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Saluti al calcio d’agosto, ora si fa sul serio per davvero. Il terzo impegno di campionato metterà la SPAL di fronte al sempre ambizioso Monza, ancora una volta protagonista di una campagna acquisti di primissimo ordine. Sabato al Paolo Mazza (ore 14) arriverà una squadra piuttosto diversa da quella vista nello scorso campionato e per capire che novità ci sono abbiamo interpellato Stefano Peduzzi, direttore di Monza-news.it.

Il Monza è stato ancora una volta protagonista del calciomercato. Sembra che quest’anno la dirigenza abbia puntato più sul valore tecnico di prospetti interessanti da valorizzare piuttosto che sul curriculum di nomi altisonanti e all’apparenza già pronti. Quali sono e quali potranno essere gli acquisti più funzionali al progetto? 
Il Monza in questa sessione ha investito pesantemente soprattutto a centrocampo, acquistando Mazzitelli e Valoti. L’anno scorso, proprio in quel settore, ci sono stati diversi problemi sia di natura tecnica sia a livello di personalità individuale. Anche in difesa sono stati messi a segno dei colpi molto importanti: è arrivato in extremis Marrone e poco prima Caldirola, ex capitano del Benevento. Diciamo che questi quattro nomi sono quelli più importanti all’interno del progetto del nuovo mister Giovanni Stroppa. Come ha detto Galliani in una recentissima intervista il nuovo allenatore ha avuto molta voce in capitolo negli acquisti del club, come forse mai era accaduto in passato con i tecnici precedenti“.

L’attacco è stato al centro di diverse critiche nel corso degli ultimi tempi. Dopo gli addi di Balotelli e Diaw, i nomi passati tra i sondaggi dei lombardi durante il mercato sono stati tanti: da Donnarumma a Cutrone, da Simy a Lapadula. Alla fine è arrivato Favilli dal Genoa: la scelta ha soddisfatto almeno in parte la piazza?  
Diciamo subito che i tifosi del Monza sono generalmente molto critici. In questa finestra di mercato sono stati inseguiti diversi nomi, anche se poi molti di questi non erano dei veri e propri obiettivi. Quando devi concorrere con delle squadre di serie A parti inevitabilmente in svantaggio fin dal principio. L’unico forse percorribile era Donnarumma, accasatosi poi alla Ternana. La dirigenza ha puntato tutto su Favilli, una scommessa che però, se azzeccata, potrà rivelarsi molto importante. Inoltre i biancorossi possono contare in avanti su due attaccanti nei giri delle rispettive nazionali: Gytkjaer, nazionale danese, e Dany Mota Carvalho, nazionale portoghese, quest’ultimo forse l’attaccante più brillante nell’ultimo europeo Under 21. Non dimentichiamoci poi di un altro prospetto interessante arrivato sempre quest’estate: Patrick Ciurria, prelevato dal Pordenone, l’anno scorso è stato il miglior assist man del campionato (con 11 passaggi decisivi – ndr)“.

Proprio gli umori del popolo sono spesso un fattore importante lungo il percorso di una stagione calcistica: rispetto allo scorso anno si avverte più o meno pressione sui brianzoli?  
Sicuramente un po’ meno rispetto alla scorsa stagione, dove l’idea che il Monza dovesse andare in serie A era diventata quasi un mantra. Quest’anno sono stati fatti gli ennesimi investimenti importanti, però probabilmente l’entusiasmo è stato più razionalizzato. È stato molto bravo Stroppa in conferenza stampa a dire che la promozione quest’anno sarà molto complicata, anche perché oggettivamente ci sono tante squadre che ambiscono alla massima serie, tante società che hanno investito bene e il campionato nel complesso è forse più competitivo rispetto al precedente. Il percorso sarà molto lungo“.

Il gruppo Fininvest ha investito circa quaranta milioni nei suoi tre anni alla guida dei lombardi. Tanto entusiasmo iniziale e tanti soldi spesi, ma anche tante critiche per una gestione sportiva non impeccabile nell’ultimo anno, definita da molti un vero e proprio fallimento. Quante colpe si possono imputare ad Adriano Galliani – braccio destro di Silvio Berlusconi – e al direttore sportivo Antonelli?
Critiche specifiche nei confronti della proprietà Fininvest non ce ne sono state. Parto dal presupposto che non si può definire fallimento un terzo posto in serie B per una squadra neopromossa che non assaggiava questi palcoscenici da diverso tempo. A ciò aggiungo che la terza posizione della scorsa stagione rappresenta il miglior piazzamento in assoluto nella storia del club. La squadra dell’ex tecnico Brocchi fino all’ultima giornata s’è giocata la promozione, poi è vero, sono stati spesi molti soldi. Però questi soldi sono stati spesi proprio per cercare di salire subito, sia direttamente o tramite play-off. Purtroppo sono mancati tutti gli incastri giusti per salire. Una parte della piazza è rimasta senza dubbio delusa, non tanto nei confronti della dirigenza, quanto nei confronti del tecnico“.

