Dai 97 minuti di SPAL-Monza esce un 1-1 che tutto sommato offre motivi di soddisfazione a entrambi gli allenatori. Clotet può coltivare qualche piccolo rimpianto perché con la stessa ferocia del primo tempo, ammesso fosse possibile averla, la SPAL avrebbe potuto mettere al tappeto gli avversari.
VOTO DI SQUADRA 7 – Un primo tempo condotto molto bene, con una mezz’ora iniziale entusiasmante, poi il calo che si poteva mettere in preventivo dopo un così ampio dispendio d’energie. Ciononostante la SPAL ha avuto un paio di occasioni per aggiudicarsi la partita a fronte di una produzione offensiva avversaria non così preoccupante.
THIAM 6 – Quasi inoperoso per 45 minuti, poi prende un gol sul quale è incolpevole e poco dopo mette la manona su una specie di cross teso di Mota Carvalho.
DICKMANN 5,5 – Nel primo tempo tiene a bada le scorribande di Carlos Augusto (e qualcuna di Mota Carvalho) e al tempo stesso si propone con continuità sulla trequarti opposta pur senza creare pericoli. Nella ripresa il Monza trova il gol dalla sua parte, anche se la responsabilità non può essergli attribuita in via esclusiva.
VICARI 6 – L’intesa con Capradossi sembra promettente, anche se gli capita di ritrovarsi tagliato fuori da un paio di scambi in velocità. Non soffre la fisicità di Gytkjaer.
CAPRADOSSI 7 – Mostra sicurezza e personalità. Gytkjaer lo anticipa al 41′, ma per fortuna l’azione era iniziata con una posizione di fuorigioco. Partecipa anche all’azione del gol rimanendo in zona d’attacco dopo un calcio d’angolo.
TRIPALDELLI 6 – Nel suo caso si può applicare gran parte del ragionamento fatto per Dickmann, ma senza l’inconveniente del gol al passivo (dal 39′ s.t. CELIA ng – Rileva un compagno stanco e mette la giusta dose di sostanza per conservare il risultato).
VIVIANI 6,5 – È indiscutibilmente uno dei cervelli della squadra, ma non si limita a dirigere le operazioni dalle retrovie: va anche all’assalto assieme alla fanteria. Appare un po’ in affanno nella mezz’ora finale, ma assicura comunque protezione alla difesa e un paio di tentativi dalla distanza. Prende un giallo per rimediare all’errore di un compagno.
ESPOSITO 6 – Sembra legato a Viviani da una specie di elastico e provvede a intervenire dove il compagno non arrivo (dal 28′ s.t. DA RIVA 6 – Cerca di dare un po’ d’energia nel momento in cui si rendeva necessaria).
SECK 6 – La storia è sempre la stessa: quando gli arriva la palla si ha sempre la sensazione che possa accadere qualcosa. Contribuisce a creare il gol con l’uno-due e il successivo controllo sbagliato davanti a Di Gregorio (dal 10′ s.t. CROCIATA 6 – Dentro per dare un po’ più di equilibrio e modificare il sistema di gioco, assolve con diligenza il compito).
MANCOSU 5,5 – Sorvegliato speciale, trova poche giocate degne di nota in fase offensiva. Si sacrifica molto sia nella pressione, sia in copertura.
LATTE LATH 6,5 – Strappa applausi non solo con una coraggiosa rovesciata, ma anche con una grande generosità che gli permette di partecipare a diverse iniziative d’attacco. Contribuisce anche ad un paio di chiusure in difesa. Si distrae per un po’ in avvio ripresa e proprio in quel momento il Monza crea la superiorità numerica dalla sua parte per andare al cross decisivo (DAL 39′ s.t. PISCOPO ng – Tocca pochissimi palloni).
COLOMBO 7 – Quei pochi mesi spesi accanto a Ibrahimovic al Milan sembrano averlo ispirato parecchio. Centravanti da battaglia, di quelli che non mollano un centimetro neanche per una rimessa laterale. Mette in porta Seck, ne raccoglie il rimpallo (dal 28′ s.t. MELCHIORRI 5,5 – Può segnare subito sotto la Ovest dopo una giocata pregevole, calcia centralmente e Di Gregorio lo ringrazia).
CLOTET 7,5 – La sua SPAL pratica un calcio d’attacco, aggressivo, a volte spettacolare. Una ricetta difficile da mantenere per 38 partite, però gli ingredienti sono tutti e promettono bene.