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* Nel giorno del ritorno in attività della nostra testata abbiamo ricevuto una lettera da Enrico Testa, fondatore della versione online de LoSpallino e suo direttore responsabile dal 2008 al 2012.

Caro Orla, intanto bravo. Hai fatto una scelta difficile, coraggiosa, altruista. Io so. Poi vedrai tu se spiegarla ai lettori de LoSpallino. Come sai bene sono legato col cuore, anzi col sangue, a questa Testata. Qui scrissi il mio primo articolo a sedici anni grazie a Sergio Gessi: era un’intervista a Gibì. Sempre Lo Spallino – non da solo – sono riuscito a farlo riaprire secoli dopo, prima con una versione cartacea di cui, immodestamente, vado molto fiero, poi, anche qui, non da solo, con una versione web che poi tu e i tuoi collaboratori avete persino migliorato. Diventando, secondo me, l’unico e vero punto di informazione a tutto tondo sulla nostra amata SPAL.

Mi ricordo di aver scassato i maroni alla tua indolenza per anni, ma ricordo anche le tante telefonate, i tanti consigli, anche le critiche o le litigate e in fondo la crescita di un rapporto anche personale che infatti dura a tanto di distanza. Al mio pupillo Diego, a Daniela, a Stefania, a Vittorio, a Pasquale, ovviamente anche a te e a tutti gli altri con i quali ho avuto la fortuna di lavorare, devo molto. E lo sai perché? Perché da egocentrico quale sono vedervi crescere mi ha dato un’enorme soddisfazione. Voi che – quasi tutti – non volete e/o nemmeno volevate fare questo mestiere ormai finito avete date lezioni di giornalismo serie.

Non voglio tirarla tanto per le lunghe, ma vivo questa riapertura come una gioia e come una necessità per sapere davvero della SPAL. Senza Lo Spallino eravamo tutti orfani. Per questo, dopo tanto tempo, ti ho dato una disponibilità che non voglio scrivere qui, almeno oggi, che è il tuo giorno, e il giorno di noi veri innamorati della SPAL e che magari annunceremo presto. Mi sbilancio: questo sarà un anno biancazzurro importante. Dopo il Covid, per l’entusiasmo, per i giovani, anche per il carattere bizzarro di Tacopina, ma soprattutto per la passione, sempre che la si smetta in questo accanimento allucinante nei confronti della Ovest. A prescindere dai risultati sportivi. Concludo ritornando all’inizio: bravo e soprattutto grazie.

Ps1.: Una richiesta provocatoria sulla quale sai tutto da tempo. Si possono eliminare, distruggere, bombardare, cancellare, far esplodere certi commenti sulla vostra pagina Facebook? Io quando leggo vomitate sulla SPAL – critiche certo che no – rischio l’infarto.

Ps2: Grazie, da parte di uno spallino malato, alla famiglia Colombarini e a tutti quelli che ci hanno consentito di vedere la serie A. Personalmente è stato un regalo che non dimenticherò mai e che mi ha regalato emozioni nemmeno raccontabili.

Un abbraccio e FORZA SPAL. et