Parliamo proprio di questo: nonostante la semifinale playoff raggiunta, l’impressione dopo l’ultima stagione è stata che Brocchi non sia riuscito a sfruttare appieno le potenzialità della rosa. Che cosa cambia con il ritorno a Monza di Giovanni Stroppa?
Brocchi è stato preso come capro espiatorio per la mancata promozione di maggio. Diciamo che il tecnico non era particolarmente amato dalla piazza. In una recente intervista s’è capito che non c’era un rapporto idilliaco nemmeno con il direttore Antonelli e quando queste due figure importanti non sono in sintonia diventa molto difficile raggiungere risultati ottimali. Sempre secondo le ultime dichiarazioni di Galliani la rosa dello scorso anno probabilmente presentava alcune lacune che hanno pesato parecchio sull’esito finale. Quest’anno tali mancanze all’apparenza sembrano esser state colmate. Io quest’anno vedo un allenatore molto responsabilizzato. Una figura che s’è posta nella maniera giusta, che vuole fondamentalmente soltanto allenare, che se ne frega di quello che si scrive e che si dice. Il cambiamento sta anche nel coinvolgimento del nuovo tecnico nelle scelte di mercato. Ad esempio, nell’ultimo giorno di mercato, Stroppa ha quasi imposto alla società di prendere Marrone, quando invece il giocatore era considerato solo un’alternativa in caso di un addio di Bellusci“.

Ci sono diversi ex spallini tra le fila dei biancorossi: Mattia Valoti è stato il grande colpo del mercato estivo. Marco D’Alessandro è a Monza dal gennaio scorso, ma finora non ha brillato. Mattia Finotto invece è molto indietro nelle gerarchie d’attacco. Che stagione ci si aspetta da questi giocatori? 
Da Valoti ci si aspetta molto. Era stato inseguito da diverso tempo e rappresentava un vecchio pallino proprio di Galliani. Purtroppo s’è fatto male subito e non c’è stata occasione per vederlo all’opera, ma si conoscono benissimo le sue potenzialità e c’è grande fiducia su quello che potrà dare nel corso della stagione. In quel ruolo, ad ogni modo, il Monza l’anno scorso aveva Davide Frattesi, giocatore dalle qualità elevatissime che quest’anno potremo ammirare al Sassuolo. D’ Alessandro non fa parte della rosa dei titolari, ma sarà sicuramente un elemento importante a gara in corso. Può giocare esterno nel centrocampo a cinque oppure come seconda punta. A Monza non s’è ancora imposto, anche se ha sicuramente caratteristiche importanti e a sprazzi c’è stata la possibilità di ammirarle. Finotto invece è una seconda punta potente e rapida: purtroppo anche lui è stato frenato da un infortunio e non so quanto lo vedremo in campo quest’anno. Il Monza tra l’altro deve tagliare un giocatore per il discorso relativo agli over in lista e forse potrà essere lui l’elemento sacrificato“.

Le prime uscite ufficiali hanno portato una sconfitta in Coppa Italia a metà agosto, un pareggio e una vittoria nelle prime due giornate di campionato. In che condizioni arrivano i biancorossi alla sfida del Paolo Mazza?
La squadra ha cominciato la stagione con diversi infortuni in mezzo al campo. Nelle prime due uscite in campionato non s’è ancora vista la brillantezza che richiede mister Stroppa. Per la formazione è abbastanza prematuro sbilanciarsi, so che stanno recuperando Barberis, Valoti e Mazzitelli, anche se difficilmente li vedremo tutti e tre dall’inizio. Barberis è quello che ha più chance, avendo giocato anche l’ultima amichevole. È un Monza che arriva a Ferrara carico dopo l’ultima vittoria contro la Cremonese. Sono arrivati tanti rinforzi dal mercato e ci sono quindi molte alternative per Stroppa. La SPAL la scorsa stagione è stata una sorta di tabù per i biancorossi, vedremo se si riuscirà ad invertire la tendenza“.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Di Gregorio; Sampirisi, Paletta, Caldirola; Pedro Pereira, Brescianini, Barberis, Colpani, Carlos Augusto; Mota Carvalho, Gytkjaer.

INDISPONIBILI: Lamanna, Scozzarella e Favilli.
NON CONVOCATI: Finotto, Bellusci, Vignato e Siatounis.
SQUALIFICATI: nessuno

IN PIU’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Brescianini (Cen, Milan), Stankovski (Cen, Rabotnicki), Siatounis (Cen, svincolato), Mazzitelli (Cen, Sassuolo), Valoti (Cen, Spal, D), Caldirola (Dif, Benevento), Pedro Pereira (Dif, Benfica), Ciurria (Att, Pordenone), Vignato (Att, Chievo), Antov (Dif, Cska Sofia), Favilli (Att, Genoa), Marrone (Cen, Crotone)

IN MENO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Balotelli (Att, Adana Demirspor), Boateng (Att, Hertha Berlino), D’Errico (Att, Bari), Diaw (Att, Vicenza), Scaglia (Dif, Como), Mosti (Cen, Modena), Gliozzi (Att, Como), Maric (Att, Crotone), Armellino (Cen, Modena), Morosini (Cen, Lecco), Di Munno (Cen, Lecco), Rigoni (Cen, Cesena), Fossati (Cen, Hajduk Spalato), Palazzi (Cen, Alessandria), Anastasio (Dif, Reggiana)

 

foto: ufficio stampa AC Monza