno fatto passi da gigante, come Ceccaroni e Maleh“.